Pagina:I Robinson Italiani.djvu/91: differenze tra le versioni

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pentola, alcuni tondi, le forchette; e lo Sciancatello, già robusto, portava la tenda e una parte di pane. Le due scimmie dapprima si erano mostrate ricalcitranti a portare la loro parte di bagaglio, ma l’orangoutan, che si era armato d’un randello, le aveva ben presto domate, e ora esse marciavano sotto la vigilanza di lui, che era pronto a battere sulle loro spalle un pezzo musicale, da far strappare urla di dolore.
pentola, alcuni tondi, le forchette; e lo Sciancatello, già robusto, portava la tenda e una parte di pane.
Le due scimmie dapprima si erano mostrate ricalcitranti a portare la loro parte di bagaglio, ma l’''orang-outan'', che si era armato d’un randello, le aveva ben presto domate, e ora esse marciavano sotto la vigilanza di lui, che era pronto a battere sulle loro spalle un pezzo musicale, da far strappare urla di dolore.


Il mondo alato si risvegliava sotto la brusca invasione della luce. In mezzo alle foglie degli alberi e dei cespugli ingemmati dalla rugiada notturna, svolazzavano a gruppi i più begli uccelli, le cui penne variopinte, a riflessi d’oro, d’argento, di rame, scintillavano vivamente sotto i primi sprazzi luminosi dell’astro diurno, sorgente sull’orizzonte.
Il mondo alato si risvegliava sotto la brusca invasione della luce. In mezzo alle foglie degli alberi e dei cespugli ingemmati dalla rugiada notturna, svolazzavano a gruppi i più begli uccelli, le cui penne variopinte, a riflessi d’oro, d’argento, di rame, scintillavano vivamente sotto i primi sprazzi luminosi dell’astro diurno, sorgente sull’orizzonte.


I graziosi epinachus arruffavano le loro penne vellutate e brillanti come se fossero cosparse di pagliuzze d’oro, e le lunghe code sottili; i bellissimi chimachus, volatili grossi come piccioni, col corpo nerissimo davanti e candido dietro e la coda formata di barbe lunghissime e arricciate, si spennacchiavano reciprocamente coi loro becchi sottilissimi e lunghi; i cnarmasyna, specie di pappagalli, colle piume rosse e gialle a striature nere, cominciavano i loro cicalecci scordati e importuni, mentre le splendide parozie dorate, scintillanti di mille colori, immobili sulle più alte cime degli alberi, si ubriacavano di sole, lasciando ondeggiare graziosamente ai soffi della brezza marina le cinque barbe piantate sulle loro teste, terminanti in una specie di fiocco.
I graziosi ''epinachus'' arruffavano le loro penne vellutate e brillanti come se fossero cosparse di pagliuzze d’oro, e le lunghe code sottili; i bellissimi ''chimachus'', volatili grossi come piccioni, col corpo nerissimo davanti e candido dietro e la coda formata di barbe lunghissime e arricciate, si spennacchiavano reciprocamente coi loro becchi sottilissimi e lunghi; i ''charmasyna'', specie di pappagalli, colle piume rosse e gialle a striature nere, cominciavano i loro cicalecci scordati e importuni, mentre le splendide ''parozie dorate'', scintillanti di mille colori, immobili sulle più alte cime degli alberi, si ubriacavano di sole, lasciando ondeggiare graziosamente le cinque barbe piantate sulle loro teste e terminanti in una specie di fiocco, ai soffi della brezza marina.

Miriadi d’insetti svolazzavano in tutte le direzioni: farfalle sfolgoranti, di dimensioni straordinarie, s’incrociavano sopra i fiori o attorno ai vasi vegetali dei ''calamus'' rimasti ancora aperti; farfalline rosse, gialle, azzurre si agitavano nell’aria e anche battaglioni di lucertoline volanti, chiamate dai Malesi ''draco'', bizzarri animaletti lunghi venti centimetri, colla coda compressa, le dita delle zampine unite da membrane che servono da ali e che permettono loro di spiccare voli di venti e perfino trenta metri.


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Miriadi d’insetti svolazzavano in tutte le direzioni: farfalle sfolgoranti, di dimensioni straordinarie, s’incrociavano sopra i fiori o attorno ai vasi vegetali dei calamus rimasti ancora aperti; farfalline rosse, gialle, azzurre si agitavano nell’aria e anche battaglioni di lucertoline volanti, chiamate dai Malesi draco, bizzarri animaletti lunghi venti centimetri, colla coda compressa, le dita delle zampine unite da membrane che servono da ali e che permettono loro di spiccare voli di venti e perfino trenta metri.