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{{Pt|ni|giorni}} suoi, nè per la forma né ad altro riguardo differivano punto da quelle che erano state fatte dieci mila anni prima. Quest’osservazione però deve intendersi di quelle statue che erano lavori di scultori nazionali, prima che l’Egitto cadesse sotto il dominio de’ Greci. L’osservanza di quelle leggi era inviolabile, ed era il fondamento della religione come del governo. Quindi l’arte nel rappresentar figure umane sembra che presso gli Egizj non si potesse dipartire dai loro dei, dai re e loro famiglie, e dai sacerdoti<ref>(a)</ref>; tranne però quelle figure che erano inciss fugli edifizj<ref>(h)</ref>. Anzi pare che fosse ristretta ad una sola specie d’immagini, poiché gli dei degli Egizj erano i re<ref>(e-)</ref> che anticamente avean colà dominato (almeno secondo la credenza loro); e i più antichi re erano pure stati sacerdoti<ref>(d)</ref>. Diffatti presso nessuno scrittore si fa menzione di statue colà erette ad altri, fuorché alle summentovate persone<ref>(a)</ref>; onde dobbiamo credere che ciò fosse vietato per una legge, la quale facesse parte della religione.
{{Pt|ni|giorni}} fuoi, ne per la torma né ad altro riguardo differivano
punto da quelle che erano fiate fatte dieci mila anni prima.
Quelt’oflervazionc però deve intenderli di quelle llatue che
erano lavori di fcultori nazionali, prima che l’Egitto cadelle
fotto il dominio de’Greci. L’olTervanza di quelle leggi era inviolabile, ed era il fondamento della religione come del governo. Quindi l’arte nel rapprefentar figure umane fembra
che preffb gli Egizj non fi potelTe dipartire dai loro dei, dai
re e loro famiglie, e dai facerdoti (a); tranne però quelle figure
che erano incife fugli edihzj (h). Anzi pare che fofse
rifi:retta ad una fola fpecie d’immagini, poiché gli dei degli Egizj
erano i re (e-) che anticamente avean colà dominato ( almeno
fecondo la credenza loro ); e i più antichi re erano pure
flati facerdoti (d). Diffatti prefTo nefilmo fcrittore fi fa menzione
di fiatue colà erette ad altri, fuorché alle fummentovate
perfone (a); onde dobbiamo credere che ciò fofse vietato per
una legge, la quale facelfe parte della religione.


{{Annotazione a lato|La poca stima che faceasi degli artisti ...}}
{{Annotazione a lato|La poca stima che faceasi degli artisti ...}}
§. 11. Finalmente una delle cagioni, che influirono fulla mediocrità dell’arte presso gli Egizj, fu l’ignoranza generale
§. 11. Finalmente una delle cagioni, che influirono sulla mediocrità dell’arte presso gli Egizj, fu l’ignoranza generale de’ loro artisti, e la poca considerazione in cui erano tenuti, poiché aveansi quai semplici artigiani, e anche della più bassa
de’ loro artifti, e la poca confiderazione in cui erano tenuti,
poiché aveanfi quai femplici artigiani, e anche della più bassa








<ref follow="pagina178">to,
to, fecero adornare il loro sepolcro, che fossero
fatte con un impegno, e diligenza straordinaria, §. 66.p’ig.76. E siccome le une,e
le altre, fecondo che le descrive il lodato {{AutoreCitato|Diodoro Siculo|Diodoro}}, e come in parte si vede di quelle del
detto fcpolcro di Oiimandue nelle tav. 41. 4!.


fecero adornare il loro sepolcro, che fossero
presso Pococke Tom. 1., rappresentavano cofe
fatte con un impegno, e diligenza straordinaria, ''§. 66. pag.76''. E siccome le une, e le altre, secondo che le descrive il lodato {{AutoreCitato|Diodoro Siculo|Diodoro}}, e come in parte si vede di quelle del
diverse, non più vedute, e in diversi attegiamenti. non potevano certamente esser cavate dagli antichi archetipi dei sacerdoti. Lo
detto sepolcro di Osimandue nelle tav. 42. 43.
presso Pococke ''Tom. I''., rappresentavano cose
diverse, non più vedute, e in diversi atteggiamenti, non potevano certamente esser cavate dagli antichi archetipi dei sacerdoti. Lo
stesso Poro( ke liv. 1- chap. iil.pag. 61 dice
di aver oflervato negli avanzi del tempio d’Iside nella citta di Bulìr"
doto ’ib. 2. cav.sg.P
sculrura fquifita, e le I „, _,,,.
dei fa’-crdoti di una maniera, da lui non veduta
altrove.</ref>


[a) He.to^. lìb. 2. cap. 14^. pag.i 7 4,,l>Kià,
Sicul. lìb. I. %.4.4. pag.ji.

{b) li. ibid.
(t) Diod. Sicul. ib’td. §.47. efeg. pag-S^-
(t) Diod. Sicul. ib’td. §.47. efeg. pag-S^-
{d) Plat. Polit. pag.ifiO. D. oper. Tom. il,
{d) Plat. Polit. pag.ifiO. D. oper. Tom. il,
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vegga apprefso al capo il. §. ’ /.
vegga apprefso al capo il. §. ’ /.


(a) Già abbiamo fatto osservare alla ''pagina 12. nota A.'', che secondo {{AutoreCitato|Diodoro Siculo|Diodoro}} ne furono onorati Dedalo, ed altri Greci. Lo stesso scrittore ''lib. 1. §. 26. pag. 31. princ''. scrive,
(a) Già abbiamo fatto olFervare alla pagana
che in un tempio di Osiride vi erano le statue
iz. nota A., che fecondo Diodoro ne furono
di certi giganti in mostruosa forma, che ogni
onorati Dedalo, ed altri Greci. Lo fteffo
giorno venivano flagellate dai facerdoti in segno
fcrittore Uh. u %. z6.pag. p.prìnc. fcrive,
di detestazione del loro attentato; e §. 48.
che in un tempio di Ofiride vi erano le ftatue


guardare giudici, che amministravano la

giustizia. Le casse delle mummie in legno, e in

pietra, dorate, o dipinte, o fcolpite, nella
di certi giganti in moftruofa forma, che ogni
effigie del morto, sono innumerabili.
ftef’;o Poro( ke liv. 1- chap. iil.pag. 61 dice giorno venivano flagellate dai facerdoti in fedi
aver oflervato negli avanzi del tempio d’I- gno di deteftaxione del loro attentato; e §.4^.

fide nella citta di Bulìr" >• ■ ■ - - ■.... n j. i.

doto ’ib. 2. cav.sg.Pfculrura
fquifita, e le I „, _,,,.

dei fa’-crdoti di una maniera, da lui non ve- guardare giudici, che amininiftravano la giuduta
altrove. ftizia. Le caffè delle mummie in legno, e in
[a) He.to^. lìb. 2. cap. 14^. pag.i 7 4,,l>Kià, pietra, dorate, o dipinte, o fcolpite, nella
Sicul. lìb. I. %.4.4. pag.ji. effigie del morto, fono innumciabili.

{b) li. ibid.