Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/526: differenze tra le versioni

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Ora poi, ci auguriamo che venga presto alla luce la tanto sospirata Illustrazione della veneta zecca del Conte Nicolò Papadopoli, la quale certo riassumerà tutto quanto si conosco ora sulla detta quistione e ne pronunzierà un autorevole parere. {{A destra|(F. ed E. G.)}}</ref>.
Ora poi, ci auguriamo che venga presto alla luce la tanto sospirata Illustrazione della veneta zecca del Conte Nicolò Papadopoli, la quale certo riassumerà tutto quanto si conosco ora sulla detta quistione e ne pronunzierà un autorevole parere. {{A destra|(F. ed E. G.)}}</ref>.


Certa in conseguenza, a parer mio, è la veneta zecca dal IX al XII secolo, per li monumenti lampanti suoi propri, ma come zecca imperiale o regia annessa al Regno d’Italia. Quando poi la dignità di nazionale abbia acquistato, lo mostrano i nummi di questo istesso secolo XII, che se ne hanno, col marchio della città e del Doge unitamente; e lo induce a far pensare la scaduta autorità degli {{Pt|im-|imperatori }}{{SAL|526|3|Carlomorino}}
Certa in conseguenza, a parer mio, è la veneta zecca dal IX al XII secolo, per li monumenti lampanti suoi propri, ma come zecca imperiale o regia annessa al Regno d’Italia. Quando poi la dignità di nazionale abbia acquistato, lo mostrano i nummi di questo istesso secolo XII, che se ne hanno, col marchio della città e del Doge unitamente; e lo induce a far pensare la scaduta autorità degli {{Pt|im-|imperatori }}