Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/351: differenze tra le versioni
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{{ZbPensiero|223/3}}{{AutoreCitato|George Gordon Byron|Lord Byron}} nelle annotazioni al ''Corsaro'' (forse anche ad altre sue opere) cita esempi storici di quegli effetti delle<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|224}} passioni e di quei caratteri ch’egli descrive. Male. Il lettore deve sentire e non imparare la conformità che ha la tua descrizione ec. colla verità e colla natura e che quei tali caratteri e passioni in quelle tali circostanze producono quel tale effetto; altrimenti il diletto poetico è svanito, e la imitazione, cadendo sopra cose ignote, non produce maraviglia, ancorché esattissima. Lo vediamo anche nelle commedie e tragedie, dove certi caratteri straordinari affatto, benché veri, non fanno nessun colpo. Vedi il discorso sui romantici, intorno agli altri oggetti d’imitazione.<section end=3 /> |