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Cosi il {{AutoreCitato|Celestino Cavedoni|Cavedoni}} come Archeologo giungeva ad occupare un seggio insigne presso quei somnoi che si appellano {{AutoreCitato|Ennio Quirino Visconti|Visconti}} e {{AutoreCitato|Bartolomeo Borghesi|Borghesi}}: presso quel Visconti che la superba Albione chiamava a giudice supremo dei capolavori dell’arte greca trasportati a Londra, e presso quel Borghesi che, fatto romito della roccia di S. Marino, venne rassomigliato al dottissimo dei Padri Latini che dalla rupe di Betlemme rispose per quarant’anni alle consultazioni dell’oriente e dell’occidente{{§|22|<ref>{{Pagina|Monsignor Celestino Cavedoni.djvu/43|22}}</ref>}}. Il Cavedoni pur esso soleva essere consultato dai più sapienti d’Europa, e la prontezza e facilità con cui scioglieva le più ardue questioni, toglieva di mezzo i dubbi, appagava le fatte dimande, accresceva lo stupore prodotto dai mirabili responsi {{§|23|<ref>{{Pagina|Monsignor Celestino Cavedoni.djvu/44|23}}</ref>}}.
Cosi il {{AutoreCitato|Celestino Cavedoni|Cavedoni}} come Archeologo giungeva ad occupare un seggio insigne presso quei somnoi che si appellano {{AutoreCitato|Ennio Quirino Visconti|Visconti}} e {{AutoreCitato|Bartolomeo Borghesi|Borghesi}}: presso quel Visconti che la superba Albione chiamava a giudice supremo dei capolavori dell’arte greca trasportati a Londra, e presso quel Borghesi che, fatto romito della roccia di S. Marino, venne rassomigliato al dottissimo dei Padri Latini che dalla rupe di Betlemme rispose per quarant’anni alle consultazioni dell’oriente e dell’occidente{{§|22|<ref>{{Pagina|Monsignor Celestino Cavedoni.djvu/43|22}}</ref>}}. Il Cavedoni pur esso soleva essere consultato dai più sapienti d’Europa, e la prontezza e facilità con cui scioglieva le più ardue questioni, toglieva di mezzo i dubbi, appagava le fatte dimande, accresceva lo stupore prodotto dai mirabili responsi {{§|23|<ref>{{Pagina|Monsignor Celestino Cavedoni.djvu/44|23}}</ref>}}.


Ma l’Archeologo fu Professore eziandio, e sostenne una parte importantissima d’insegnamento ne’ sacri studj, e debbe crescere l’ammirazione per quel vasto intelletto, ove si consideri quanto ci fosse versato nella biblica letteratura, nei padri greci e latini in ogni ramo insomma di sacra erudizione. Perciò i! suo ritratto non riuscirebbe né pieno né splendido abbastanza, se dopo aver favellato dell’Archeologo, non si favellasse eziandio del Professore d’Ermeneutica biblica e lingua ebraica, il quale non diede, è vero, in luce il corso ordinario delle sue lezioni, ma si palesò insigne coi moltissimi saggi dati, guardandone il valore sotto l’aspetto strettamente scientifico.
Ma l’Archeologo fu Professore eziandio, e sostenne una parte importantissima d’insegnamento ne’ sacri studj, e debbe crescere l’ammirazione per quel vasto intelletto, ove si consideri quanto ei fosse versato nella biblica letteratura, nei padri greci e latini, in ogni ramo insomma di sacra erudizione. Perciò il suo ritratto non riuscirebbe né pieno né splendido abbastanza, se dopo aver favellato dell’Archeologo, non si favellasse eziandio del Professore d’Ermeneutica biblica e lingua ebraica, il quale non diede, è vero, in luce il corso ordinario delle sue lezioni, ma si palesò insigne coi moltissimi saggi dati, guardandone il valore sotto l’aspetto strettamente scientifico.


Gli studi orientali sono il subjetto più squisito della moderna poligrafia, perchè dall’Oriente, archivio delle più vetuste tradizioni, semenzajo inesausto d’idee e di memorie, sempre spuntò la luce dell’occidente. Di quegli studi è parte essenzialissima la Bibbia, che non è il libro soltanto di chi vive nei recessi del santuario, nella cella dell’anacoreta; essa attrasse in ogni
Gli studi orientali sono il subjetto più squisito della moderna poligrafia, perchè dall’Oriente, archivio delle più vetuste tradizioni, semenzajo inesausto d’idee e di memorie, sempre spuntò la luce dell’occidente. Di quegli studi è parte essenzialissima la Bibbia, che non è il libro soltanto di chi vive nei recessi del santuario, o nella cella dell’anacoreta; essa attrasse in ogni