Pagina:I promessi sposi (1840).djvu/431: differenze tra le versioni
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cardinal Federigo, intanto che aspettava l’ora d’andar in chiesa a celebrar gli ufizi divini, stava studiando, com’era solito di fare in tutti i ritagli di tempo; quando entrò il cappellano crocifero, con un viso alterato. |
cardinal Federigo, intanto che aspettava l’ora d’andar in chiesa a celebrar gli ufizi divini, stava studiando, com’era solito di fare in tutti i ritagli di tempo; quando entrò il cappellano crocifero, con un viso alterato. |
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“Una strana visita, strana davvero, monsignore illustrissimo!” |
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“Chi è?” domandò il cardinale. |
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“Niente meno che il signor...” riprese il cappellano; e spiccando le sillabe con una gran significazione, proferì quel nome che noi non possiamo scrivere ai nostri lettori. Poi soggiunse: “è qui fuori in persona; e chiede nient’altro che d’esser introdotto da vossignoria illustrissima.” |
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“Lui!” disse il cardinale, con un viso animato, chiudendo il libro, e alzandosi da sedere: “venga! venga subito!” |
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