Pagina:Della scoperta del nuovo pianeta Cerere Ferdinandea.djvu/8: differenze tra le versioni
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Tali, comunque stranissime, ma pur sublimi fantasie del {{AutoreCitato|Keplero}} eccitarono gli Astronomi a tentare, se mai rinvenir si potesse qualche legge, che regolasse le distanze in generale de 1 Pianeti dal Sole, per cui da quei, che si conoscono si potesse argomentare degli altri-, che non ci sono noti ancora. Trovarono essi pertanto, che supposto un altro Pianeta fra Marte e Giove la distanza di ciascuno dal Sole, sarebbe uguale alla somma della distanza dei primo, e della differenza delle distanze tra il primo e secondo moltiplicata pel numero 2, alzato alla potenza indicata dal numero dei Pianeti, cominciando a contare dal primo, meno due<ref>Le rispettive distanze dei Pianeti dal Sole (fatta </ref>. Secondo questa |
Tali, comunque stranissime, ma pur sublimi fantasie del {{AutoreCitato|Keplero}} eccitarono gli Astronomi a tentare, se mai rinvenir si potesse qualche legge, che regolasse le distanze in generale de 1 Pianeti dal Sole, per cui da quei, che si conoscono si potesse argomentare degli altri-, che non ci sono noti ancora. Trovarono essi pertanto, che supposto un altro Pianeta fra Marte e Giove la distanza di ciascuno dal Sole, sarebbe uguale alla somma della distanza dei primo, e della differenza delle distanze tra il primo e secondo moltiplicata pel numero 2, alzato alla potenza indicata dal numero dei Pianeti, cominciando a contare dal primo, meno due<ref>Le rispettive distanze dei Pianeti dal Sole (fatta </ref>. Secondo questa |