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in cui 6 lecito prevedere nel medesimo ordine di approssimazione dei dati e quelle in cui un piccolo orrore delle premesse produce un grande errore nel resultato previsto. Queste ultime circostanze dànno luogo a considerare ciò che chiamiamo «il caso».
in cui 6 lecito prevedere nel medesimo ordine di approssimazione dei dati e quelle in cui un piccolo orrore delle premesse produce un grande errore nel resultato previsto. Queste ultime circostanze dànno luogo a considerare ciò che chiamiamo «il caso».


(10 mais). {{Sc|[[w:Paul Painlevé|Paul Painlevé]]}} sintetizza «La Philosophie de [[w:Marcellin Berthelot|Marcellin Berthelot]]». Egli scorge sopratutto nell’illustre chimico la credenza all’unità dell’universo, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, dalla quale sono direttamente ispirate le ricerche sulla sintesi delle sostanze organiche. È caratteristico il confronto che si può fare fra Berthelot e [[w:Louis Pasteur|Pasteur]]. Questi rimase attaccato alle credenze tradizionali, ritenendo il mondo della vita distinto dal mondo tisico; pertanto si arrestò dinnanzi ad alcuni problemi rallegrandosi di scorgervi una impossibilità, e così, p. es., credette impossibile separare senza un intervento vitale i cristalli destrogiri dai levogiri (ciò che fu fatto più tardi da Jungfleisch). In Berthelot si osserva una disposizione sentimentale opposta che gl’ispira una illimitata fducia nella estendibilità della scienza fisica. Del resto Berthelot non fu uno spirito critico portato alle discussioni sui fondamenti della Scienza; nel suo lavoro scientifico si esplica piuttosto un’azione costruttiva sulle basi bene stabilite.
(10 mais). {{Sc|{{W|Paul Painlevé|Paul Painlevé}}}} sintetizza «La Philosophie de {{W|Marcellin Berthelot|Marcellin Berthelot}}». Egli scorge sopratutto nell’illustre chimico la credenza all’unità dell’universo, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, dalla quale sono direttamente ispirate le ricerche sulla sintesi delle sostanze organiche. È caratteristico il confronto che si può fare fra Berthelot e {{W|Louis Pasteur|Pasteur}}. Questi rimase attaccato alle credenze tradizionali, ritenendo il mondo della vita distinto dal mondo tisico; pertanto si arrestò dinnanzi ad alcuni problemi rallegrandosi di scorgervi una impossibilità, e così, p. es., credette impossibile separare senza un intervento vitale i cristalli destrogiri dai levogiri (ciò che fu fatto più tardi da Jungfleisch). In Berthelot si osserva una disposizione sentimentale opposta che gl’ispira una illimitata fducia nella estendibilità della scienza fisica. Del resto Berthelot non fu uno spirito critico portato alle discussioni sui fondamenti della Scienza; nel suo lavoro scientifico si esplica piuttosto un’azione costruttiva sulle basi bene stabilite.


[[w:Paul Sabatier (chimico)|{{Sc|Paul Sabatier}}]] illustra «L’Oeuvre d’[[w:Henri Moissan|Henri Moissan]]», opera sperimentale e di trattatista, che abbraccia in tutta la sua estensione la Chimica minerale.
{{W|Paul Sabatier (chimico)|{{Sc|Paul Sabatier}}}} illustra «L’Oeuvre d’{{W|Henri Moissan|Henri Moissan}}», opera sperimentale e di trattatista, che abbraccia in tutta la sua estensione la Chimica minerale.


{{Sc|Gaston Bonnier}} facendo l’«Histoire de la Fleur» conclude che il sesso non è situato esattamente dove si credeva averlo trovato; la cellula riproduttrice maschia non è il grano di polline, ma uno degli anterozoidi formati ulteriormente entro il filamento parassitico della pianta stessa, e proveniente dalla germinazione diretta del polline. La cellula riproduttrice femminile che deve formare l’uovo È una delle cellule (ovosfere) che si producono nel sacco embrionale dell’ovaio.
{{Sc|Gaston Bonnier}} facendo l’«Histoire de la Fleur» conclude che il sesso non è situato esattamente dove si credeva averlo trovato; la cellula riproduttrice maschia non è il grano di polline, ma uno degli anterozoidi formati ulteriormente entro il filamento parassitico della pianta stessa, e proveniente dalla germinazione diretta del polline. La cellula riproduttrice femminile che deve formare l’uovo È una delle cellule (ovosfere) che si producono nel sacco embrionale dell’ovaio.