D.M. 7 ottobre 2010, n. 211/Liceo Artistico indirizzo Scenografia: differenze tra le versioni

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LICEO ARTISTICO
INDIRIZZO SCENOGRAFIA
 
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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Lingua
 
La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un
elemento essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare
mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova
infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico
argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale
e professionale comune a tutti i percorsi liceali.
 
Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua
italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con
chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e
scopi - l’uso personale della lingua; di compiere operazioni
fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato,
organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare
in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico.
 
L’osservazione sistematica delle strutture linguistiche consente
allo studente di affrontare testi anche complessi, presenti in
situazioni di studio o di lavoro. A questo scopo si serve anche di
strumenti forniti da una riflessione metalinguistica basata sul
ragionamento circa le funzioni dei diversi livelli (ortografico,
interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella
costruzione ordinata del discorso.
 
Ha inoltre una complessiva coscienza della storicità della lingua
italiana, maturata attraverso la lettura fin dal biennio di alcuni
testi letterari distanti nel tempo, e approfondita poi da elementi di
storia della lingua, delle sue caratteristiche sociolinguistiche e
della presenza dei dialetti, nel quadro complessivo dell’Italia
odierna, caratterizzato dalle varietà d’uso dell’italiano stesso.
 
Letteratura
 
Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell’intero
percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita
e astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti
metodologici, la cui acquisizione avverrà progressivamente lungo
l’intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i problemi
concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama
letterario saranno altri autori e testi, oltre a quelli
esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in
ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in
particolare rilievo e della specificità dei singoli indirizzi
liceali.
 
Al termine del percorso lo studente ha compreso il valore
intrinseco della lettura, come risposta a un autonomo interesse e
come fonte di paragone con altro da se’ e di ampliamento
dell’esperienza del mondo; ha inoltre acquisito stabile familiarità
con la letteratura, con i suoi strumenti espressivi e con il metodo
che essa richiede. E’ in grado di riconoscere l’interdipendenza fra
le esperienze che vengono rappresentate (i temi, i sensi espliciti e
impliciti, gli archetipi e le forme simboliche) nei testi e i modi
della rappresentazione (l’uso estetico e retorico delle forme
letterarie e la loro capacità di contribuire al senso).
 
Lo studente acquisisce un metodo specifico di lavoro,
impadronendosi via via degli strumenti indispensabili per
l’interpretazione dei testi: l’analisi linguistica, stilistica,
retorica; l’intertestualità e la relazione fra temi e generi
letterari; l’incidenza della stratificazione di letture diverse nel
tempo. Ha potuto osservare il processo creativo dell’opera
letteraria, che spesso si compie attraverso stadi diversi di
elaborazione. Nel corso del quinquennio m
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atura un’autonoma capacità
di interpretare e commentare testi in prosa e in versi, di porre loro
domande personali e paragonare esperienze distanti con esperienze
presenti nell’oggi. Lo studente ha inoltre una chiara cognizione del
percorso storico della letteratura italiana dalle Origini ai nostri
giorni: coglie la dimensione storica intesa come riferimento a un
dato contesto; l’incidenza degli autori sul linguaggio e sulla
codificazione letteraria (nel senso sia della continuità sia della
rottura); il nesso con le domande storicamente presenti nelle diverse
epoche. Ha approfondito poi la relazione fra letteratura ed altre
espressioni culturali, anche grazie all’apporto sistematico delle
altre discipline che si presentano sull’asse del tempo (storia,
storia dell’arte, storia della filosofia). Ha una adeguata idea dei
rapporti con le letterature di altri Paesi, affiancando la lettura di
autori italiani a letture di autori stranieri, da concordare
eventualmente con i docenti di Lingua e cultura straniera, e degli
scambi reciproci fra la letteratura e le altre arti.
 
Ha compiuto letture dirette dei testi (opere intere o porzioni
significative di esse, in edizioni filologicamente corrette), ha
preso familiarità con le caratteristiche della nostra lingua
letteraria, formatasi in epoca antica con l’apparire delle opere di
autori di primaria importanza, soprattutto di Dante. Ha una
conoscenza consistente della Commedia dantesca, della quale ha colto
il valore artistico e il significato per il costituirsi dell’intera
cultura italiana. Nell’arco della storia letteraria italiana ha
individuato i movimenti culturali, gli autori di maggiore importanza
e le opere di cui si è avvertita una ricorrente presenza nel tempo,
e ha colto altresi’ la coesistenza, accanto alla produzione in
italiano, della produzione in dialetto.
 
La lettura di testi di valore letterario ha consentito allo
studente un arricchimento anche linguistico, in particolare
l’ampliamento del patrimonio lessicale e semantico, la capacità di
adattare la sintassi alla costruzione del significato e di adeguare
il registro e il tono ai diversi temi, l’attenzione all’efficacia
stilistica, che sono presupposto della competenza di scrittura.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Lingua
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e
approfondisce le capacità linguistiche orali e scritte, mediante
attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto,
affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di
coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del
discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli
aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell’uso della lingua
orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare
osservazione, cosi’ come attenzione sarà riservata alle diverse
forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale.
 
Nell’ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al
rispetto dei turni verbali, all’ordine dei temi e all’efficacia
espressiva. Nell’ambito della produzione scritta saprà controllare
la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti,
l’organizzazione logica entro e oltre la frase, l’uso dei connettivi
(preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del
testo), dell’interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte
lessicali.
 
Tali attività consentiranno di sviluppare la competenza testuale
sia nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare
inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella
produzione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica).
 
Oltre alla pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie
tipologie, lo studente sarà in grado di comporre brevi scritti su
consegne vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti
informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare,
comporre testi variando i registri e i punti di vista.
 
Questo percorso utilizzerà le opportunità offerte da tutte le
discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare
l’arricchimento del lessico e sviluppare le capacità di interazione
c
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on diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la
trasversalità dell’insegnamento della Lingua italiana impone che la
collaborazione con le altre discipline sia effettiva e programmata.
 
Al termine del primo biennio affronterà, in prospettiva storica, il
tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari italiani e
della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale
affermazione come lingua italiana.
 
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
 
Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e
sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le
occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la
flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di
testi proposti allo studio. L’affinamento delle competenze di
comprensione e produzione sarà perseguito sistematicamente, in
collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per
lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni,
verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare
riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con particolare
attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua
comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di
uso.
 
Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo
linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le
peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei
testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica.
 
Essi, pur restando al centro dell’attenzione, andranno affiancati da
testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari;
nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le
tecniche dell’argomentazione.
 
Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la
decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell’italiano in
Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l’importanza della
coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la
progressiva diffusione dell’italiano parlato nella comunità
nazionale dall’Unità ad oggi. Saranno segnalate le tendenze
evolutive più recenti per quanto riguarda la semplificazione delle
strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati,
l’accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi.
 
Letteratura
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori
significativi della classicità, da leggere in traduzione, al fine di
individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e
culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la
civiltà occidentale e radicatesi - magari in modo inconsapevole -
nell’immaginario collettivo, cosi’ come è andato assestandosi nel
corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo,
l’Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini,
specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto
ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggerà
i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualità
artistica, il contributo decisivo alla formazione dell’italiano
moderno, l’esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l’ampiezza
e la varietà di temi e di prospettive sul mondo.
 
Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune
letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana:
la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana presti
lnovistica. Attraverso l’esercizio sui testi inizia ad acquisire le
principali tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica,
ecc.).
 
SECONDO BIENNIO
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Il disegno storico della letteratura italiana si estenderà dallo
Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla
comprensione della storicità di ogni fenomeno letterario, richiede
di selezionare, lungo l’asse del tempo, i momenti più rilevanti
della civiltà letteraria, gli scrittori e le opere che più hanno
contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono,
sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema
letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della
rappresentazione simbolica della realtà, quanto attraverso la
codificazione e l’innovazione delle forme e degli istituti dei
diversi generi. Su questi occorrerà, dunque, puntare, sottraendosi
alla tentazione di un generico enciclopedismo.
 
Il senso e l’ampiezza del contesto culturale, dentro cui la
letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non
possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si
stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto
delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi
intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città,
le forme della committenza), dell’affermarsi di visioni del mondo
(l’umanesimo, il rinascimento, il barocco, l’Illuminismo) e di nuovi
paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la
secolarizzazione), non può non giovarsi dell’apporto di diversi
domini disciplinari.
 
E’ dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi
culturali - cui concorrerà lo studio della storia, della filosofia,
della storia dell’arte, delle discipline scientifiche - che
troveranno necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia
sarà letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno
25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da
Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa
cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa,
dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato
politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l’affermarsi
della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri).
 
QUINTO ANNO
 
In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e,
insieme, della complessità della sua posizione nella letteratura
europea del XIX secolo, Leopardi sarà studiato all’inizio
dell’ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione
multidisciplinare, il disegno storico, che andrà dall’Unità
d’Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere
la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto
con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso
degli eventi che hanno modificato via via l’assetto sociale e
politico italiano e dall’altro lato con i fenomeni che contrassegnano
più generalmente la modernità e la postmodernità, osservate in un
panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo.
 
Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno
marcato l’innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi
nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade
lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti
nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica,
meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che
muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione
simbolista europea che da quello s’inaugura. L’incidenza lungo tutto
il Novecento delle voci di Pascoli e d’Annunzio ne rende
imprescindibile lo studio; cosi’ come, sul versante della narrativa,
la rappresentazione del "vero" in Verga e la scomposizione delle
forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti
momenti non eludibili del costituirsi della "tradizione del
Novecento".
 
Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso
della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti,
Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti
tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio
Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, ...). Il percorso
della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà
letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P.
 
Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese,
Pasolini, Morante, Meneghello ... ).
 
Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa
saggistica, giornalistica e memorialistica.
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LINGUA E CULTURA STRANIERA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere
lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di
competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze
relative all’universo culturale legato alla lingua di riferimento.
 
Come traguardo dell’intero percorso liceale si pone il raggiungimento
di un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B2 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
 
A tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce
capacità di comprensione di testi orali e scritti inerenti a
tematiche di interesse sia personale sia scolastico (ambito
letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico); di
produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere
situazioni, argomentare e sostenere opinioni; di interazione nella
lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al
contesto; di analisi e interpretazione di aspetti relativi alla
cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con attenzione a
tematiche comuni a più discipline.
 
Il valore aggiunto è costituito dall’uso consapevole di strategie
comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi
linguistici, nonché sui fenomeni culturali. Si realizzeranno inoltre
con l’opportuna gradualità anche esperienze d’uso della lingua
straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di
contenuti di discipline non linguistiche.
 
Il percorso formativo prevede l’utilizzo costante della lingua
straniera. Ciò consentirà agli studenti di fare esperienze
condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della
cultura straniera in un’ottica interculturale. Fondamentale e’
perciò lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze
culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche
all’interno del nostro paese.
 
Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche
individuali, stage formativi in Italia o all’estero (in realtà
culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere
integrati nel percorso liceale.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Lingua
 
PRIMO BIENNIO
 
Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente
comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su
argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi
orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere
situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali;
partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con
parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul
sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi
linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, ecc.), anche in
un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle
analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle
strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di
sviluppare autonomia nello studio.
 
SECONDO BIENNIO
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Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente
comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi
orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun liceo;
produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti,
descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune
argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella
discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli
interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia,
morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici
(funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.),
anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una
consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e
la lingua italiana; riflette su conoscenze, abilità e strategie
acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad
altre lingue.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le lingue.
 
Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere,
argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi
prodotti al fine di pervenire ad un accettabile livello di padronanza
linguistica. In particolare, il quinto anno del percorso liceale
serve a consolidare il metodo di studio della lingua straniera per
l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con
l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e in funzione dello
sviluppo di interessi personali o professionali.
 
Cultura
 
PRIMO BIENNIO
 
Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale
relativo alla lingua straniera, lo studente comprende aspetti
relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con
particolare riferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi
orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualità, testi
letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le
principali specificità formali e culturali; riconosce similarità e
diversità tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lingue
diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).
 
SECONDO BIENNIO
 
Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze relative all’universo
culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti
relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con
particolare riferimento agli ambiti di più immediato interesse di
ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale,
economico); comprende e contestualizza testi letterari di epoche
diverse, con priorità per quei generi o per quelle tematiche che
risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi
letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da
lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua
straniera nello studio di argomenti provenienti da discipline non
linguistiche; utilizza le nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione per approfondire argomenti di studio.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla
lingua di studio e alla caratterizzazione liceale (letteraria,
artistica, musicale, scientifica, sociale, economica), con
particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri
dell’epoca moderna e contemporanea.
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Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e
culture diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta
prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di
attualità, cinema, musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per
fare ricerche, approfondire argomenti di natura non linguistica,
esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.
 
STORIA E GEOGRAFIA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Storia
 
Al termine del percorso liceale lo studente conosce i principali
eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa
e dell’Italia, dall’antichità ai giorni nostri, nel quadro della
storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e le
categorie interpretative proprie della disciplina; sa leggere e
valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a una dimensione
significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il
confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le
radici del presente.
 
Il punto di partenza sarà la sottolineatura della dimensione
temporale di ogni evento e la capacità di collocarlo nella giusta
successione cronologica, in quanto insegnare storia è proporre lo
svolgimento di eventi correlati fra loro secondo il tempo. D’altro
canto non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioe’ lo
spazio. La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la
geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali. Le
due dimensioni spazio-temporali devono far parte integrante
dell’apprendimento della disciplina.
 
Avvalendosi del lessico di base della disciplina, lo studente
rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle
loro relazioni, coglie gli elementi di affinita-continuità e
diversita-discontinuità fra civiltà diverse, si orienta sui
concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi
politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica
e culturale. A tal proposito uno spazio adeguato dovrà essere
riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione
repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo
studente conosca bene i fondamenti del nostro ordinamento
costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze
storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e
confronto con altri documenti fondamentali (solo per citare qualche
esempio, dalla Magna Charta Libertatum alla Dichiarazione
d’indipendenza degli Stati Uniti d’America, dalla Dichiarazione dei
diritti dell’uomo e del cittadino alla Dichiarazione universale dei
diritti umani), maturando altresi’, anche in relazione con le
attività svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie
competenze per una vita civile attiva e responsabile.
 
E’ utile ed auspicabile rivolgere l’attenzione alle civiltà
diverse da quella occidentale per tutto l’arco del percorso,
dedicando opportuno spazio, per fare qualche esempio, alla civiltà
indiana al tempo delle conquiste di Alessandro Magno; alla civiltà
cinese al tempo dell’impero romano; alle culture americane
precolombiane; ai paesi extraeuropei conquistati dal colonialismo
europeo tra Sette e Ottocento, per arrivare alla conoscenza del
quadro complessivo delle relazioni tra le diverse civiltà nel
Novecento. Una particolare attenzione sarà dedicata
all’approfondimento di particolari nuclei tematici propri dei diversi
percorsi liceali.
 
Pur senza nulla togliere al quadro complessivo di riferimento, uno
spazio adeguato potrà essere riservato ad attività che portino a
valutare diversi tipi di fonti, a leggere documenti storici o
confrontare diverse tesi interpretative: ciò al fine di comprendere
i modi attraverso cui gli studiosi costruiscono il racconto della
storia, la varietà delle fonti adoperate, il succedersi e il
contrapporsi di interpretazioni diverse. Lo studente maturerà
inoltre un metodo di studio conforme all’oggetto indagato, che lo
metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di
natura storica, cogliendo i nodi salienti dell’interpretazione,
dell’esposizione e i sign
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ificati specifici del lessico disciplinare.
 
Attenzione, altresi’, dovrà essere dedicata alla verifica frequente
dell’esposizione orale, della quale in particolare sarà auspicabile
sorvegliare la precisione nel collocare gli eventi secondo le
corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso e la
padronanza terminologica.
 
Geografia
 
Al termine del percorso biennale lo studente conoscerà gli
strumenti fondamentali della disciplina ed avrà acquisito
familiarità con i suoi principali metodi, anche traendo partito da
opportune esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare, in tale
prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e rappresentazione del
territorio. Lo studente saprà orientarsi criticamente dinanzi alle
principali forme di rappresentazione cartografica, nei suoi diversi
aspetti geografico-fisici e geopolitici, e avrà di conseguenza
acquisito un’adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che
intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche
socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un
territorio. Saprà in particolare descrivere e inquadrare nello
spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni
storiche di "lunga durata", i processi di trasformazione, le
condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse,
gli aspetti economici e demografici delle diverse realtà in chiave
multiscalare.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Storia
 
PRIMO BIENNIO
 
Il primo biennio sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche
e di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici
non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le
principali civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica;
la civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo;
l’Europa romano-barbarica; società ed economia nell’Europa
altomedioevale; la Chiesa nell’Europa altomedievale; la nascita e la
diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’altomedioevo; il
particolarismo signorile e feudale.
 
Lo studio dei vari argomenti sarà accompagnato da una riflessione
sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica
e medievale e sul contributo di discipline come l’archeologia,
l’epigrafia e la paleografia.
 
SECONDO BIENNIO
 
Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo
di formazione dell’Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale
tra medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va dall’XI
secolo fino alle soglie del Novecento.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere
tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della
rinascita dell’XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero),
comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed
economia nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali
e l’avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le
scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi
dell’unità religiosa dell’Europa; la costruzione degli stati moderni
e l’assolutismo; lo sviluppo dell’economia fino alla rivoluzione
industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese,
americana, francese); l’età napoleonica e la Restaurazione; il
problema della nazionalità nell’Ottocento, il Risorgimento italiano
e l’Italia unita; l’Occidente degli Stati-Nazione; la questione
sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale;
l’imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano
fino alla fine dell’Ottocento.
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E’ opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: società e
cultura del Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura
scientifica nel Seicento, l’Illuminismo, il Romanticismo) siano
trattati in modo interdisciplinare, in relazione agli altri
insegnamenti.
 
QUINTO ANNO
 
L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea,
dall’analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni
nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando
l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere
criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia
necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della
differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali
esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il
dibattito storiografico è ancora aperto.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere
tralasciati i seguenti nuclei tematici: l’inizio della società di
massa in Occidente; l’età giolittiana; la prima guerra mondiale; la
rivoluzione russa e l’URSS da Lenin a Stalin; la crisi del
dopoguerra; il fascismo; la crisi del ’29 e le sue conseguenze negli
Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi
del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l’Italia dal Fascismo alla
Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.
 
Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a
tre linee fondamentali: 1) dalla "guerra fredda" alle svolte di fine
Novecento: l’ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l’età di
Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di
formazione dell’Unione Europea, i processi di globalizzazione, la
rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del mondo globale;
2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America
latina: la nascita dello stato d’Israele e la questione palestinese,
il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell’India
come potenze mondiali; 3) la storia d’Italia nel secondo dopoguerra:
la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e
Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico
all’inizio degli anni 90.
 
Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo
conto della loro natura "geografica" (ad esempio, la distribuzione
delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le
caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le
relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a
trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri
insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di
esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del
totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).
 
Geografia
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del biennio lo studente si concentrerà sullo studio del
pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e
problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti
dell’Italia, dell’Europa, dei continenti e degli Stati.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come
temi principali: il paesaggio, l’urbanizzazione, la globalizzazione e
le sue conseguenze, le diversità culturali (lingue, religioni), le
migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione
tra economia, ambiente e società, gli squilibri fra regioni del
mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento
climatico, alimentazione e biodiversità), la geopolitica, l’Unione
europea, l’Italia, l’Europa e i suoi Stati principali, i continenti e
i loro Stati più rilevanti.
 
Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo
precedente relativamente all’Italia, all’Europa e agli altri
continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso
alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di
concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell’arco
dell’intero quinquennio.
==[[Pagina:211septies.djvu/180]]==
 
A livello esemplificativo lo studente descriverà e collocherà su
base cartografica, anche attraverso l’esercizio di lettura delle
carte mute, i principali Stati del mondo (con un’attenzione
particolare all’area mediterranea ed europea). Tale descrizione
sintetica mirerà a fornire un quadro degli aspetti ambientali,
demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e
cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sarà anche la
capacità di dar conto dell’importanza di alcuni fattori fondamentali
per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in
prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie
d’acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di
transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree
linguistiche, diffusione delle religioni).
 
Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovrà
acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita
delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del
presente, la distribuzione e la densità della popolazione, in
relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine,
ecc.) e fattori sociali (povertà, livelli di istruzione, reddito,
ecc.).
 
Per questo tipo di analisi prenderà familiarità con la lettura e
la produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi
grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di
dettaglio in grado di far emergere le specificità locali), e con le
diverse rappresentazioni della terra e le loro finalità, dalle
origini della cartografia (argomento che si presta più che mai a un
rapporto con la storia) fino al GIS.
 
FILOSOFIA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente è consapevole del
significato della riflessione filosofica come modalità specifica e
fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse
tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla
conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e
dell’esistere; avrà inoltre acquisito una conoscenza il piu’
possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del
pensiero occidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il
legame col contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente
universalistica che ogni filosofia possiede.
 
Grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici
fondamentali lo studente ha sviluppato la riflessione personale, il
giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione
razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma
scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione
giunge a conoscere il reale.
 
Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi lo
avranno messo in grado di orientarsi sui seguenti problemi
fondamentali: l’ontologia, l’etica e la questione della felicità, il
rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema
della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la filosofia e
le altre forme del sapere, in particolare la scienza , il senso della
bellezza, la libertà e il potere nel pensiero politico, nodo
quest’ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a
Cittadinanza e Costituzione.
 
Lo studente è in grado di utilizzare il lessico e le categorie
specifiche della disciplina, di contestualizzare le questioni
filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere le radici
concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali
problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la
filosofia e le altre discipline.
 
Il percorso qui delineato potrà essere declinato e ampliato dal
docente anche in base alle peculiari caratteristiche dei diversi
percorsi liceali, che possono richiedere la focalizzazione di
particolari temi o autori.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
SECON
==[[Pagina:211septies.djvu/181]]==
DO BIENNIO
 
Nel corso del biennio lo studente acquisirà familiarità con la
specificità del sapere filosofico, apprendendone il lessico
fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico
le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori
esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere
rappresentativi delle tappe più significative della ricerca
filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il
più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A
tale scopo ogni autore sarà inserito in un quadro sistematico e ne
saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo
da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le
soluzioni.
 
Nell’ambito della filosofia antica imprescindibile sarà la
trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore
comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine
dei filosofi presocratici e della sofistica. L’esame degli sviluppi
del pensiero in età ellenistico-romana e del neoplatonismo
introdurrà il tema dell’incontro tra la filosofia greca e le
religioni bibliche.
 
Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del
medioevo, saranno proposti necessariamente Agostino d’Ippona,
inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso
d’Aquino, alla cui maggior comprensione sarà utile la conoscenza
dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla
svolta impressa dalla "riscoperta" di Aristotele e alla sua crisi nel
XIV secolo.
 
Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili
saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo
e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all’empirismo
di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno,
con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau;
l’idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per
sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente
gli orizzonti culturali aperti da movimenti come
l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Romanticismo, esaminando
il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot,
con particolare attenzione nei confronti di grandi esponenti della
tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz)
e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli
sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi
statuti filosofici della psicologia, della biologia, della fisica e
della filosofia della storia).
 
Quinto Anno
 
L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia
contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri.
 
Nell’ambito del pensiero ottocentesco sarà imprescindibile lo studio
di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle
reazioni all’hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale
dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del Positivismo e
delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonché dei piu’
significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.
 
Il percorso continuerà poi con almeno quattro autori o problemi
della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali
diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b)
Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l’esistenzialismo; d) il
neoidealismo italiano e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f)
vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d’ispirazione cristiana e la
nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in
particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia
politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; i) la
filosofia del linguaggio; l) l’ermeneutica filosofica.
 
MATEMATICA
==[[Pagina:211septies.djvu/182]]==
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso del liceo artistico lo studente conoscerà
i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla
disciplina in se’ considerata, sia rilevanti per la descrizione e la
previsione di semplici fenomeni, in particolare del mondo fisico.
 
Egli saprà inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel
contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprenderà il
significato concettuale.
 
Lo studente avrà acquisito una visione storico-critica dei
rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il
contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avrà
acquisito il senso e la portata dei tre principali momenti che
caratterizzano la formazione del pensiero matematico: la matematica
nella civiltà greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la
rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla
matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal
razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della
matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che
investe nuovi campi (tecnologia, scienze sociali, economiche,
biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica.
 
Di qui i gruppi di concetti e metodi di cui lo studente saprà
dominare attivamente:
1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio
entro cui prendono forma i procedimenti caratteristici del pensiero
matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni,
assiomatizzazioni);
2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria
analitica cartesiana, le funzioni elementari dell’analisi e le prime
nozioni del calcolo differenziale e integrale;
3) un’introduzione ai concetti matematici necessari per lo studio
dei fenomeni fisici, con particolare riguardo al calcolo vettoriale e
alle nozione di derivata;
4) un’introduzione ai concetti di base del calcolo delle
probabilità e dell’analisi statistica;
5) il concetto di modello matematico e un’idea chiara della
differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della
fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e
quello della modellistica (possibilità di rappresentare la stessa
classe di fenomeni mediante differenti approcci);
6) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi
di fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la
descrizione e il calcolo;
7) una chiara visione delle caratteristiche dell’approccio
assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificità rispetto
all’approccio assiomatico della geometria euclidea classica;
8) una conoscenza del principio di induzione matematica e la
capacità di saperlo applicare, avendo inoltre un’idea chiara del
significato filosofico di questo principio ("invarianza delle leggi
del pensiero"), della sua diversità con l’induzione fisica
("invarianza delle leggi dei fenomeni") e di come esso costituisca un
esempio elementare del carattere non strettamente deduttivo del
ragionamento matematico.
 
Questa articolazione di temi e di approcci costituirà la base per
istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre
discipline come la fisica, le scienze naturali, la filosofia e la
storia.
 
Al termine del percorso didattico lo studente avrà approfondito i
procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni,
dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni), conoscerà le
metodologie elementari per la costruzione di modelli matematici in
casi molto semplici ma istruttivi, e saprà utilizzare strumenti
informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Nel liceo
artistico un’attenzione particolare sarà posta a tutti quei concetti
e quelle tecniche matematiche che hanno particolare rilevanza nelle
arti grafiche, pittoriche e architettoniche e che attengono in
particolare alla geometria analitica, descrittiva e proiettiva.
 
Gli strumenti informatici oggi disponibili offrono contesti idonei
per rappresentare e manipolare oggetti matematici. L’insegnamento
della matematica offre numerose occasioni per acquisire familiarità
con tali strumenti e per comprenderne il valore metodologico. Il
percorso, quando ciò si rivelerà opportuno, favorirà l’uso di
questi strumenti, anche in vista del loro uso per il trattamento dei
dati ma, soprattutto nel contesto della problematica della
rappresentazio
==[[Pagina:211septies.djvu/183]]==
ne delle figure che ha un ruolo importante nel liceo
artistico. L’uso degli strumenti informatici è una risorsa
importante che sarà introdotta in modo critico, senza creare
l’illusione che essa sia un mezzo automatico di risoluzione di
problemi e senza compromettere la necessaria acquisizione di
capacità di calcolo mentale.
 
L’ampio spettro dei contenuti che saranno affrontati dallo studente
richiederà che l’insegnante sia consapevole della necessità di un
buon impiego del tempo disponibile. Ferma restando l’importanza
dell’acquisizione delle tecniche, saranno evitate dispersioni in
tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in
modo significativo alla comprensione dei problemi. L’approfondimento
degli aspetti tecnici sarà strettamente funzionale alla comprensione
in profondità degli aspetti concettuali della disciplina.
 
L’indicazione principale e’: pochi concetti e metodi fondamentali,
acquisiti in profondità.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Aritmetica e algebra
 
Il primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico
a quello algebrico. Lo studente svilupperà le sue capacità nel
calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri
interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che
nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate
le proprietà delle operazioni. Lo studio dell’algoritmo euclideo per
la determinazione del MCD permetterà di approfondire la conoscenza
della struttura dei numeri interi e di un esempio importante di
procedimento algoritmico. Lo studente acquisirà una conoscenza
intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro
rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione
dell’irrazionalità di V2 e di altri numeri sarà un’importante
occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri
irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un
esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e
un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione.
 
L’acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sarà
accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori.
 
Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale,
le proprietà dei polinomi e le più semplici operazioni tra di essi.
 
Lo studente acquisirà la capacità di eseguire calcoli con le
espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante
un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per
dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.
 
Geometria
 
Il primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti
della geometria euclidea del piano. Verrà chiarita l’importanza e il
significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema,
dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli
Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica
occidentale. In coerenza con il modo con cui si è presentato
storicamente, l’approccio euclideo non sarà ridotto a una
formulazione puramente assiomatica.
 
Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione
affinché ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le
implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri
irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali.
 
Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali
trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie,
similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà
in grado di riconoscere le principali proprietà invarianti.
 
Lo studente apprenderà i principi matematici di base coinvolti
nelle diverse tecniche di rappresentazione delle figure dello spazio
e le relazioni tra di essi e le tecniche in uso nelle
==[[Pagina:211septies.djvu/184]]==
discipline
grafiche e geometriche. Studierà i problemi di rappresentazione
delle figure quali si presentano nel contesto artistico.
 
La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sarà
effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la
riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa
metodologia nella geometria euclidea), sia mediante programmi
informatici di geometria.
 
Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate
cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti
e rette nel piano e di proprietà come il parallelismo e la
perpendicolarità. L’intervento dell’algebra nella rappresentazione
degli oggetti geometrici non sarà disgiunto dall’approfondimento
della portata concettuale e tecnica di questa branca della
matematica.
 
Relazioni e funzioni
 
Obiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle
funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire
semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo
all’introduzione del concetto di modello matematico. In particolare,
lo studente apprenderà a descrivere un problema con un’equazione,
una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere
informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di
fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle
decisioni.
 
Lo studente studierà le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) =
x , f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia
in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi.
 
Saprà studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una
incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni
lineari in due incognite, e conoscerà le tecniche necessarie alla
loro risoluzione grafica e algebrica. Apprenderà gli elementi della
teoria della proporzionalità diretta e inversa.
 
Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro di
rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche
utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati.
 
Dati e previsioni
 
Lo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi
modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati,
scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere tra
caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui,
operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno
studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle
misure di variabilità, nonché l’uso strumenti di calcolo
(calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e
serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in
collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati
siano raccolti direttamente dagli studenti.
 
Lo studente apprenderà la nozione di probabilità, con esempi
tratti da contesti classici e con l’introduzione di nozioni di
statistica.
 
Lo studente studierà alcuni esempi di modelli matematici in
diversi ambiti, apprenderà a descriverne le caratteristiche
principali e distinguerne gli aspetti specifici.
 
Elementi di informatica
 
Lo studente diverrà familiare con gli strumenti informatici, al
fine precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e
studierà le modalità di rappresentazione dei dati elementari
testuali e multimediali.
 
Un tema fondamentale di studio sarà il concetto di algoritmo e
l’elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di
problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il
concetto di funzione calcolabile e di calcolabilità e alcuni
semplici esempi relativi.
 
SECONDO BIENNIO
 
Aritmetica e algebra
==[[Pagina:211septies.djvu/185]]==
 
Lo studente apprenderà a fattorizzare semplici polinomi, saprà
eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e ne
approfondirà l’analogia con la divisione fra numeri interi.
 
Apprenderà gli elementi dell’algebra dei vettori (somma,
moltiplicazione per scalare e prodotto scalare), e ne comprenderà il
ruolo fondamentale nella fisica.
 
Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero ^, e di
contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e,
permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con
riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. Attraverso una prima
conoscenza del problema della formalizzazione dei numeri reali lo
studente si introdurrà alla problematica dell’infinito matematico e
delle sue connessioni con il pensiero filosofico. Inoltre acquisirà
i primi elementi del calcolo approssimato, sia dal punto di vista
teorico sia mediante l’uso di strumenti di calcolo.
 
Geometria
 
Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista
geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente
approfondirà la comprensione della specificità dei due approcci
(sintetico e analitico) allo studio della geometria.
 
Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il
problema della determinazione dell’area del cerchio. Apprenderà le
definizioni e le proprietà e relazioni elementari delle funzioni
circolari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il
loro uso nell’ambito di altre discipline, in particolare nella
fisica.
 
Studierà alcuni esempi significativi di luogo geometrico.
 
Studierà e saprà applicare i teoremi che permettono la
risoluzione dei triangoli.
 
Affronterà l’estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune
tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare
l’intuizione geometrica. In particolare, studierà le posizioni
reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la
perpendicolarità.
 
Lo studente apprenderà i fondamenti matematici della prospettiva e
approfondirà le relazioni tra le conoscenze acquisite in ambito
geometrico e le problematiche di rappresentazione figurativa e
artistica.
 
Relazioni e funzioni
 
Lo studente apprenderà lo studio delle funzioni quadratiche; a
risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado e rappresentare e
risolvere problemi utilizzando equazioni di secondo grado.
 
Studierà le funzioni elementari dell’analisi e dei loro grafici,
in particolare le funzioni polinomiali, razionali, circolari,
esponenziale e logaritmo.
 
Apprenderà a costruire semplici modelli di crescita o decrescita
esponenziale, nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con
lo studio delle altre discipline; tutto ciò sia in un contesto
discreto sia continuo. Non sarà richiesta l’acquisizione di
particolare abilità nella risoluzione di equazioni e disequazioni in
cui compaiono queste funzioni, abilità che sarà limitata a casi
semplici e significativi.
 
Dati e previsioni
 
Lo studente, in semplici situazioni il cui studio sarà sviluppato
il più possibile in collegamento con le altre discipline e in cui i
dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti, saprà far
uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti
di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di
campione.
 
In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il
concetto di modello matematico.
 
QUINTO ANNO
 
Geometria
==[[Pagina:211septies.djvu/186]]==
 
Lo studente apprenderà i primi elementi di geometria analitica
dello spazio e la rappresentazione analitica di rette, piani e sfere,
nonché le proprietà dei principali solidi geometrici (in
particolare dei poliedri).
 
Relazioni e funzioni
 
Lo studente approfondirà lo studio delle funzioni fondamentali
dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre
discipline. Acquisirà il concetto di limite di una successione e di
una funzione e apprenderà a calcolare i limiti in casi semplici.
 
Lo studente acquisirà i principali concetti del calcolo
infinitesimale - in particolare la continuità, la derivabilità e
l’integrabilità - anche in relazione con le problematiche in cui
sono nati (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva,
calcolo di aree e volumi). Non sarà richiesto un particolare
addestramento alle tecniche del calcolo, che si limiterà alla
capacità di derivare le funzioni già studiate, semplici prodotti,
quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla
capacità di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni
elementari, nonché a determinare aree e volumi in casi semplici.
 
L’obiettivo principale sarà soprattutto quello di comprendere il
ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale
fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni
fisici o di altra natura. In particolare, si tratterà di conoscere
l’idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi
ambiti.
 
FISICA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i
concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del
valore culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed
epistemologica.
 
In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze:
osservare e identificare fenomeni; affrontare e risolvere semplici
problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo
percorso didattico; avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo
sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione
ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o
validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche
e tecnologiche che interessano la società in cui vive.
 
La libertà, la competenza e la sensibilità dell’insegnante i’ che
valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla
singola classe e alla tipologia di Liceo all’interno della quale si
trova ad operare svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un
raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di
matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere
collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti
di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a
vantaggio degli studenti degli ultimi due anni.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
SECONDO BIENNIO
 
Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica
(grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura),
abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali,
a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio
operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo
studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed
imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio
adeguato.
==[[Pagina:211septies.djvu/187]]==
 
Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi
all’equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato
sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi
di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e
non inerziali e del principio di relatività di Galilei. Dall’analisi
dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con
i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a
discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo
studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi
newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la
storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII
secolo sui sistemi cosmologici.
 
Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti
di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio
termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere
le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi
della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di
conservazione dell’energia e a comprendere i limiti intrinseci alle
trasformazioni tra forme di energia.
 
L’ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della
riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le
proprietà di lenti e specchi.
 
Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro
parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi
essenziali di ottica fisica.
 
I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo
modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e
con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in
modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il
metodo di indagine specifico della fisica.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo
studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a
distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la
necessità del suo superamento e dell’introduzione di interazioni
mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione
in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.
 
Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con
l’induzione elettromagnetica; un’analisi intuitiva dei rapporti fra
campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la
natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro
applicazioni nelle varie bande di frequenza.
 
La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita
con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della
scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca,
aderendo a progetti di orientamento.
 
E’ auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica
del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando
le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di
spazio e tempo, massa e energia.
 
Alla professionalità del docente si deve intendere affidata la
responsabilità di declinare in modo coerente alla tipologia del
Liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe
concettuali essenziali.
 
SCIENZE NATURALI
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso del primo biennio liceale lo studente
possiede le conoscenze disciplinari essenziali e, a livello
elementare, le metodologie tipiche delle scienze della natura, in
particolare delle scienze della Terra, della chimica e della
biologia. Queste diverse aree disciplinari
==[[Pagina:211septies.djvu/188]]==
sono caratterizzate da
concetti e da metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla
stessa strategia dell’indagine scientifica che fa riferimento anche
alla dimensione di «osservazione e sperimentazione».
 
L’acquisizione di questo metodo, secondo le particolari
declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al possesso dei
contenuti disciplinari fondamentali, costituisce l’aspetto formativo
e orientativo dell’apprendimento/insegnamento delle scienze. Questo
e’ il contributo specifico che il sapere scientifico può dare
all’acquisizione di "strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà.
 
In tale contesto la dimensione sperimentale, dimensione costitutiva
di tali discipline è da tenere sempre presente. E’ opportuno
individuare alcune attività sperimentali particolarmente
significative da svolgere in laboratorio, in classe o sul campo, come
esemplificazione del metodo proprio delle discipline, da privilegiare
rispetto a sviluppi puramente teorici e/o mnemonici.
 
Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono
una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. Cosi’, a livello liceale,
accanto a temi e argomenti nuovi si possono approfondire concetti
già acquisiti negli anni precedenti, introducendo nuove chiavi
interpretative. In termini metodologici si adotta un approccio
iniziale di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo che,
tenendo conto delle capacità e delle situazioni di apprendimento
particolari, potrà arrivare fino a proporre - tenendoli ben distinti
- modelli interpretativi dei fenomeni stessi. Al termine del percorso
biennale lo studente avrà perciò acquisito le seguenti competenze:
sapere effettuare semplici connessioni logiche, riconoscere o
stabilire relazioni elementari, classificare, riconoscere nelle
situazioni della vita reale aspetti collegati alle conoscenze
acquisite, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai
temi di carattere scientifico e tecnologico della società attuale.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico e
osservativo-descrittivo. Tale approccio va rispettato perché e’
adeguato alle capacità di comprensione degli studenti.
 
Si potranno inoltre realizzare alcune attività sperimentali
significative, quali ad esempio, osservazioni al microscopio,
esplorazioni di tipo geologico sul campo e osservazione di reazioni
chimiche fondamentali, con particolare attenzione all’uso delle
unità di misura e ai criteri per la raccolta e la registrazione dei
dati.
 
Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono
contenuti già in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il
quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio
di strutture e fenomeni che avvengono alla superficie della Terra,
approfondendo in particolare quelli presenti nella realtà locale.
 
Per la biologia si riprendono aspetti di carattere osservativo
riferiti ai viventi, facendo riferimento in particolare alla varietà
di forme con cui si presentano nell’ambiente (biodiversità) e alla
complessità della loro costituzione (la cellula, con cenni anche
alla molecola del DNA). Facendo riferimento anche alle relazioni tra
gli organismi (evoluzione, genetica mendeliana) e tra viventi e
ambiente, si introducono i termini essenziali della anatomia e
fisiologia del corpo umano curando in particolare gli aspetti che
aiutano a comprendere i principi per mantenere la salute.
 
I contenuti di chimica comprendono l’osservazione e descrizione di
fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro
rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita
quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative
trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei
ed eterogenei, sostanze semplici e com
==[[Pagina:211septies.djvu/189]]==
poste) e le relative
definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di
Dalton; la formula chimica e il suo significato; la classificazione
degli elementi secondo Mendeleev.
 
Fatti salvi gli elementi di Scienze della Terra, che andranno
affrontati nella prima classe, anche in rapporto con lo studio della
Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti
secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe,
al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola e alle
scelte metodologiche da essi operate.
 
CHIMICA DEI MATERIALI
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente dovrà possedere le
conoscenze di tipo chimico e tecnico relative ai vari materiali che
ha utilizzato e utilizzerà in ambito artistico, inteso in senso
ampio.
 
Lo studio riprende, approfondisce e sviluppa i contenuti di chimica
appresi al primo biennio e si rivolge quindi ad esaminare le
caratteristiche dei materiali di utilizzo nei vari ambiti di
attività. In particolare, lo studente apprende le caratteristiche
fisico-chimiche e tecnologiche fondamentali dei materiali di
interesse per il proprio indirizzo, la loro origine, la loro
preparazione e gli impieghi a cui sono destinati; dovrà inoltre
padroneggiare i fondamenti delle tecniche che impiega.
 
Si cercherà il raccordo con gli altri ambiti disciplinari, in
particolare con fisica e matematica e con le discipline
teorico-pratiche dell’indirizzo, specialmente con quelle che
prevedono attività di laboratorio in cui siano utilizzati i
materiali oggetto di studio.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
SECONDO BIENNIO
 
Nel secondo biennio si completano e si approfondiscono i contenuti
di chimica generale e inorganica del I biennio con la classificazione
dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura, lo
studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione
tra struttura e proprietà, la teoria atomica, i modelli atomici, il
sistema periodico e le proprietà periodiche, i legami chimici, la
chimica organica di base. Si sviluppa lo studio dei materiali di piu’
comune impiego nell’ambito dei vari indirizzi, quali legno, carta,
colori per l’arte, pitture e vernici, solventi, inchiostri, materiali
ceramici e relative decorazioni, vetri, laterizi, leganti, metalli,
fibre e tessuti, polimeri e materiali plastici, adesivi e resine
naturali ecc., unitamente a quello delle tecniche artistiche in cui
essi sono utilizzati. Si accenna al degrado dei materiali e alle
tecniche di restauro. Si possono svolgere attività sperimentali per
la parte di chimica generale, inorganica e organica e prove di
laboratorio sulla caratterizzazione dei materiali, anche in
connessione con i laboratori delle discipline di indirizzo.
 
STORIA DELL’ARTE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
==[[Pagina:211septies.djvu/190]]==
 
Al termine del percorso liceale lo studente ha una chiara
comprensione del rapporto tra le opere d’arte e la situazione storica
in cui sono state prodotte, quindi dei molteplici legami con la
letteratura, il pensiero filosofico e scientifico, la politica, la
religione. Attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree,
architettoniche, ha inoltre acquisito confidenza con i linguaggi
specifici delle diverse espressioni artistiche, con particolare
riferimento alle principali linee di sviluppo dell’arte moderna e
contemporanea, ed è capace di coglierne e apprezzarne i valori
estetici.
 
Fra le competenze acquisite ci sono necessariamente: la capacità
di inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro
specifico contesto storico; saper leggere le opere utilizzando un
metodo e una terminologia appropriati; essere in grado di riconoscere
e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri
stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate.
 
Lo studente infine ha consapevolezza del grande valore culturale
del patrimonio archeologico, architettonico e artistico del nostro
paese e conosce le questioni relative alla tutela, alla conservazione
e al restauro.
 
Fin dal primo anno è dunque necessario chiarire che esistono molti
modi di osservare le opere d’arte, fornendo agli studenti gli
elementi essenziali di conoscenza dei principali metodi
storiografici, e sottolineare che un’opera d’arte non è solo un
insieme di valori formali e simbolici, ne’ il frutto di una generica
attività creativa, ma comporta anche una specifica competenza
tecnica.
 
Inoltre è importante che in una lezione, ad esempio,
sull’Anfiteatro Flavio o sul "Giudizio" della Sistina trovino posto
anche delle considerazioni sulle modifiche subite, sullo stato di
conservazione, sulle problematiche del restauro.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del primo biennio si affronterà lo studio della
produzione artistica dalle sue origini nell’area mediterranea alla
fine del XIV secolo.
 
La trattazione di alcuni contenuti (artisti, opere, movimenti) e’
considerata irrinunciabile in ragione della decisiva importanza che
hanno avuto in determinati contesti storici, individuando i temi piu’
significativi e le chiavi di lettura più appropriate.
 
L’arricchimento compiuto dall’insegnante potrebbe utilmente includere
degli approfondimenti della tradizione artistica o di significativi
complessi archeologici, architettonici o museali del contesto urbano
e territoriale. Tra i contenuti fondamentali: l’arte greca,
scegliendo opere esemplari dei diversi periodi, al fine di illustrare
una concezione estetica che è alla radice dell’arte occidentale; lo
stretto legame con la dimensione politica dell’arte e
dell’architettura a Roma; la prima arte cristiana e la dimensione
simbolica delle immagini; elementi di conoscenza della produzione
artistica altomedievale; l’arte romanica, studiata attraverso le
costanti formali e i principali centri di sviluppo; le invenzioni
strutturali dell’architettura gotica come presupposto di una nuova
spazialità; la "nascita" dell’arte italiana, con Giotto e gli altri
grandi maestri attivi tra la seconda metà del Duecento e la prima
metà del Trecento.
 
SECONDO BIENNIO
 
Per il secondo biennio saranno trattati i fenomeni artistici
nell’arco cronologico che va dal primo Quattrocento alla fine
dell’Ottocento, con il movimento impressionista.
 
Data l’ampiezza dell’arco temporale, occorre una programmazione
didattica che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti
irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva
importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando
per quanto possibile trattazioni a carattere monografico e
individuando dei percorsi tematici, inclusi alcuni indispensabili
riferimenti all’arte europea, e le chiavi di lettura più adeguate.
==[[Pagina:211septies.djvu/191]]==
 
Per l’arte del Rinascimento in particolare, data l’estrema
ricchezza e la complessità della produzione artistica di questo
periodo, è necessaria da parte del docente una rigorosa selezione di
artisti e opere e l’individuazione di un percorso e di criteri-guida
capaci comunque di fornire agli studenti un chiaro quadro di insieme
e un certo numero di significativi approfondimenti.
 
Tra i contenuti fondamentali: il primo Rinascimento a Firenze; la
scoperta della prospettiva e le conseguenze per le arti figurative;
il classicismo in architettura e i suoi sviluppi nella cultura
architettonica europea; i principali centri artistici italiani; i
rapporti tra arte italiana e arte fiamminga; gli iniziatori della
"terza maniera": Leonardo, Michelangelo, Raffaello; la dialettica
Classicismo-Manierismo nell’arte del Cinquecento; la grande stagione
dell’arte veneziana.
 
Data la grande varietà delle esperienze artistiche di grandi e
piccoli centri del Rinascimento, la scelta di ulteriori temi da
trattare potrà essere orientata, oltre che dalle scelte culturali e
didattiche dell’insegnante, dalla realtà territoriale del liceo.
 
Analoghi criteri di selezione e di integrazione dei contenuti
dovranno essere applicati anche alla trattazione del Seicento, del
Settecento e dell’Ottocento. Tra i contenuti fondamentali del
Seicento e Settecento: le novità proposte dal naturalismo di
Caravaggio e dal classicismo di Annibale Carracci e l’influenza
esercitata da entrambi sulla produzione successiva; la conoscenza di
opere esemplari del Barocco romano e dei suoi più importanti
maestri; arte e illusione nella decorazione tardo-barocca e rococò;
il vedutismo; la riscoperta dell’antico come ideale civile ed
estetico nel movimento neoclassico.
 
L’Ottocento è un periodo che consente una particolare sinergia con
lo studio della letteratura, della storia, del pensiero filosofico e
scientifico. E’ il caso della cultura romantica, con le molte
affinità tra pittura, architettura, letteratura, musica; del clima
politico e sociale di metà Ottocento, con i suoi riflessi nella
pittura dei realisti; dell’importanza della fotografia e degli studi
sulla luce per la nascita dell’Impressionismo.
 
Già a partire dal secondo biennio, si dovrà riservare una
particolare attenzione alla produzione artistica caratterizzante
l’indirizzo: per "Arti figurative" alla pittura e alla scultura, in
particolare all’approfondimento delle rispettive specificità
tecniche; per "Architettura e ambiente" all’approfondimento degli
aspetti funzionali, estetici e costruttivi delle opere
architettoniche e delle problematiche urbanistiche, soprattutto dopo
la rivoluzione industriale; per "Design" alla storia delle arti
applicate, con riferimento anche alle tradizioni artigiane presenti
nel territorio; per "Scenografia" all’architettura dei teatri e agli
allestimenti scenografici a partire dal Rinascimento; per "Grafica"
alla storia dell’illustrazione libraria dal Medioevo, alle tecniche
di stampa, alla nascita e allo sviluppo del manifesto pubblicitario.
 
QUINTO ANNO
 
Il quinto anno prevede lo studio dell’arte del Novecento, come e’
necessario in questo indirizzo liceale, dove la storia dell’arte ha
anche il compito di affiancare sul piano storico-culturale
l’apprendimento dei processi progettuali e operativi e dei linguaggi
specifici delle discipline artistiche. Una parte sarà comune a tutte
le specializzazioni: la ricerca artistica dal Post-impressionismo
alla rottura con la tradizione operata dalle avanguardie storiche; la
nascita e gli sviluppi del Movimento Moderno in architettura; l’arte
tra le due guerre e il ritorno all’ordine; le principali esperienze
artistiche del secondo dopoguerra, gli anni cinquanta e sessanta; le
principali linee di ricerca dell’arte contemporanea.
 
Si dovrà poi riservare uno spazio adeguato allo sviluppo storico
che nel Novecento hanno avuto i settori disciplinari di ciascun
indirizzo.
 
Per "Arti figurative" si tratterà di ampliare e approfondire i
relativi autori e movimenti, anche esaminando le diverse tipologie
dell’opera d’arte contemporanea, le nuove tecniche e le metodologie
di lavoro. Per "Architettura e ambiente", oltre che integrare e
approfondire i contenuti comuni, è necessario dare maggior spazio
alle problematiche urbanistiche, e dar conto dei più recenti
indirizzi della progettazione architettonica. Per "Design" si
approfondirà il rapporto tra arte e industria a partire dal
movimento Arts and Crafts, attraverso l’esp
==[[Pagina:211septies.djvu/192]]==
erienza del Bauhaus, fino
al design contemporaneo, con particolare riferimento ai settori
produttivi dei diversi laboratori. Per l’indirizzo "Audiovisivo e
multimediale" la storia della fotografia, del film d’artista e della
videoarte, con cenni alla storia del cinema, incluso quello di
animazione, e della produzione televisiva. Per "Grafica" si prenderà
le mosse dall’Art Nouveau, passando per gli approcci teorici del
Bauhaus, studiando le esperienze in questo campo delle principali
avanguardie e i successivi sviluppi, per giungere agli attuali esiti
della comunicazione visiva. Per "Scenografia" si tratterà il
contributo dei movimenti artistici del Novecento alle sperimentazioni
in campo teatrale e scenografico, a partire dall’esperienza
futurista.
 
DISCIPLINE GRAFICHE E PITTORICHE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Il primo biennio sarà rivolto prevalentemente all’acquisizione
delle competenze nell’uso dei materiali, delle tecniche e degli
strumenti utilizzati nella produzione grafica e pittorica, all’uso
appropriato della terminologia tecnica essenziale e soprattutto alla
comprensione e all’applicazione dei principi che regolano la
costruzione della forma attraverso il disegno e il colore. In questa
disciplina lo studente affronterà con particolare attenzione i
principi fondanti del disegno inteso sia come linguaggio a se’, sia
come strumento progettuale propedeutico agli indirizzi. Egli
acquisirà inoltre le metodologie appropriate nell’analisi e
nell’elaborazione e sarà in grado di organizzare i tempi e il
proprio spazio di lavoro in maniera adeguata. Sarà infine
consapevole che il disegno e la pittura sono pratiche e linguaggi che
richiedono rigore tecnico ed esercizio mentale, e che essi non sono
solo riducibili ad un atto tecnico, ma sono soprattutto forme di
conoscenza della realtà, percezione delle cose che costituiscono il
mondo e comprensione delle loro reciproche relazioni.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Durante questo periodo scolastico, attraverso l’elaborazione di
manufatti eseguiti con tecniche grafiche (grafite, sanguigna,
carboncino, pastelli, inchiostri, etc.) e pittoriche (acquerello,
tempera, etc.), si affronterà la genesi della forma grafica e
pittorica - guidando l’alunno verso l’abbandono degli stereotipi
rappresentativi in particolare nel disegno - tramite l’esercizio
dell’osservazione, lo studio dei parametri visivi e plastico-spaziali
e l’analisi dei rapporti linea/forma, chiaro/scuro, figura/fondo,
tinta/luminosità/saturazione, di contrasti, texture, etc, secondo i
principi della composizione.
 
Una volta acquisite le conoscenze essenziali relative ai sistemi di
rappresentazione (a mano libera o guidato, dal vero o da immagine,
ingrandimento/riduzione, etc.), occorrerà condurre lo studente al
pieno possesso delle tecniche principali di restituzione grafica e
pittorica e all’acquisizione dell’autonomia operativa, analizzando ed
elaborando figure geometriche, fitomorfiche, umane ed animali; sarà
pertanto necessario concentrarsi sulle principali teorie della
proporzione, del colore, quelle essenziali della percezione visiva, e
sui contenuti principali dell’anatomia umana.
 
E’ opportuno prestare particolare attenzione alle tipologie di
supporto per il disegno e la pittura (cartacei, tessili e lignei) e
all’interazione tra quest’ultimi e la materia grafica o pittorica. E’
indispensabile prevedere inoltre, lungo il biennio, l’uso di mezzi
fotografici e multimediali per l’archiviazione degli elaborati e la
ricerca di fonti. E’ bene infine che lo studente sia in grado di
comprendere fin dal primo biennio la funzione dello schizzo, del
bozzetto e del modello nell’e
==[[Pagina:211septies.djvu/193]]==
laborazione di un manufatto grafico o
pittorico, e cogliere il valore culturale di questi linguaggi.
 
DISCIPLINE GEOMETRICHE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Il primo biennio sarà rivolto prevalentemente all’acquisizione di
competenze inerenti le convenzioni e la terminologia tecnica,
finalizzate alla interpretazione del linguaggio della disciplina,
nonché l’uso degli strumenti e dei metodi proiettivi fondamentali,
necessari alla comprensione della struttura geometrica della forma,
della sua costruzione e rappresentazione. In questa disciplina lo
studente affronterà i principi fondanti del disegno geometrico e
proiettivo inteso come strumento progettuale propedeutico agli
indirizzi. Egli acquisirà inoltre le metodologie appropriate
nell’analisi e nell’elaborazione e sarà in grado di organizzare i
tempi e il proprio spazio di lavoro in maniera adeguata. Sarà infine
consapevole che il disegno geometrico è una pratica e un linguaggio
che richiede rigore tecnico ed esercizio mentale, e che esso non e’
solo riducibile ad un atto tecnico, ma è soprattutto forma di
conoscenza della realtà, percezione delle cose che costituiscono il
mondo e comprensione delle loro reciproche relazioni.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Durante questo periodo scolastico, lo studente sarà guidato a
riconoscere, denominare e classificare gli elementi fondamentali
della geometria euclidea, ad acquisire i principi di orientamento e
riferimento nel piano e nello spazio. La conoscenza e l’uso
appropriato della terminologia e delle convenzioni grafiche sarà
presupposto essenziale per la comunicazione, comprensione e
interpretazione di questo linguaggio. Lo studente sarà condotto
nell’uso corretto degli strumenti tradizionali del disegno tecnico,
ad acquisire autonomia operativa attraverso la pratica
dell’osservazione e dell’esercizio.
 
Tramite la conoscenza della costruzione geometrica degli elementi e
delle figure fondamentali, dell’applicazione dei principi di
proiezione e sezione, lo studente sarà guidato alla rappresentazione
obiettiva attraverso le proiezioni ortogonali ed al confronto fra
realtà tridimensionale e rappresentazione sul foglio da disegno.
 
Attraverso la rappresentazione assonometrica, consolidando ed
ampliando l’esperienza delle proiezioni parallele, lo studente sarà
condotto a tradurre i dati metrici e geometrici degli oggetti e dello
spazio sul piano bidimensionale, realizzando una visione unitaria
dell’oggetto simile alla visione reale ed utilizzando i metodi
appresi di descrizione delle forme, come uno strumento comunicativo
essenziale all’approccio progettuale del biennio successivo e del
quinto anno.
 
Alla conclusione del biennio, lo studente potrà essere avviato
all’uso intuitivo della prospettiva a supporto della percezione
visiva affrontata dalle discipline grafico-pittoriche e
plastico-scultoree, e come base propedeutica ai metodi della
prospettiva. Nel corso del biennio, si guiderà lo studente all’uso
di mezzi fotografici e multimediali per l’archiviazione degli
elaborati e la ricerca di fonti. E’ bene infine che lo studente sia
in grado di comprendere fin dal primo biennio gli ambiti di
applicazione di questo linguaggio integrandone l’apprendimento anche
con l’esercizio dello schizzo a mano libera e la costruzione di
semplici modelli tridimensionali per la simulazione dei fenomeni
proiettivi.
==[[Pagina:211septies.djvu/194]]==
 
DISCIPLINE PLASTICHE E SCULTOREE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Il primo biennio sarà rivolto prevalentemente all’acquisizione
delle competenze nell’uso dei materiali, delle tecniche e degli
strumenti utilizzati nella produzione plastico-scultorea, all’uso
appropriato della terminologia tecnica essenziale e soprattutto alla
comprensione e all’applicazione dei principi che regolano la
costruzione della forma attraverso il volume e la superficie, nonche’
delle procedure di riproduzione tramite formatura, alla conoscenza
delle interazioni tra la forma tridimensionale e lo spazio
circostante. In questa disciplina lo studente affronterà i principi
fondanti della forma tridimensionale intesa sia come linguaggio a
se’, sia come strumento propedeutico agli indirizzi. Egli acquisirà
inoltre le metodologie appropriate nell’analisi e nell’elaborazione e
sarà in grado di organizzare i tempi e il proprio spazio di lavoro
in maniera adeguata. Sarà infine consapevole che la scultura è una
pratica e un linguaggio che richiede rigore tecnico ed esercizio
mentale, e che essa non è solo riducibile ad un atto tecnico, ma e’
soprattutto forma di conoscenza della realtà, percezione delle cose
che costituiscono il mondo e comprensione delle loro reciproche
relazioni.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Durante questo periodo scolastico, attraverso l’elaborazione di
manufatti eseguiti in stiacciato, in bassorilievo, in altorilievo e a
tuttotondo di piccola dimensione (in argilla, cera, plastilina,
gesso, etc.), si affronterà la genesi della forma plastico-scultorea
tramite l’esercizio dell’osservazione, lo studio dei parametri visivi
e plastico-spaziali e l’analisi dei rapporti spazio/forma,
figura/fondo, pieno/vuoto, segno/traccia, positivo/negativo, etc,
secondo i principi della composizione.
 
Una volta acquisite le conoscenze essenziali relative ai sistemi di
rappresentazione (a mano libera o guidato, dal vero o da immagine,
ingrandimento/riduzione, etc.), occorrerà condurre lo studente al
pieno possesso delle tecniche principali di restituzione
plastico-scultorea e all’acquisizione dell’autonomia operativa,
analizzando ed elaborando figure geometriche, fitomorfiche, umane ed
animali; sarà pertanto necessario prestare attenzione alle
principali teorie della proporzione e, congiuntamente alle discipline
grafico-pittoriche, ai contenuti principali dell’anatomia umana e
della percezione visiva. Il biennio comprenderà anche l’uso delle
tecniche di base per la conservazione o la riproduzione del manufatto
modellato, sia "dirette" come la terracotta (svuotamento e cottura),
sia "indirette" come lo stampo "a forma persa" in gesso o "a buona
forma" a tasselli o in gomma.
 
E’ indispensabile prevedere, lungo il biennio, l’uso di mezzi
fotografici e multimediali per l’archiviazione degli elaborati e la
ricerca di fonti. E’ bene infine che lo studente sia in grado di
comprendere fin dal primo biennio la funzione dello schizzo, del
bozzetto, del modello e della formatura nell’elaborazione di un
manufatto plastico-scultoreo, e cogliere il valore culturale di
questo linguaggio.
 
LABORATORIO ARTISTICO
 
Il laboratorio artistico è un "contenitore" di insegnamenti con
una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno.
 
Gli insegnamenti sono svolti con criterio modulare a rotazione
nell’arco del biennio e consistono nella pratica delle procedure e
delle tecniche operative specifiche dei laboratori presenti negli
indirizzi attivati (pittura, scultura, architettura, ceramica,
metalli, legno, tessuto, vetro, carta, fotografia, multimedialità,
grafica informatica, restauro, etc.), al fine di favorire una scelta
consapevole dell’indirizzo da parte dello studente. Garantita la
funzione orientativa, il laboratorio artistico potrà essere
utilizzato anche per i
==[[Pagina:211septies.djvu/195]]==
nsegnamenti mirati all’approfondimento tematico
di determinate tecniche artistiche trasversali.
 
Nell’arco del biennio, attraverso l’elaborazione di manufatti - da
modello o progettati - inerenti all’ambito artistico specifico, lo
studente affronterà i vari procedimenti operativi e svilupperà la
conoscenza dei materiali, delle tecniche e delle tecnologie relative
all’ambito che caratterizza il laboratorio attivato. Occorrerà
inoltre che lo studente acquisisca alcune competenze di base
trasversali alle attività laboratoriali e alle procedure progettuali
(ordine, spazi, tempi, autonomia operativa, proprietà dei materiali,
corretto utilizzo degli strumenti e delle tecnologie, uso appropriato
del linguaggio tecnico, etc.).
 
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al temine del percorso liceale lo studente ha acquisito la
consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza,
padronanza e rispetto del proprio corpo; ha consolidato i valori
sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha
maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e
attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica
di varie attività fisiche svolte nei diversi ambienti.
 
Lo studente consegue la padronanza del proprio corpo sperimentando
un’ampia gamma di attività motorie e sportive: ciò favorisce un
equilibrato sviluppo fisico e neuromotorio. La stimolazione delle
capacità motorie dello studente, sia coordinative che di forza,
resistenza, velocità e flessibilità, è sia obiettivo specifico che
presupposto per il raggiungimento di più elevati livelli di abilità
e di prestazioni motorie.
 
Lo studente sa agire in maniera responsabile, ragionando su quanto
sta ponendo in atto, riconoscendo le cause dei propri errori e
mettendo a punto adeguate procedure di correzione. E’ in grado di
analizzare la propria e l’altrui prestazione, identificandone aspetti
positivi e negativi.
 
Lo studente sarà consapevole che il corpo comunica attraverso un
linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare i messaggi,
volontari ed involontari, che esso trasmette. Tale consapevolezza
favorisce la libera espressione di stati d’animo ed emozioni
attraverso il linguaggio non verbale.
 
La conoscenza e la pratica di varie attività sportive sia
individuali che di squadra, permettono allo studente di scoprire e
valorizzare attitudini, capacità e preferenze personali acquisendo e
padroneggiando dapprima le abilità motorie e successivamente le
tecniche sportive specifiche, da utilizzare in forma appropriata e
controllata. L’attività sportiva, sperimentata nei diversi ruoli di
giocatore, arbitro, giudice od organizzatore, valorizza la
personalità dello studente generando interessi e motivazioni
specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che
ciascuno potrà sviluppare. L’attività sportiva si realizza in
armonia con l’istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da
promuovere in tutti gli studenti l’abitudine e l’apprezzamento della
sua pratica. Essa potrà essere propedeutica all’eventuale attività
prevista all’interno dei Centri Sportivi Scolastici.
 
Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente, impara a
confrontarsi e a collaborare con i compagni seguendo regole condivise
per il raggiungimento di un obiettivo comune.
 
La conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da
un’attività fisica praticata in forma regolare fanno maturare nello
studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo.
 
Esperienze di riuscita e di successo in differenti tipologie di
attività favoriscono nello studente una maggior fiducia in se
stesso. Un’adeguata base di conoscenze di metodi, tecniche di lavoro
e di esperienze vissute rende lo studente consapevole e capace di
organizzare autonomamente un proprio piano di sviluppo/mantenimento
fisico e di tenere sotto controllo la propria postura. Lo
==[[Pagina:211septies.djvu/196]]==
studente
matura l’esigenza di raggiungere e mantenere un adeguato livello di
forma psicofisica per poter affrontare in maniera appropriata le
esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro, allo sport ed
al tempo libero.
 
L’acquisizione di un consapevole e corretto rapporto con i diversi
tipi di ambiente non può essere disgiunto dall’apprendimento e
dall’effettivo rispetto dei principi fondamentali di prevenzione
delle situazioni a rischio (anticipazione del pericolo) o di pronta
reazione all’imprevisto, sia a casa che a scuola o all’aria aperta.
 
Gli studenti fruiranno inoltre di molteplici opportunità per
familiarizzare e sperimentare l’uso di tecnologie e strumenti anche
innovativi, applicabili alle attività svolte ed alle altre
discipline.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel
corso del primo ciclo dell’istruzione si strutturerà un percorso
didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base,
ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialità di ogni studente.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
 
Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua
funzionalità, ampliare le capacità coordinative e condizionali
realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attività
sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non
verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi
corporei e quelli altrui.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando
assumerà carattere di competitività, dovrà realizzarsi
privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti
gli studenti la consuetudine all’attività motoria e sportiva.
 
E’ fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le
relative responsabilità, sia nell’arbitraggio che in compiti di
giuria.
 
Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie
efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si
impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla
assunzione di responsabilità personali; collaborerà con i compagni
all’interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.
 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
 
Lo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per
la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti,
compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici
essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare
l’efficienza fisica, cosi’ come le norme sanitarie e alimentari
indispensabili per il mantenimento del proprio benessere.
 
Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica
e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente
al risultato immediato.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale
saranno un’occasione fondamentale per orientarsi in contesti
diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con
l’ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze
derivanti da diverse discipline scolastiche.
 
SECONDO BIENNIO
==[[Pagina:211septies.djvu/197]]==
 
Nel secondo biennio l’azione di consolidamento e di sviluppo delle
conoscenze e delle abilità degli studenti proseguirà al fine di
migliorare la loro formazione motoria e sportiva.
 
A questa età gli studenti, favoriti anche dalla completa
maturazione delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre
più ampia capacità di lavorare con senso critico e creativo, con la
consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
La maggior padronanza di se’ e l’ampliamento delle capacità
coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti
di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune
metodiche di allenamento tali da poter affrontare attività motorie e
sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti
culturali e tecnico-tattici.
 
Lo studente saprà valutare le proprie capacità e prestazioni
confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere
attività di diversa durata e intensità, distinguendo le variazioni
fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimenterà
varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di
gruppo, che potranno suscitare un’autoriflessione ed un’analisi
dell’esperienza vissuta.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
L’accresciuto livello delle prestazioni permetterà agli allievi un
maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione
e l’organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse
specialità sportive o attività espressive.
 
Lo studente coopererà in equipe, utilizzando e valorizzando con la
guida del docente le propensioni individuali e l’attitudine a ruoli
definiti; saprà osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo
sportivo ed all’attività fisica; praticherà gli sport
approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica.
 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
 
Ogni allievo saprà prendere coscienza della propria corporeità al
fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale.
 
Saprà adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle
diverse attività, nel rispetto della propria e dell’altrui
incolumità; egli dovrà pertanto conoscere le informazioni relative
all’intervento di primo soccorso.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Il rapporto con la natura si svilupperà attraverso attività che
permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior
difficoltà, stimolando il piacere di vivere esperienze
diversificate, sia individualmente che nel gruppo.
 
Gli allievi sapranno affrontare l’attività motoria e sportiva
utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici
e/o informatici.
 
QUINTO ANNO
 
La personalità dello studente potrà essere pienamente valorizzata
attraverso l’ulteriore diversificazione delle attività, utili a
scoprire ed orientare le attitudini personali nell’ottica del pieno
sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo le scienze
motorie potranno far acquisire allo studente abilità molteplici,
trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Ciò porterà
all’acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice
nelle attività motorie sviluppate nell’arco del quinquennio in
sinergia con l’educazione alla salute, all’affettività, all’ambiente
e alla legalità.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
==[[Pagina:211septies.djvu/198]]==
 
Lo studente sarà in grado di sviluppare un’attività motoria
complessa, adeguata ad una completa maturazione personale.
 
Avrà piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi
generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Saprà
osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell’attività
motoria e sportiva proposta nell’attuale contesto socioculturale, in
una prospettiva di durata lungo tutto l’arco della vita.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
Lo studente conoscerà e applicherà le strategie tecnico-tattiche
dei giochi sportivi; saprà affrontare il confronto agonistico con
un’etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Saprà
svolgere ruoli di direzione dell’attività sportiva, nonche’
organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed
extra-scuola.
 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
 
Lo studente assumerà stili di vita e comportamenti attivi nei
confronti della propria salute intesa come fattore dinamico,
conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva, anche
attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta
alimentazione e di come essa è utilizzata nell’ambito dell’attività
fisica e nei vari sport.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Lo studente saprà mettere in atto comportamenti responsabili nei
confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed
impegnandosi in attività ludiche e sportive in diversi ambiti, anche
con l’utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a ciò
preposta.
 
DISCIPLINE PROGETTUALI SCENOGRAFICHE
LABORATORIO DI SCENOGRAFIA
DISCIPLINE GEOMETRICHE E SCENOTECNICHE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà
gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi
inerenti alla scenografia, individuando, sia nell’analisi, sia nella
propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi,
comunicativi e funzionali che interagiscono e caratterizzano la
scenografia; pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in
modo appropriato le principali tecniche e tecnologie grafiche,
pittoriche, plastico-scultoree e geometriche necessarie all’ideazione
e alla realizzazione dello spazio scenico, nonché alla produzione di
elementi bidimensionali e tridimensionali che lo compongono; di
utilizzare gli strumenti, i materiali, le tecnologie e le
strumentazioni artigianali più diffusi; comprenderà e applicherà i
principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della
percezione visiva. Lo studente avrà inoltre le competenze necessarie
per individuare e applicare i principi che regolano l’ideazione
creativa, la restituzione geometrica e la realizzazione delle forme
pittoriche, plastiche e scultoree, architettoniche e strutturali che
costituiscono lo spazio scenico, avendo la consapevolezza dei
relativi riferimenti culturali, teorici, tecnici e storico-stilistici
che interagiscono con il proprio processo creativo. Sarà altresi’
capace di analizzare la principale produzione scenografica, teatrale
(prosa, lirica e di figura) e cinematografica, del passato e della
contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra la scenografia,
l’allestimento espositivo e le altre forme di linguaggio artistico.
 
In funzione delle esigenze progettuali,
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espositive e di comunicazione
del proprio operato, lo studente possiederà altresi’ le competenze
adeguate nell’uso del disegno a mano libera e geometrico-descrittivo,
delle tecniche per le elaborazioni pittoriche e plastiche dei
bozzetti, dei mezzi multimediali di base; e sarà in grado, inoltre,
di individuare e utilizzare le relazioni tra la scenografia e il
testo di riferimento, la regia, il prodotto da esporre e il contesto
architettonico ed ambientale.
 
La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche
ed intellettuali e della loro interazione intesa come "pratica
artistica" è fondamentale per il raggiungimento di una piena
autonomia creativa; e attraverso la "pratica artistica",
interpretando il testo scritto e ricercando il valore intrinseco alla
realtà circostante in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo
studente coglierà il ruolo ed il valore culturale della scenografia.
 
Sarà in grado, infine, di gestire l’iter progettuale e operativo
di un’opera scenografica, di un elemento scenico o dell’allestimento
di spazi destinati all’esposizione, dall’adattamento del testo alla
realizzazione e all’allestimento dell’opera in scala ridotta o al
vero, passando dagli schizzi preliminari, dai "bozzetti"
bidimensionali e tridimensionali definitivi, dalla restituzione
geometrica e proiettiva, dalla realizzazione degli elementi
pittorici, plastico-scultorei e architettonici, coordinando i periodi
di produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il
laboratorio.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Discipline progettuali scenografiche
 
SECONDO BIENNIO
 
Durante il secondo biennio si approfondirà la conoscenza e l’uso
delle tecniche, delle tecnologie, degli strumenti e dei materiali
tradizionali e contemporanei; si approfondiranno le procedure
relative all’elaborazione del progetto creativo di una scenografia,
di uno spazio espositivo o di elementi plastici per il teatro di
figura, coniugando le esigenze estetiche e concettuali con le
necessità strutturali, testuali, registiche, comunicative,
funzionali ed architettoniche.
 
Si condurrà lo studente verso l’applicazione delle procedure
necessarie alla progettazione dell’ambientazione scenica,
all’ideazione e alla realizzazione di elementi pittorici e
plastico-scultorei, di costruzioni strutturali e di inserimenti
audiovisivi funzionali alla scenografia, ideati su tema assegnato.
 
Sarà pertanto indispensabile proseguire lo studio delle tecniche
artistiche affrontate durante il primo biennio, sia per le esigenze
creative, sia per le modalità di presentazione del progetto grafico
e plastico, individuando le tecniche, i materiali, gli strumenti, le
strumentazioni artigianali e le tecnologie multimediali piu’
adeguati.
 
E’ necessario che lo studente acquisisca la capacità di utilizzare
la terminologia tecnica inerente alla scenografia e conosca la
funzione di strutture e di tecnologie che costituiscono la "macchina
scenica" (palcoscenico, parti di soffitta, materiali generici e
accessori, set, luci, etc.). Le conoscenze e l’uso dei mezzi
audiovisivi e multimediali finalizzati ad aspetti formali,
all’archiviazione dei propri elaborati, alla ricerca di fonti,
all’elaborazione d’immagini fisse o in movimento e alla
documentazione di passaggi tecnici, saranno in ogni caso
approfonditi.
 
QUINTO ANNO
 
Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso
l’approfondimento e la gestione autonoma e critica delle fondamentali
procedure progettuali e operative della produzione scenografia
teatrale, cinematografica, televisiva e del teatro di figura,
prestando particolare attenzione alle nuove soluzioni sceniche
pittoriche, scultoree e architettoniche, alle strutture complesse
fisse e mobili, alla luministica, al costume, all’attrezzeria e alle
tecnologie audiovisive che confluiscono nella scena teatrale e
cinematografica. A tal fine, si guiderà l’alunno verso la piena
conoscenza, la padronanza e la sperimentazione delle tecniche, dei
materiali e delle nuove tecnologie pittoriche, scultoree ed
architettoniche applicate all
==[[Pagina:211septies.djvu/200]]==
a scenografia; è indispensabile che lo
studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i tipi di medium
artistico e della "contaminazione" fra i linguaggi. Sarà opportuno
soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafiche
(manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura
dell’aspetto estetico-comunicativo della propria produzione, a tal
fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione:
taccuino, carpetta con tavole, "book" cartaceo e digitale, plastici,
"slideshow", video, etc.
 
E’ auspicabile infine che lo studente sviluppi una ricerca
artistica individuale o di gruppo, scegliendo autonomamente i testi
di riferimento, l’opera o il prodotto da valorizzare attraverso
l’allestimento scenografico o espositivo; che conosca i principi
essenziali che regolano il sistema della committenza, dello
spettacolo, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative
figure professionali, la diffusione delle procedure scenografiche nei
vari ambiti lavorativi e il contributo che le competenze acquisite
porteranno ai vari percorsi di studio futuri.
 
Laboratorio di scenografia
 
SECONDO BIENNIO
 
Il laboratorio di scenografia ha la funzione di contribuire, in
sinergia con le discipline progettuali scenografiche e le discipline
geometriche, all’acquisizione e all’applicazione delle tecniche e
delle procedure specifiche della scenografia realizzativa. Inteso
come fase di riflessione sollecitata da una operatività piu’
diretta, il laboratorio rappresenta il momento di confronto, verifica
o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle
ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro.
 
Attraverso questa disciplina lo studente applicherà i metodi, le
tecniche e le tecnologie inerenti alla scenografia realizzativa
(pittura di scena, scultura per il teatro - scenoplastica, formatura,
elementi strutturali e architettonici, audiovisivi, attrezzeria,
etc.). L’uso delle tecniche e delle tecnologie artistiche e
artigianali, l’uso dei materiali quali, il legno (telai, praticabili,
quinte, etc.), le tele e i tessuti, i colori (pennello, spruzzo,
etc.), i materiali plastici (argilla, paste per la modellazione,
materie per ambienti e calpestabili, etc.), i materiali per la
formatura (gomme siliconiche, resine sintetiche, materiali da stampo
mono e bi-componenti, etc.), il polistirene, i materiali sintetici e
i prodotti per effetti specifici, i metalli, etc, caratterizzeranno
le attività del laboratorio scenografico.
 
QUINTO ANNO
 
Nel laboratorio di scenografia del quinto anno lo studente
approfondirà quanto effettuato durante il biennio precedente
rafforzando la propria autonomia operativa e prestando particolare
attenzione alla scenografia cinematografica, alle nuove tecnologie
pittoriche, plastico-scultoree, strutturali, digitali e meccaniche
applicate alla scenografia e all’allestimento espositivo. E’ tuttavia
opportuno sperimentare in maniera autonoma nuove soluzioni tecniche
ed estetiche, facendo oltretutto interagire altro tipo di medium
artistico.
 
Discipline geometriche e scenotecniche
 
SECONDO BIENNIO
 
Durante il secondo biennio si guiderà l’alunno verso l’uso
appropriato dei procedimenti geometrici finalizzati alla restituzione
geometrico-proiettiva del progetto creativo scenografico. A supporto
delle attività di laboratorio e in sinergia con la progettualità
creativa ("bozzetto" scenografico), attraverso l’approfondimento di
quanto effettuato nelle discipline geometriche del primo biennio, si
guiderà lo studente verso la competenza adeguata nelle tecniche di
 
==[[Pagina:211septies.djvu/201]]==
verifica e di restituzione geometrica degli spazi reali e raffigurati
e degli elementi scenici (pittorici, plastico-scultorei, strutturali
ed architettonici) previsti dal "bozzetto" scenografico.
 
Lo studente sarà in grado inoltre, di individuare, analizzare e
verificare proiettivamente, in collaborazione con il laboratorio, i
fattori dimensionali, proporzionali, strutturali che influiscono
sull’allestimento scenico, avendo la consapevolezza delle
implicazioni descrittive, interpretative del tema assegnato rispetto
al processo creativo supportato dalle discipline progettuali
scenografiche. A tal fine, si affronteranno gli elementi della
prospettiva centrale, accidentale e teatrale (o scenica), la
restituzione prospettica e l’assonometria.
 
QUINTO ANNO
 
Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso la gestione
autonoma delle fondamentali procedure di restituzione geometrica e
proiettiva, mediata anche dalla grafica digitale, del disegno
assistito e del bozzetto scenografico elaborato nella fase
progettuale scenografica.
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Allegato C
 
Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di
apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti
compresi nel piano degli studi previsto per il liceo classico.
 
 
==LICEO CLASSICO==
 
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Lingua
 
La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un
elemento essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare
mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova
infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico
argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale
e professionale comune a tutti i percorsi liceali.
 
Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua
italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con
chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e
scopi - l’uso personale della lingua; di compiere operazioni
fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato,
organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare
in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico.
 
L’osservazione sistematica delle strutture linguistiche consente allo
studente di affrontare testi anche complessi, presenti in situazioni
di studio o di lavoro. A questo scopo si serve anche di strumenti
forniti da una riflessione metalinguistica basata sul ragionamento
circa le funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo,
morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella costruzione
ordinata del discorso.
 
Ha inoltre una complessiva coscienza della storicità della lingua
italiana, maturata attraverso la lettura fin dal biennio di alcuni
testi letterari distanti nel tempo, e approfondita poi da elementi di
storia della lingua, delle sue caratteristiche sociolinguistiche e
della presenza dei dialetti, nel quadro complessivo dell’Italia
odierna, caratterizzato dalle varietà d’uso dell’italiano stesso.
 
Letteratura
 
Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell’intero
percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita
e astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti
metodologici, la cui acquisizione avverrà progressivamente lungo
l’intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i problemi
concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama
letterario saranno altri autori e testi, oltre a quelli
esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in
ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in
particolare rilievo e della specificità dei singoli indirizzi
liceali.
 
Al termine del percorso lo studente ha compreso il valore intrinseco
della lettura, come risposta a un autonomo interesse e come fonte di
paragone con altro da se’ e di ampliamento dell’esperienza del mondo;
ha inoltre acquisito stabile familiarità con la letteratura, con i
suoi strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede. E’ in
grado di ricon
==[[Pagina:211septies.djvu/203]]==
oscere l’interdipendenza fra le esperienze che vengono
rappresentate (i temi, i sensi espliciti e impliciti, gli archetipi e
le forme simboliche) nei testi e i modi della rappresentazione (l’uso
estetico e retorico delle forme letterarie e la loro capacità di
contribuire al senso).
 
Lo studente acquisisce un metodo specifico di lavoro, impadronendosi
via via degli strumenti indispensabili per l’interpretazione dei
testi: l’analisi linguistica, stilistica, retorica;
l’intertestualità e la relazione fra temi e generi letterari;
l’incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo. Ha
potuto osservare il processo creativo dell’opera letteraria, che
spesso si compie attraverso stadi diversi di elaborazione. Nel corso
del quinquennio matura un’autonoma capacità di interpretare e
commentare testi in prosa e in versi, di porre loro domande personali
e paragonare esperienze distanti con esperienze presenti nell’oggi.
 
Lo studente ha inoltre una chiara cognizione del percorso storico
della letteratura italiana dalle Origini ai nostri giorni: coglie la
dimensione storica intesa come riferimento a un dato contesto;
l’incidenza degli autori sul linguaggio e sulla codificazione
letteraria (nel senso sia della continuità sia della rottura); il
nesso con le domande storicamente presenti nelle diverse epoche. Ha
approfondito poi la relazione fra letteratura ed altre espressioni
culturali, anche grazie all’apporto sistematico delle altre
discipline che si presentano sull’asse del tempo (storia, storia
dell’arte, storia della filosofia). Ha una adeguata idea dei rapporti
con le letterature di altri Paesi, affiancando la lettura di autori
italiani a letture di autori stranieri, da concordare eventualmente
con i docenti di Lingua e cultura straniera, e degli scambi reciproci
fra la letteratura e le altre arti.
 
Ha compiuto letture dirette dei testi (opere intere o porzioni
significative di esse, in edizioni filologicamente corrette), ha
preso familiarità con le caratteristiche della nostra lingua
letteraria, formatasi in epoca antica con l’apparire delle opere di
autori di primaria importanza, soprattutto di Dante. Ha una
conoscenza consistente della Commedia dantesca, della quale ha colto
il valore artistico e il significato per il costituirsi dell’intera
cultura italiana. Nell’arco della storia letteraria italiana ha
individuato i movimenti culturali, gli autori di maggiore importanza
e le opere di cui si è avvertita una ricorrente presenza nel tempo,
e ha colto altresi’ la coesistenza, accanto alla produzione in
italiano, della produzione in dialetto.
 
La lettura di testi di valore letterario ha consentito allo studente
un arricchimento anche linguistico, in particolare l’ampliamento del
patrimonio lessicale e semantico, la capacità di adattare la
sintassi alla costruzione del significato e di adeguare il registro e
il tono ai diversi temi, l’attenzione all’efficacia stilistica, che
sono presupposto della competenza di scrittura.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Lingua
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e
approfondisce le capacità linguistiche orali e scritte, mediante
attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto,
affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di
coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del
discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli
aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell’uso della lingua
orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare
osservazione, cosi’ come attenzione sarà riservata alle diverse
forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale.
 
Nell’ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al
rispetto dei turni verbali, all’ordine dei temi e all’efficacia
espressiva. Nell’ambito della produzione scritta saprà controllare
la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti,
l’organizzazione logica entro e oltre la frase, l’uso dei connettivi
(preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del
testo), dell’interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte
lessicali.
 
Tali attività consentiranno di sviluppare la competenza testuale sia
nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare inferenze,
comprendere le relazioni logiche interne)
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sia nella produzione
(curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla
pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie,
lo studente sarà in grado di comporre brevi scritti su consegne
vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi
salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre
testi variando i registri e i punti di vista.
 
Questo percorso utilizzerà le opportunità offerte da tutte le
discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare
l’arricchimento del lessico e sviluppare le capacità di interazione
con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la
trasversalità dell’insegnamento della Lingua italiana impone che la
collaborazione con le altre discipline sia effettiva e programmata.
 
Al termine del primo biennio affronterà, in prospettiva storica, il
tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari italiani e
della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale
affermazione come lingua italiana.
 
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
 
Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e
sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le
occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la
flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di
testi proposti allo studio.
 
L’affinamento delle competenze di comprensione e produzione sarà
perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre
discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la
comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte
ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al
possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai
termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che
sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso.
 
Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo
linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le
peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei
testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica.
 
Essi, pur restando al centro dell’attenzione, andranno affiancati da
testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari;
nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le
tecniche dell’argomentazione.
 
Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la
decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell’italiano in
Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l’importanza della
coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la
progressiva diffusione dell’italiano parlato nella comunità
nazionale dall’Unità ad oggi. Saranno segnalate le tendenze
evolutive più recenti per quanto riguarda la semplificazione delle
strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati,
l’accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi.
 
Letteratura
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori
significativi della classicità, da leggere in traduzione, al fine di
individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e
culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la
civiltà occidentale e radicatesi - magari in modo inconsapevole -
nell’immaginario collettivo, cosi’ come è andato assestandosi nel
corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo,
l’Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini,
specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto
ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggerà
i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualità
artistica, il contributo decisivo alla formazione dell’italiano
moderno, l’esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l’ampiezza
e la varietà di temi e di prospettive sul mondo.
==[[Pagina:211septies.djvu/205]]==
 
Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune letture
di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la
poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana
prestilnovistica.Attraverso l’esercizio sui testi inizia ad acquisire
le principali tecniche di analisi (generi letterari, metrica,
retorica, ecc.).
 
SECONDO BIENNIO
 
Il disegno storico della letteratura italiana si estenderà dallo
Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla
comprensione della storicità di ogni fenomeno letterario, richiede
di selezionare, lungo l’asse del tempo, i momenti più rilevanti
della civiltà letteraria, gli scrittori e le opere che più hanno
contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono,
sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema
letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della
rappresentazione simbolica della realtà, quanto attraverso la
codificazione e l’innovazione delle forme e degli istituti dei
diversi generi. Su questi occorrerà, dunque, puntare, sottraendosi
alla tentazione di un generico enciclopedismo.
 
Il senso e l’ampiezza del contesto culturale, dentro cui la
letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non
possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si
stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto
delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi
intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città,
le forme della committenza), dell’affermarsi di visioni del mondo
(l’umanesimo, il rinascimento, il barocco, l’Illuminismo) e di nuovi
paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la
secolarizzazione), non può non giovarsi dell’apporto di diversi
domini disciplinari.
 
E’ dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi
culturali - cui concorrerà lo studio della storia, della filosofia,
della storia dell’arte, delle discipline scientifiche - che
troveranno necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia
sarà letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno
25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da
Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa
cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa,
dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato
politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l’affermarsi
della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri).
 
QUINTO ANNO
 
In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme,
della complessità della sua posizione nella letteratura europea del
XIX secolo, Leopardi sarà studiato all’inizio dell’ultimo anno.
 
Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare,
il disegno storico, che andrà dall’Unità d’Italia ad oggi, prevede
che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema
letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi
mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno
modificato via via l’assetto sociale e politico italiano e dall’altro
lato con i fenomeni che contrassegnano più generalmente la
modernità e la postmodernità, osservate in un panorama
sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo.
 
Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno
marcato l’innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi
nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade
lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti
nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica,
meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che
muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione
simbolista europea che da quello s’inaugura. L’incidenza lungo tutto
il Novecento delle voci di Pascoli e d’Annunzio ne rende
imprescindibile lo studio; cosi’ come, sul versante della narrativa,
la rappresentazione del "vero" in Verga e la scomposizione delle
forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti
momenti non eludibili del costituirsi della "tradizione del
Novecento".
==[[Pagina:211septies.djvu/206]]==
 
Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso
della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti,
Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti
tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio
Rebora, Campana, Luzi,Sereni, Caproni, Zanzotto, ...). Il percorso
della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà
letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P.
 
Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese,
Pasolini, Morante, Meneghello...).
 
Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa
saggistica, giornalistica e memorialistica.
 
LINGUA E CULTURA LATINA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Lingua
 
Al termine del percorso lo studente è in grado di leggere,
comprendere e tradurre testi d’autore di vario genere e di diverso
argomento; al tempo stesso ha acquisito la capacità di confrontare
linguisticamente, con particolare attenzione al lessico e alla
semantica, il latino con l’italiano e con altre lingue straniere
moderne, pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e
consapevole, in particolare per l’architettura periodale e per la
padronanza del lessico astratto.
 
Pratica la traduzione non come meccanico esercizio di applicazione di
regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore
che gli consente di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e
di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana.
 
Cultura
 
Al termine del quinquennio lo studente conosce, principalmente
attraverso la lettura diretta in lingua originale, integrata dalla
lettura in traduzione, i testi fondamentali del patrimonio letterario
classico, considerato nel suo formarsi storico e nelle sue relazioni
con le letterature europee; comprende, anche attraverso il confronto
con le letterature italiana e straniera, la specificità e
complessità del fenomeno letterario antico come espressione di
civiltà e cultura.
 
Sa cogliere il valore fondante della classicità romana per la
tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario,
auctoritates e individuare attraverso i testi, nella loro qualità di
documenti storici, i tratti più significativi del mondo romano, nel
complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed estetici.
 
Lo studente, inoltre, è in grado di interpretare e commentare opere
in prosa e in versi, servendosi degli strumenti dell’analisi
linguistica, stilistica, retorica e collocando le opere nel
rispettivo contesto storico e culturale; ha assimilato categorie che
permettono di interpretare il patrimonio mitologico, artistico,
letterario, filosofico, politico, scientifico comune alla civiltà
europea; sa confrontare modelli culturali e letterari e sistemi di
valori; infine sa distinguere e valutare diverse interpretazioni;
esporre in modo consapevole una tesi; motivare le argomentazioni.
 
Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà e la
responsabilità dell’insegnante - che valuterà di volta in volta il
percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente ai
propri obiettivi formativi e anche alla propria idea di letteratura -
e’ essenziale che l’attenzione si soffermi sui testi piu’
significativi.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Lingua
==[[Pagina:211septies.djvu/207]]==
 
PRIMO BIENNIO
 
Lo studente acquisisce le competenze linguistiche funzionali alla
comprensione e alla traduzione di testi d’autore, prevalentemente in
prosa e di argomento mitologico, storico, narrativo. Per competenze
linguistiche si intende: lettura scorrevole; conoscenza delle
strutture morfosintattiche (in particolare flessione nominale e
verbale); funzioni dei casi nella frase e delle frasi nel periodo;
formazione delle parole; conoscenza del lessico (per famiglie
semantiche e per ambiti lessicali).
 
L’acquisizione delle strutture morfosintattiche avverrà partendo dal
verbo (verbo-dipendenza), in conformità con le tecniche didattiche
più aggiornate (un’interessante alternativa allo studio tradizionale
della grammatica normativa è offerta dal cosiddetto "latino
naturale" - metodo natura -, che consente un apprendimento sintetico
della lingua, a partire proprio dai testi). Ciò consentirà di
evitare l’astrattezza grammaticale, fatta di regole da apprendere
mnemonicamente e di immancabili eccezioni, privilegiando gli elementi
linguistici chiave per la comprensione dei testi e offrendo nel
contempo agli studenti un metodo rigoroso e solido per l’acquisizione
delle competenze traduttive; occorrerà inoltre dare spazio al
continuo confronto con la lingua italiana anche nel suo formarsi
storico.
 
Allo scopo di esercitare nel lavoro di traduzione (nel senso sopra
definito) è consigliabile presentare testi corredati da note di
contestualizzazione (informazioni relative all’autore, all’opera, al
brano o al tema trattato), che introducano a una comprensione non
solo letterale. Dal canto suo lo studente sarà impegnato nel
riconoscere le strutture morfosintattiche, i connettivi testuali, le
parole-chiave; nel formulare e verificare ipotesi di traduzione e
motivare le proprie scelte. E’ essenziale sviluppare la capacità di
comprendere il testo latino nel suo complesso e nelle sue strutture
fondamentali, anche senza l’ausilio del vocabolario. Sarà inoltre
opportuno partire il prima possibile dalla comprensione-traduzione di
brani originali della cultura latina; in tal modo lo studio, entrando
quasi da subito nel vivo dei testi, abituerà progressivamente gli
studenti a impadronirsi dell’usus scribendi degli autori latini,
facilitandone l’interpretazione.
 
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
 
Prevede la prosecuzione dell’allenamento alla traduzione del testo
d’autore, presentando brani scelti dagli autori esaminati nello
studio della letteratura (ad esempio III anno: Cesare, Sallustio,
Cicerone; IV anno: Cicerone, Livio, storici di età imperiale; V e
ultimo anno: Seneca, Petronio, Quintiliano, Tacito, Apuleio) oppure
secondo percorsi per generi letterari. Con opportuna gradualità e
con un corredo adeguato di note saranno anche proposti testi poetici
(ad esempio Catullo, Lucrezio, Virgilio, Orazio, Tibullo, Properzio).
 
Attraverso la scelta dei brani e la loro opportuna
contestualizzazione dal punto di vista sia dei contenuti che della
lingua si otterrà un ampliamento dello spettro di autori e testi
proposti alla lettura e all’indagine letteraria, al fine di offrire
agli studenti un quadro più vasto e variegato della cultura
letteraria romana. Agli autori centrali del canone si potranno quindi
affiancare testi (quali ad esempio le commedie di Plauto, i Vangeli,
Ovidio, Marziale, la prosa tardoantica), che documentino
significativamente la varietà e la ricchezza della letteratura in
latino e il suo apporto alla tradizione e alla civiltà europea. Può
risultare opportuno fornire traduzioni accreditate da mettere a
confronto, fra loro e con la propria.
 
Oltre a consolidare le proprie competenze linguistiche acquisendo
dimestichezza con la complessità della costruzione sintattica e con
il lessico della storiografia, della retorica, della politica e della
filosofia, lo studente saprà cogliere le varianti diacroniche della
lingua e la specificità dei lessici settoriali; si impegnerà a
rendere nella traduzione lo specifico letterario del testo; saprà
motivare le scelte di traduzione non solo attraverso gli elementi
grammaticali, ma anche sulla base della interpretazione complessiva
del testo oggetto di studio.
 
Cultura
==[[Pagina:211septies.djvu/208]]==
 
PRIMO BIENNIO
 
A partire dal secondo anno si potrà avviare la lettura antologica di
testi d’autore, secondo percorsi tematici o di genere, allo scopo di
potenziare le competenze linguistiche e introdurre gradualmente alla
lettura diretta dei classici.
 
SECONDO BIENNIO
 
L’attenzione dello studente si sofferma sui testi più significativi
della latinità, dalle origini all’età augustea, attraverso gli
autori e i generi più rilevanti: l’epica arcaica; il teatro (Plauto
e Terenzio); la satira; Catullo e i neoretori; Cesare; Sallustio;
Cicerone; Lucrezio; Virgilio; Orazio; Ovidio; l’elegia; Livio. Al
contempo, lo studente focalizzerà gli elementi di valutazione
critica indispensabili per mettere a fuoco i caratteri distintivi
della cultura letteraria romana nel suo complesso e il suo impatto
sulla tradizione occidentale: le forme di comunicazione e di
circolazione dei testi; i concetti di originalità, creatività e
imitazione; l’importanza dei generi letterari; il rapporto tra gli
autori e il contesto sociale e politico; le modalità con cui il
patrimonio letterario latino viene selezionato, conservato e
trasmesso alle epoche successive.
 
All’interno delle ore curricolari, uno spazio prevalente sarà
dedicato alla lettura e all’interpretazione degli autori in lingua
originale, proposti, salvo diverse valutazioni (motivate per es. da
una graduazione di difficoltà), in parallelo al percorso
cronologico, cosi’ da far cogliere le relazioni dell’opera con il
contesto storico, culturale e letterario (ad esempio: III anno
Cesare, Sallustio, Cicerone, Catullo, Lucrezio, IV anno: Cicerone,
Virgilio, Orazio, Livio).
 
Acquisiti gli indispensabili ragguagli circa il contesto storico di
autori e opere, lo studio della letteratura latina può essere
proficuamente affrontato anche per generi letterari, con particolare
attenzione alla continuità/discontinuità rispetto alla tradizione
greca, o ancora come ricerca di permanenze (attraverso temi, motivi,
topoi) nella cultura e nelle letterature italiana ed europee, in modo
da valorizzare anche la prospettiva comparatistica e intertestuale
(ad esempio tra italiano e latino).
 
La lettura antologica in originale sarà accompagnata da quella in
traduzione al fine di offrire un quadro più ampio, e quando
possibile integrale, dell’opera da cui sono tratti i brani in lingua
originale.
 
Lo studente saprà leggere in modo espressivo e, in metrica, almeno
l’esametro e il distico elegiaco; tradurre rispettando il senso e la
specificità letteraria e retorica; interpretare usando gli strumenti
dell’analisi testuale e le conoscenze relative all’autore e al
contesto storico-culturale; esprimere e motivare una valutazione
personale del testo e dei suoi contenuti; cogliere gli elementi di
alterità e di continuità tra la cultura letteraria greco-romana e
quella attuale, non solo dal punto di vista della cultura e delle
arti, ma anche degli ideali, dei valori civili e delle istituzioni
Quando opportuno non si trascuri di proporre confronti di genere o
tematici con le letterature moderne. Si raccomanda la lettura anche
di pagine critiche.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura
latina dall’età giulio-claudia al IV secolo d.C., attraverso gli
autori e i generi più significativi (Seneca; Petronio, Plinio il
Vecchio; la satira di Persio e Giovenale; Svetonio; Quintiliano;
Marziale; Lucano; Tacito; Plinio il Giovane; Apuleio; gli inizi della
letteratura cristiana; la rinascita pagana del IV secolo; i grandi
autori cristiani: Ambrogio, Agostino). La lettura in lingua originale
degli autori, oltre a seguire il percorso storico (Seneca, Tacito,
Petronio, Apuleio), potrà approfondire autori già affrontati negli
anni precedenti (ad esempio Lucrezio, Orazio) oppure concentrarsi su
percorsi tematici o tipologici,considerati anche nei loro esiti
medievali e moderni. E’ raccomandata la lettura di almeno un saggio
critico.
==[[Pagina:211septies.djvu/209]]==
 
LINGUA E CULTURA GRECA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Lingua
 
Al termine del percorso del quinquennio lo studente è in grado di
leggere, comprendere e tradurre testi d’autore di vario genere e di
diverso argomento. Al tempo stesso, attraverso il confronto con
l’italiano e il latino, ha acquisito la capacità di confrontare
strutture morfosintattiche e lessico e si è reso conto dei fenomeni
di continuità e cambiamento dei sistemi linguistici nel tempo,
pervenendo a un dominio dell’italiano più maturo e consapevole
 
Pratica la traduzione non come meccanico esercizio di applicazione di
regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore
che gli consente di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio e
di sentire la sfida del tentativo di riproporlo in lingua italiana.
 
Cultura
 
Al termine del quinquennio lo studente conosce, principalmente
attraverso la lettura diretta in lingua originale, integrata dalla
lettura in traduzione, i testi fondamentali del patrimonio letterario
greco, considerato nel suo formarsi storico e nelle sue relazioni con
le letterature europee; comprende, anche attraverso il confronto con
la letteratura italiana e straniera, la specificità e complessità
del fenomeno letterario antico come espressione di civiltà e
cultura.
 
Sa cogliere il valore fondante della classicità greca per la
tradizione europea in termini di generi, figure dell’immaginario,
auctoritatis e sa individuare attraverso i testi, nella loro qualità
di documenti storici, i tratti più significativi del mondo greco,
nel complesso dei suoi aspetti religiosi, politici, morali ed
estetici.
 
Lo studente, inoltre, è in grado di interpretare e commentare opere
in prosa e in versi, servendosi degli strumenti dell’analisi
linguistica, stilistica, retorica e collocando le opere nel
rispettivo contesto storico e culturale; ha assimilato categorie che
permettono di interpretare il patrimonio mitologico, artistico,
letterario, filosofico, politico, scientifico comune alla civiltà
europea; sa confrontare modelli culturali e letterari e sistemi di
valori; infine sa distinguere e valutare diverse interpretazioni;
esporre in modo consapevole una tesi; motivare le argomentazioni.
 
Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà e la
responsabilità dell’insegnante - che valuterà di volta in volta il
percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente ai
propri obiettivi formativi e anche alla propria idea di letteratura -
e’ essenziale che l’attenzione si soffermi sui testi piu’
significativi.
 
OBIETIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Lingua
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del primo biennio lo studente acquisisce le competenze
linguistiche funzionali alla comprensione e alla traduzione di testi
d’autore, prevalentemente in prosa e di argomento mitologico,
storico, narrativo. Per competenze linguistiche si intende: lettura
scorrevole; conoscenza delle strutture morfosintattiche (in
particolare flessione nominale e verbale); f
==[[Pagina:211septies.djvu/210]]==
unzioni dei casi nella
frase e delle frasi nel periodo; formazione delle parole; conoscenza
articolata del lessico (per famiglie semantiche e per ambiti
lessicali).
 
Allo scopo di esercitare nel lavoro di traduzione è consigliabile
presentare testi corredati da note di contestualizzazione
(informazioni relative all’autore, all’opera, al brano o al tema
trattato), che introducano a una comprensione non solo letterale. Dal
canto suo lo studente sarà impegnato nel riconoscere le strutture
morfosintattiche, i connettivi testuali, le parole-chiave; nel
formulare e verificare ipotesi di traduzione e motivare le proprie
scelte. E’ essenziale sviluppare la capacità di comprendere il testo
greco nel suo complesso e nelle sue strutture fondamentali anche
senza l’ausilio del vocabolario.
 
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
 
Prevede la prosecuzione dell’allenamento alla traduzione del testo
d’autore: i brani saranno scelti secondo percorsi per generi e
attingendo ad autori esaminati nello studio della storia letteraria
(ad esempio III anno: il testo narrativo e storico: Erodoto,
Plutarco, Luciano; IV anno: il testo retorico: Lisia; il testo
storico: Tucidide, Polibio; V anno: il testo filosofico: Platone,
Aristotele; il testo retorico: Isocrate, Demostene). Con opportuna
gradualità e con un corredo adeguato di note, potrà essere proposto
alla traduzione anche qualche testo poetico. Può risultare opportuno
fornire traduzioni accreditate da mettere a confronto, fra loro e con
la propria.
 
Oltre a consolidare e rafforzare le proprie competenze linguistiche
acquisendo dimestichezza con la complessità della costruzione
sintattica e con il lessico della storiografia, della retorica, della
politica e della filosofia e con la varietà delle lingue letterarie
greche e con la loro connessione con i vari generi testuali), lo
studente saprà cogliere le varianti diacroniche della lingua e la
specificità dei lessici settoriali; dovrà impegnarsi a rendere
nella propria traduzione lo specifico letterario del testo; dovrà
motivare le scelte di traduzione non solo attraverso gli elementi
grammaticali, ma anche sulla base della interpretazione complessiva
del testo oggetto di studio.
 
Cultura
 
PRIMO BIENNIO
 
A partire dal secondo anno si potrà avviare la lettura antologica di
testi d’autore, secondo percorsi tematici o di genere, allo scopo di
potenziare le competenze linguistiche e introdurre gradualmente alla
lettura diretta dei classici.
 
SECONDO BIENNIO
 
Lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura
greca dalle origini all’età classica, attraverso gli autori e i
generi più significativi (le origini; l’epica: Omero, Esiodo;
l’elegia: Tirteo; il giambo: Archiloco; la lirica arcaica monodica e
corale; la tragedia: Eschilo, Sofocle, Euripide; la commedia antica:
Aristofane; la storiografia: Erodoto, Tucidide, Senofonte;
l’oratoria: Lisia, Demostene).
 
Uno spazio prevalente sarà dedicato alla lettura e
all’interpretazione degli autori in lingua originale, proposti,
quando opportuno e salvo diverse valutazioni (motivate per es. da una
graduazione di difficoltà), in parallelo al percorso cronologico
oppure presentati per generi (III anno: una antologia omerica e una
antologia di storici - Erodoto, Senofonte, Tucudide - Polibio -
Plutarco; IV anno: una antologia di lirici e un’orazione o una
antologia di una o più orazioni - Lisia, Demostene, Isocrate -),
cosi’ da far cogliere le relazioni del testo col contesto storico,
culturale, letterario.
 
La lettura antologica in originale dovrà essere accompagnata da
quella in traduzione, al fine di offrire un quadro più ampio, e
quando possibile integrale, dell’opera da cui sono tratti i brani in
 
==[[Pagina:211septies.djvu/211]]==
lingua originale.
 
Lo studente dovrà saper leggere in modo espressivo e, in metrica,
almeno l’esametro; tradurre rispettando il senso e la specificità
letteraria e retorica; interpretare usando gli strumenti dell’analisi
testuale e le conoscenze relative all’autore e al contesto
storico-culturale; cogliere gli elementi di alterità e di
continuità tra la cultura letteraria greco-romana e quella attuale,
non solo dal punto di vista della cultura e delle arti, ma anche
degli ideali, dei valori civili e delle istituzioni. Quando opportuno
non si trascuri di proporre confronti di genere o tematici con le
letterature moderne. Si raccomanda la lettura anche di pagine
critiche.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura
greca dall’età classica (per la parte restante, sostanzialmente il
IV sec. a.C.) all’età imperiale, presentando gli autori e i generi
più significativi (filosofia ed educazione: Platone, Isocrate;
Aristotele; la Commedia Nuova e Menandro; la poesia ellenistica;
Polibio; Plutarco; la Seconda Sofistica; il romanzo; il Nuovo
Testamento). La lettura in lingua originale degli autori si
indirizzerà su un testo o una antologia di testi filosofici
(Platone, Aristotele, Epicuro, gli Stoici) e su una tragedia
integrale (integrando con parti lette in traduzione quanto non letto
in lingua originale) oppure su una antologia di una o più tragedie
di età classica (Eschilo, Sofocle, Euripide). Si auspica la lettura
metrica del trimetro giambico. Si raccomanda la lettura di almeno un
saggio critico.
 
LINGUA E CULTURA STRANIERA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo
due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze
linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze relative
all’universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come
traguardo dell’intero percorso liceale si pone il raggiungimento di
un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B2 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
 
A tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce
capacità di comprensione di testi orali e scritti inerenti a
tematiche di interesse sia personale sia scolastico (ambito
letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico); di
produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere
situazioni, argomentare e sostenere opinioni; di interazione nella
lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al
contesto; di analisi e interpretazione di aspetti relativi alla
cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con attenzione a
tematiche comuni a più discipline.
 
Il valore aggiunto è costituito dall’uso consapevole di strategie
comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi
linguistici, nonché sui fenomeni culturali. Si realizzeranno inoltre
con l’opportuna gradualità anche esperienze d’uso della lingua
straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di
contenuti di discipline non linguistiche.
 
Il percorso formativo prevede l’utilizzo costante della lingua
straniera. Ciò consentirà agli studenti di fare esperienze
condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della
cultura straniera in un’ottica interculturale. Fondamentale e’
perciò lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze
culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche
all’interno del nostro paese.
 
Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche
individuali, stage formativi in Italia o all’estero (in realtà
culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere
integrati nel percorso liceale.
==[[Pagina:211septies.djvu/212]]==
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Lingua
 
PRIMO BIENNIO
 
Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente
comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su
argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi
orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere
situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali;
partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con
parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul
sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi
linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, ecc.), anche in
un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle
analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle
strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di
sviluppare autonomia nello studio.
 
SECONDO BIENNIO
 
Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente
comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi
orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun liceo;
produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti,
descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune
argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella
discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli
interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia,
morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici
(funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.),
anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una
consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e
la lingua italiana; riflette su conoscenze, abilità e strategie
acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad
altre lingue.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le lingue.
 
Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare)
e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine
di pervenire ad un accettabile livello di padronanza linguistica.
 
In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a
consolidare il metodo di studio della lingua straniera per
l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con
l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e in funzione dello
sviluppo di interessi personali o professionali.
 
Cultura
 
PRIMO BIENNIO
 
Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale
relativo alla lingua straniera, lo studente comprende aspetti
relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con
particolare riferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi
orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualità, testi
letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le
principali specificità formali e culturali; riconosce similarità e
diversità tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lingue
diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).
 
SECONDO BIENNIO
==[[Pagina:211septies.djvu/213]]==
 
Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze relative all’universo
culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti
relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con
particolare riferimento agli ambiti di più immediato interesse di
ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale,
economico); comprende e contestualizza testi letterari di epoche
diverse, con priorità per quei generi o per quelle tematiche che
risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi
letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da
lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua
straniera nello studio di argomenti provenienti da discipline non
linguistiche; utilizza le nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione per approfondire argomenti di studio.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua
di studio e alla caratterizzazione liceale (letteraria, artistica,
musicale, scientifica, sociale, economica), con particolare
riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca
moderna e contemporanea.
 
Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e culture
diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti
culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità,
cinema, musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche,
approfondire argomenti di natura non linguistica, esprimersi
creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.
 
STORIA E GEOGRAFIA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Storia
 
Al termine del percorso liceale lo studente conosce i principali
eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa
e dell’Italia, dall’antichità ai giorni nostri, nel quadro della
storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e le
categorie interpretative proprie della disciplina; sa leggere e
valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a una dimensione
significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il
confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le
radici del presente.
 
Il punto di partenza sarà la sottolineatura della dimensione
temporale di ogni evento e la capacità di collocarlo nella giusta
successione cronologica, in quanto insegnare storia è proporre lo
svolgimento di eventi correlati fra loro secondo il tempo. D’altro
canto non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioe’ lo
spazio. La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la
geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali. Le
due dimensioni spazio-temporali devono far parte integrante
dell’apprendimento della disciplina.
 
Avvalendosi del lessico di base della disciplina, lo studente
rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle
loro relazioni, coglie gli elementi di affinita-continuità e
diversita-discontinuità fra civiltà diverse, si orienta sui
concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi
politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica
e culturale. A tal proposito uno spazio adeguato dovrà essere
riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione
repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo
studente conosca bene i fon
==[[Pagina:211septies.djvu/214]]==
damenti del nostro ordinamento
costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze
storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e
confronto con altri documenti fondamentali (solo per citare qualche
esempio, dalla Magna Charta Libertatum alla Dichiarazione
d’indipendenza degli Stati Uniti d’America, dalla Dichiarazione dei
diritti dell’uomo e del cittadino alla Dichiarazione universale dei
diritti umani), maturando altresi’, anche in relazione con le
attività svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie
competenze per una vita civile attiva e responsabile.
 
E’ utile ed auspicabile rivolgere l’attenzione alle civiltà diverse
da quella occidentale per tutto l’arco del percorso, dedicando
opportuno spazio, per fare qualche esempio, alla civiltà indiana al
tempo delle conquiste di Alessandro Magno; alla civiltà cinese al
tempo dell’impero romano; alle culture americane precolombiane; ai
paesi extraeuropei conquistati dal colonialismo europeo tra Sette e
Ottocento, per arrivare alla conoscenza del quadro complessivo delle
relazioni tra le diverse civiltà nel Novecento. Una particolare
attenzione sarà dedicata all’approfondimento di particolari nuclei
tematici propri dei diversi percorsi liceali.
 
Pur senza nulla togliere al quadro complessivo di riferimento, uno
spazio adeguato potrà essere riservato ad attività che portino a
valutare diversi tipi di fonti, a leggere documenti storici o
confrontare diverse tesi interpretative: ciò al fine di comprendere
i modi attraverso cui gli studiosi costruiscono il racconto della
storia, la varietà delle fonti adoperate, il succedersi e il
contrapporsi di interpretazioni diverse. Lo studente maturerà
inoltre un metodo di studio conforme all’oggetto indagato, che lo
metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di
natura storica, cogliendo i nodi salienti dell’interpretazione,
dell’esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare.
 
Attenzione, altresi’, dovrà essere dedicata alla verifica frequente
dell’esposizione orale, della quale in particolare sarà auspicabile
sorvegliare la precisione nel collocare gli eventi secondo le
corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso e la
padronanza terminologica.
 
Geografia
 
Al termine del percorso biennale lo studente conoscerà gli strumenti
fondamentali della disciplina ed avrà acquisito familiarità con i
suoi principali metodi, anche traendo partito da opportune
esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare, in tale
prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e rappresentazione del
territorio. Lo studente saprà orientarsi criticamente dinanzi alle
principali forme di rappresentazione cartografica, nei suoi diversi
aspetti geografico-fisici e geopolitici, e avrà di conseguenza
acquisito un’adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che
intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche
socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un
territorio. Saprà in particolare descrivere e inquadrare nello
spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni
storiche di "lunga durata", i processi di trasformazione, le
condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse,
gli aspetti economici e demografici delle diverse realtà in chiave
multiscalare.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Storia
 
PRIMO BIENNIO
 
Il primo biennio sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche e
di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non
potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali
civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la
civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo;
l’Europa romano-barbarica; società ed economia nell’Europa
altomedioevale; la Chiesa nell’Europa altomedievale; la nascita e la
diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’altomedioevo; il
particolarismo signorile e feudale.
==[[Pagina:211septies.djvu/215]]==
 
Lo studio dei vari argomenti sarà accompagnato da una riflessione
sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica
e medievale e sul contributo di discipline come l’archeologia,
l’epigrafia e la paleografia.
 
SECONDO BIENNIO
 
Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo
di formazione dell’Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale
tra medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va dall’XI
secolo fino alle soglie del Novecento.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere
tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della
rinascita dell’XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero),
comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed
economia nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali
e l’avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le
scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi
dell’unità religiosa dell’Europa; la costruzione degli stati moderni
e l’assolutismo; lo sviluppo dell’economia fino alla rivoluzione
industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese,
americana, francese); l’età napoleonica e la Restaurazione; il
problema della nazionalità nell’Ottocento, il Risorgimento italiano
e l’Italia unita; l’Occidente degli Stati-Nazione; la questione
sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale;
l’imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano
fino alla fine dell’Ottocento.
 
E’ opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: società e cultura
del Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica
nel Seicento, l’Illuminismo, il Romanticismo) siano trattati in modo
interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti.
 
QUINTO ANNO
 
L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea,
dall’analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni
nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando
l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere
criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia
necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della
differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali
esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il
dibattito storiografico è ancora aperto.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere
tralasciati i seguenti nuclei tematici: l’inizio della società di
massa in Occidente; l’età giolittiana; la prima guerra mondiale; la
rivoluzione russa e l’URSS da Lenin a Stalin; la crisi del
dopoguerra; il fascismo; la crisi del ’29 e le sue conseguenze negli
Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi
del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l’Italia dal Fascismo alla
Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.
 
Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a
tre linee fondamentali: 1) dalla "guerra fredda" alle svolte di fine
Novecento: l’ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l’età di
Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di
formazione dell’Unione Europea, i processi di globalizzazione, la
rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del mondo globale;
2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America
latina: la nascita dello stato d’Israele e la questione palestinese,
il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell’India
come potenze mondiali; 3) la storia d’Italia nel secondo dopoguerra:
la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e
Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico
all’inizio degli anni 90.
 
Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto
della loro natura "geografica" (ad esempio, la distribuzione delle
risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le
caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le
relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a
trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri
insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di
esempio: l’esperienza della
==[[Pagina:211septies.djvu/216]]==
guerra, società e cultura nell’epoca del
totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).
 
Geografia
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del biennio lo studente si concentrerà sullo studio del
pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e
problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti
dell’Italia, dell’Europa, dei continenti e degli Stati.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come
temi principali: il paesaggio, l’urbanizzazione, la globalizzazione e
le sue conseguenze, le diversità culturali (lingue, religioni), le
migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione
tra economia, ambiente e società, gli squilibri fra regioni del
mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento
climatico, alimentazione e biodiversità), la geopolitica, l’Unione
europea, l’Italia, l’Europa e i suoi Stati principali, i continenti e
i loro Stati più rilevanti.
 
Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo
precedente relativamente all’Italia, all’Europa e agli altri
continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso
alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di
concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell’arco
dell’intero quinquennio.
 
A livello esemplificativo lo studente descriverà e collocherà su
base cartografica, anche attraverso l’esercizio di lettura delle
carte mute, i principali Stati del mondo (con un’attenzione
particolare all’area mediterranea ed europea). Tale descrizione
sintetica mirerà a fornire un quadro degli aspetti ambientali,
demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e
cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sarà anche la
capacità di dar conto dell’importanza di alcuni fattori fondamentali
per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in
prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie
d’acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di
transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree
linguistiche, diffusione delle religioni).
 
Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovrà
acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita
delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del
presente, la distribuzione e la densità della popolazione, in
relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine,
ecc.) e fattori sociali (povertà, livelli di istruzione, reddito,
ecc.).
 
Per questo tipo di analisi prenderà familiarità con la lettura e la
produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici
e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in
grado di far emergere le specificità locali), e con le diverse
rappresentazioni della terra e le loro finalità, dalle origini della
cartografia (argomento che si presta più che mai a un rapporto con
la storia) fino al GIS.
 
FILOSOFIA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente è consapevole del
significato della riflessione filosofica come modalità specifica e
fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse
tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla
conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e
dell’esistere; avrà inoltre acquisito una conoscenza il piu’
possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del
pensiero oc
==[[Pagina:211septies.djvu/217]]==
cidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il
legame col contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente
universalistica che ogni filosofia possiede.
 
Grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici
fondamentali lo studente ha sviluppato la riflessione personale, il
giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione
razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma
scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione
giunge a conoscere il reale.
 
Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi lo
avranno messo in grado di orientarsi sui seguenti problemi
fondamentali: l’ontologia, l’etica e la questione della felicità, il
rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema
della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la filosofia e
le altre forme del sapere, in particolare la scienza , il senso della
bellezza, la libertà e il potere nel pensiero politico, nodo
quest’ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a
Cittadinanza e Costituzione.
 
Lo studente è in grado di utilizzare il lessico e le categorie
specifiche della disciplina, di contestualizzare le questioni
filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere le radici
concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali
problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la
filosofia e le altre discipline.
 
Il percorso qui delineato potrà essere declinato e ampliato dal
docente anche in base alle peculiari caratteristiche dei diversi
percorsi liceali, che possono richiedere la focalizzazione di
particolari temi o autori.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
SECONDO BIENNIO
 
Nel corso del biennio lo studente acquisirà familiarità con la
specificità del sapere filosofico, apprendendone il lessico
fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico
le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori
esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere
rappresentativi delle tappe più significative della ricerca
filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il
più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A
tale scopo ogni autore sarà inserito in un quadro sistematico e ne
saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo
da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le
soluzioni.
 
Nell’ambito della filosofia antica imprescindibile sarà la
trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore
comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine
dei filosofi presocratici e della sofistica. L’esame degli sviluppi
del pensiero in età ellenistico-romana e del neoplatonismo
introdurrà il tema dell’incontro tra la filosofia greca e le
religioni bibliche.
 
Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del medioevo,
saranno proposti necessariamente Agostino d’Ippona, inquadrato nel
contesto della riflessione patristica, e Tommaso d’Aquino, alla cui
maggior comprensione sarà utile la conoscenza dello sviluppo della
filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa
dalla "riscoperta" di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo.
 
Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili
saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo
e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all’empirismo
di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno,
con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau;
l’idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per
sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente
gli orizzonti culturali aperti da movimenti come
l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Romanticismo, esaminando
il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot,
con particolare attenzione nei confronti di grandi esponenti della
tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz)
e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli
sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi
statuti filosofici della psicologia, della biologia, della fisica e
della filosofia della storia).
==[[Pagina:211septies.djvu/218]]==
 
QUINTO ANNO
 
L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia
contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri.
 
Nell’ambito del pensiero ottocentesco sarà imprescindibile lo studio
di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle
reazioni all’hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale
dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del Positivismo e
delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonché dei piu’
significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.
 
Il percorso continuerà poi con almeno quattro autori o problemi
della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali
diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b)
Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l’esistenzialismo; d) il
neoidealismo italiano e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f)
vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d’ispirazione cristiana e la
nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in
particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia
politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; i) la
filosofia del linguaggio; l) l’ermeneutica filosofica.
 
MATEMATICA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso dei licei classico, linguistico, musicale
coreutico e della scienze umane lo studente conoscerà i concetti e i
metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in
se’ considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di
semplici fenomeni, in particolare del mondo fisico. Egli saprà
inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico
entro cui si sono sviluppate e ne comprenderà il significato
concettuale.
 
Lo studente avrà acquisito una visione storico-critica dei rapporti
tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto
filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avrà
acquisito il senso e la portata dei tre principali momenti che
caratterizzano la formazione del pensiero matematico: la matematica
nella civiltà greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la
rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla
matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal
razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della
matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che
investe nuovi campi (tecnologia, scienze sociali, economiche,
biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica.
 
Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo dello
studio:
 
1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio
entro cui prendono forma i procedimenti caratteristici del pensiero
matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni,
assiomatizzazioni);
 
2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria
analitica cartesiana, le funzioni elementari dell’analisi e le prime
nozioni del calcolo differenziale e integrale;
 
3) un’introduzione ai concetti matematici necessari per lo studio dei
fenomeni fisici, con particolare riguardo al calcolo vettoriale e
alle nozione di derivata;
 
4) un’introduzione ai concetti di base del calcolo delle probabilità
e dell’analisi statistica;
 
5) il concetto di modello matematico e un’idea chiara della
differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della
fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e
quello della modellistica (possibilità di rappresentare la stessa
classe di fenomeni mediante differenti approcci);
 
6) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di
fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione
e il calcolo;
==[[Pagina:211septies.djvu/219]]==
 
7) una chiara visione delle caratteristiche dell’approccio
assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificità rispetto
all’approccio assiomatico della geometria euclidea classica;
 
8) una conoscenza del principio di induzione matematica e la
capacità di saperlo applicare, avendo inoltre un’idea chiara del
significato filosofico di questo principio ("invarianza delle leggi
del pensiero"), della sua diversità con l’induzione fisica
("invarianza delle leggi dei fenomeni") e di come esso costituisca un
esempio elementare del carattere non strettamente deduttivo del
ragionamento matematico.
 
Questa articolazione di temi e di approcci costituirà la base per
istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre
discipline come la fisica, le scienze naturali e sociali, la
filosofia e la storia.
 
Al termine del percorso didattico lo studente avrà approfondito i
procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni,
dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni), conoscerà le
metodologie elementari per la costruzione di modelli matematici in
casi molto semplici ma istruttivi, e saprà utilizzare strumenti
informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Nel liceo
classico un’attenzione particolare sarà posta alle relazioni tra
pensiero matematico e pensiero filosofico; nel liceo linguistico, al
ruolo dell’espressione linguistica nel ragionamento matematico; nel
liceo musicale e coreutico, al ruolo delle strutture matematiche nel
linguaggio musicale; nel liceo delle scienze umane, a una visione
critica del ruolo della modellizzazione matematica nell’analisi dei
processi sociali.
 
Gli strumenti informatici oggi disponibili offrono contesti idonei
per rappresentare e manipolare oggetti matematici. L’insegnamento
della matematica offre numerose occasioni per acquisire familiarità
con tali strumenti e per comprenderne il valore metodologico. Il
percorso, quando ciò si rivelerà opportuno, favorirà l’uso di
questi strumenti, anche in vista del loro uso per il trattamento dei
dati nelle altre discipline scientifiche. L’uso degli strumenti
informatici è una risorsa importante che sarà introdotta in modo
critico, senza creare l’illusione che essa sia un mezzo automatico di
risoluzione di problemi e senza compromettere la necessaria
acquisizione di capacità di calcolo mentale.
 
L’ampio spettro dei contenuti che saranno affrontati dallo studente
richiederà che l’insegnante sia consapevole della necessità di un
buon impiego del tempo disponibile. Ferma restando l’importanza
dell’acquisizione delle tecniche, verranno evitate dispersioni in
tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in
modo significativo alla comprensione dei problemi. L’approfondimento
degli aspetti tecnici, in questi licei, sarà strettamente funzionale
alla comprensione in profondità degli aspetti concettuali della
disciplina. L’indicazione principale e’: pochi concetti e metodi
fondamentali, acquisiti in profondità.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Aritmetica e algebra
 
Il primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a
quello algebrico. Lo studente svilupperà le sue capacità nel
calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri
interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che
nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate
le proprietà delle operazioni. Lo studio dell’algoritmo euclideo per
la determinazione del MCD permetterà di approfondire la conoscenza
della struttura dei numeri interi e di un esempio importante di
procedimento algoritmico. Lo studente acquisirà una conoscenza
intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro
rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione
dell’irrazionalità di e di altri numeri sarà un’importante
occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri
irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un
esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e
un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione.
==[[Pagina:211septies.djvu/220]]==
 
L’acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sarà
accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori.
 
Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale,
le proprietà dei polinomi e le più semplici operazioni tra di essi.
 
Lo studente acquisirà la capacità di eseguire calcoli con le
espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante
un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per
dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.
 
Geometria
 
Il primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti
della geometria euclidea del piano. Verrà chiarita l’importanza e il
significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema,
dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli
Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica
occidentale. In coerenza con il modo con cui si è presentato
storicamente, l’approccio euclideo non sarà ridotto a una
formulazione puramente assiomatica.
 
Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione
affinché ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le
implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri
irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali.
 
Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali trasformazioni
geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con
particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà in grado di
riconoscere le principali proprietà invarianti.
 
La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sarà
effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la
riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa
metodologia nella geometria euclidea), sia mediante programmi
informatici di geometria.
 
Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate
cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti
e rette nel piano e di proprietà come il parallelismo e la
perpendicolarità. L’intervento dell’algebra nella rappresentazione
degli oggetti geometrici non sarà disgiunto dall’approfondimento
della portata concettuale e tecnica di questa branca della
matematica.
 
Relazioni e funzioni
 
Obiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle
funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire
semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo
all’introduzione del concetto di modello matematico. In particolare,
lo studente apprenderà a descrivere un problema con un’equazione,
una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere
informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di
fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle
decisioni.
 
Lo studente studierà le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = x ,
f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia in
funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi.
 
Saprà studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una
incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni
lineari in due incognite, e conoscerà le tecniche necessarie alla
loro risoluzione grafica e algebrica. Apprenderà gli elementi della
teoria della proporzionalità diretta e inversa.
 
Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro di
rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche
utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati.
 
Dati e previsioni
 
Lo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi
modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati,
scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà
==[[Pagina:211septies.djvu/221]]==
distinguere tra
caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui,
operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno
studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle
misure di variabilità, nonché l’uso strumenti di calcolo
(calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e
serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in
collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati
siano raccolti direttamente dagli studenti.
 
Lo studente apprenderà la nozione di probabilità, con esempi tratti
da contesti classici e con l’introduzione di nozioni di statistica.
 
Sarà approfondito in modo rigoroso il concetto di modello
matematico, distinguendone la specificità concettuale e metodica
rispetto all’approccio della fisica classica.
 
Elementi di informatica
 
Lo studente diverrà familiare con gli strumenti informatici, al fine
precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e studierà
le modalità di rappresentazione dei dati elementari testuali e
multimediali.
 
Un tema fondamentale di studio sarà il concetto di algoritmo e
l’elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di
problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il
concetto di funzione calcolabile e di calcolabilità e alcuni
semplici esempi relativi.
 
SECONDO BIENNIO
 
Aritmetica e algebra
 
Lo studente apprenderà a fattorizzare semplici polinomi, saprà
eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e ne
approfondirà l’analogia con la divisione fra numeri interi.
 
Apprenderà gli elementi dell’algebra dei vettori (somma,
moltiplicazione per scalare e prodotto scalare), e ne comprenderà il
ruolo fondamentale nella fisica.
 
Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero p, e di
contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e,
permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con
riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. Attraverso una prima
conoscenza del problema della formalizzazione dei numeri reali lo
studente si introdurrà alla problematica dell’infinito matematico e
delle sue connessioni con il pensiero filosofico. Inoltre acquisirà
i primi elementi del calcolo approssimato, sia dal punto di vista
teorico sia mediante l’uso di strumenti di calcolo.
 
Geometria
 
Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista
geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente
approfondirà la comprensione della specificità dei due approcci
(sintetico e analitico) allo studio della geometria.
 
Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il
problema della determinazione dell’area del cerchio. Apprenderà le
definizioni e le proprietà e relazioni elementari delle funzioni
circolari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il
loro uso nell’ambito di altre discipline, in particolare nella
fisica.
 
Studierà alcuni esempi significativi di luogo geometrico.
 
Affronterà l’estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune
tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare
l’intuizione geometrica. In particolare, studierà le posizioni
reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la
perpendicolarità.
==[[Pagina:211septies.djvu/222]]==
 
Relazioni e funzioni
 
Lo studente apprenderà lo studio delle funzioni quadratiche; a
risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado e rappresentare e
risolvere problemi utilizzando equazioni di secondo grado.
 
Studierà le funzioni elementari dell’analisi e dei loro grafici, in
particolare le funzioni polinomiali, razionali, circolari,
esponenziale e logaritmo.
 
Apprenderà a costruire semplici modelli di crescita o decrescita
esponenziale, nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con
lo studio delle altre discipline; tutto ciò sia in un contesto
discreto sia continuo. Non sarà richiesta l’acquisizione di
particolare abilità nella risoluzione di equazioni e disequazioni in
cui compaiono queste funzioni, abilità che sarà limitata a casi
semplici e significativi.
 
Dati e previsioni
 
Lo studente, in ambiti via via più complessi, il cui studio sarà
sviluppato il più possibile in collegamento con le altre discipline
e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti,
saprà far uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali,
dei concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e
regressione, e di campione.
 
Studierà la probabilità condizionata e composta, la formula di
Bayes e le sue applicazioni, nonché gli elementi di base del calcolo
combinatorio.
 
In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il
concetto di modello matematico.
 
QUINTO ANNO
 
Geometria
 
Lo studente apprenderà i primi elementi di geometria analitica dello
spazio e la rappresentazione analitica di rette, piani e sfere.
 
Relazioni e funzioni
 
Lo studente approfondirà lo studio delle funzioni fondamentali
dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre
discipline. Acquisirà il concetto di limite di una successione e di
una funzione e apprenderà a calcolare i limiti in casi semplici.
 
Lo studente acquisirà i principali concetti del calcolo
infinitesimale - in particolare la continuità, la derivabilità e
l’integrabilità - anche in relazione con le problematiche in cui
sono nati (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva,
calcolo di aree e volumi). Non sarà richiesto un particolare
addestramento alle tecniche del calcolo, che si limiterà alla
capacità di derivare le funzioni già studiate, semplici prodotti,
quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla
capacità di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni
elementari, nonché a determinare aree e volumi in casi semplici.
 
L’obiettivo principale sarà soprattutto quello di comprendere il
ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale
fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni
fisici o di altra natura. In particolare, si tratterà di
approfondire l’idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni
in numerosi ambiti.
 
Dati e previsioni
 
Lo studente apprenderà le caratteristiche di alcune distribuzioni di
probabilità (in particolare, la distribuzione binomiale e qualche
esempio di distribuzione continua).
==[[Pagina:211septies.djvu/223]]==
 
In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell’ambito
delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente
avrà ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico e
sviluppato la capacità di costruirne e analizzarne esempi.
 
FISICA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti
fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore
culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed
epistemologica.
 
In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze:
osservare e identificare fenomeni; affrontare e risolvere semplici
problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo
percorso didattico; avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo
sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione
ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e
dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o
validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche
e tecnologiche che interessano la società in cui vive.
 
La libertà, la competenza e la sensibilità dell’insegnante - che
valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla
singola classe e alla tipologia di Liceo all’interno della quale si
trova ad operare svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un
raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di
matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere
collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti
di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a
vantaggio degli studenti degli ultimi due anni.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
SECONDO BIENNIO
 
Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica
(grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura),
abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali,
a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio
operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo
studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed
imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio
adeguato.
 
Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi
all’equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato
sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi
di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e
non inerziali e del principio di relatività di Galilei. Dall’analisi
dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con
i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a
discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo
studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi
newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la
storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII
secolo sui sistemi cosmologici.
 
Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti
di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio
termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere
le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi
della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di
conservazione dell’energia e a comprendere i limiti intrinseci alle
trasformazioni tra forme di energia.
 
L’ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della
riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le
proprietà di lenti e specchi.
==[[Pagina:211septies.djvu/224]]==
 
Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro
parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi
essenziali di ottica fisica.
 
I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo
modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e
con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in
modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il
metodo di indagine specifico della fisica.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo
studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a
distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la
necessità del suo superamento e dell’introduzione di interazioni
mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione
in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.
 
Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con
l’induzione elettromagnetica; un’analisi intuitiva dei rapporti fra
campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la
natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro
applicazioni nelle varie bande di frequenza.
 
La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita
con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della
scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca,
aderendo a progetti di orientamento.
 
E’ auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica
del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando
le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di
spazio e tempo, massa e energia.
 
Alla professionalità del docente si deve intendere affidata la
responsabilità di declinare in modo coerente alla tipologia del
Liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe
concettuali essenziali.
 
SCIENZE NATURALI
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente possiede le conoscenze
disciplinari fondamentali e le metodologie tipiche delle scienze
della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica
e della biologia. Queste diverse aree disciplinari sono
caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si
basano tutte sulla stessa strategia dell’indagine scientifica che fa
riferimento anche alla dimensione di «osservazione e
sperimentazione». L’acquisizione di questo metodo, secondo le
particolari declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al
possesso dei contenuti disciplinari fondamentali, costituisce
l’aspetto formativo e orientativo dell’apprendimento/ insegnamento
delle scienze. Questo è il contributo specifico che il sapere
scientifico può dare all’acquisizione di "strumenti culturali e
metodologici per una comprensione approfondita della realta".
 
In tale contesto riveste un’importanza fondamentale la dimensione
sperimentale, dimensione costitutiva di tali discipline e come tale
da tenere sempre presente. Il laboratorio è uno dei momenti piu’
significativi in cui essa si esprime, in quanto circostanza
privilegiata del "fare scienza" attraverso l’organizzazione e
l’esecuzione di attività sperimentali, che possono comunque
utilmente svolgersi anche in classe o sul campo. Si individuerà
quindi un nucleo essenziale di attività particolarmente
significative da svolgersi lungo l’arco dell’anno, come
esemplificazione del metodo proprio delle discipline. Tale dimensione
rimane comunque un aspetto irrinunciabile della formazione
scientifica e una guida per tutto il percorso formativo, anche
==[[Pagina:211septies.djvu/225]]==
quando
non siano possibili attività sperimentali in senso stretto, ad
esempio attraverso la presentazione, discussione ed elaborazione di
dati sperimentali, l’utilizzo di filmati, simulazioni, modelli ed
esperimenti virtuali, la presentazione - anche attraverso brani
originali di scienziati - di esperimenti cruciali nello sviluppo del
sapere scientifico.
 
Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono
una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. Cosi’, a livello liceale,
accanto a temi e argomenti nuovi si possono approfondire concetti
già acquisiti negli anni precedenti, introducendo nuove chiavi
interpretative. In termini metodologici, da un approccio iniziale di
tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo si può passare a
un approccio che ponga l’attenzione sui principi, sui modelli, sulla
formalizzazione, sulle relazioni tra i vari fattori coinvolti uno
stesso fenomeno e tra fenomeni differenti. Al termine del percorso lo
studente avrà perciò acquisito le seguenti competenze: sapere
effettuare connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni,
classificare, formulare ipotesi in base ai dati forniti, trarre
conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate,
risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici,
applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale,
anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai problemi
di attualità di carattere scientifico e tecnologico della società
moderna.
 
L’apprendimento disciplinare segue quindi una scansione ispirata a
criteri di gradualità, di ricorsività, di connessione tra i vari
temi e argomenti trattati, di sinergia tra le discipline che formano
il corso di scienze le quali, pur nel pieno rispetto della loro
specificità, sono sviluppate in modo armonico e coordinato. Si
cercherà il raccordo anche con gli altri ambiti disciplinari, in
particolare con fisica e matematica. La scansione indicata
corrisponde allo sviluppo storico e concettuale delle singole
discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con tutta la
realtà culturale, sociale, economica e tecnologica dei periodi in
cui si sono sviluppate. Tali nessi andranno opportunamente
evidenziati, attraverso la sottolineatura delle reciproche influenze
tra i vari ambiti del pensiero e della cultura, particolarmente
significative per questi indirizzi di studio.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato
su osservazione- descrizione.
 
Si introduce, in termini operativi e come premessa agli sviluppi
successivi, il metodo sperimentale nei suoi aspetti essenziali, con
particolare attenzione all’uso delle unità di misura e ai criteri
per la raccolta e la registrazione dei dati.
 
Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti
già in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro
esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio
geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della
Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari eccetera).
 
Per la biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle
caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo
alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme
con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le
tecniche sperimentali di base in campo biologico e l’osservazione
microscopica. La varietà dei viventi e la complessità delle loro
strutture e funzioni introducono allo studio dell’evoluzione e della
sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti
organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e
mantenimento della biodiversità.
 
Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di
fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro
rappresentazione) con riferimento anche a esemp
==[[Pagina:211septies.djvu/226]]==
i tratti dalla vita
quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative
trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei
ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative
definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di
Dalton, la formula chimica e i suoi significati, una prima
classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev).
 
Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno
affrontati nella prima classe e sviluppati in modo coordinato con i
percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai
docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla
classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola
e alle scelte metodologiche da essi operate.
 
SECONDO BIENNIO
 
Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in
relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma
sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri
delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione
più approfondita dei fenomeni.
 
Biologia
 
Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei
fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i
componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi
molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzioni del DNA, sintesi
delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la forma e le
funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo
compreso), trattandone aspetti anatomici e fisiologici e, soprattutto
con riferimento al corpo umano, ponendo attenzione agli aspetti di
educazione alla salute.
 
Chimica
 
Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e
la relativa nomenclatura. Si introducono lo studio della struttura
della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e
proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni
(stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici, il sistema
periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si
introducono i concetti basilari della chimica organica
(caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi
funzionali e classi di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi
energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne introducono
i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli
equilibri, anche in soluzione (reazioni acido-base e
ossidoriduzioni).
 
Scienze della Terra
 
Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in
modo coordinato con la chimica e la fisica, cenni di mineralogia e di
petrologia (le rocce).
 
I contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le
modalità e con l’ordine ritenuti più idonei, secondo quanto
indicato per il I biennio.
 
QUINTO ANNO
 
Chimica - Biologia
 
Nel quinto anno il percorso di chimica e quello di biologia si
intrecciano nella biochimica, relativamente alla struttura e alla
funzione di molecole di interesse biolo
==[[Pagina:211septies.djvu/227]]==
gico, ponendo l’accento sui
processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna
e in relazione a temi di attualità, in particolare quelli legati
all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.
 
Scienze della Terra
 
Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della
tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le
interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse
organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).
 
Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti
e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle
risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di
equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici) o su altri
temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni
precedenti.
 
Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo
con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia.
 
STORIA DELL’ARTE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente ha una chiara
comprensione del rapporto tra le opere d’arte e la situazione storica
in cui sono state prodotte, quindi dei molteplici legami con la
letteratura, il pensiero filosofico e scientifico, la politica, la
religione. Attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree,
architettoniche, ha inoltre acquisito confidenza con i linguaggi
specifici delle diverse espressioni artistiche ed è capace di
coglierne e apprezzarne i valori estetici.
 
Fra le competenze acquisite ci sono necessariamente: la capacità di
inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro
specifico contesto storico; saper leggere le opere utilizzando un
metodo e una terminologia appropriati; essere in grado di riconoscere
e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri
stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate.
 
Lo studente infine ha consapevolezza del grande valore culturale del
patrimonio archeologico, architettonico e artistico del nostro paese
e conosce per gli aspetti essenziali le questioni relative alla
tutela, alla conservazione e al restauro.
 
Fin dal primo anno è dunque necessario chiarire che esistono molti
modi di osservare le opere d’arte, fornendo agli studenti gli
elementi essenziali di conoscenza dei principali metodi
storiografici, e sottolineare che un’opera d’arte non è solo un
insieme di valori formali e simbolici, ne’ il frutto di una generica
attività creativa, ma comporta anche una specifica competenza
tecnica.
 
Inoltre è importante che in una lezione, ad esempio, sull’Anfiteatro
Flavio o sul "Giudizio" della Sistina trovino posto anche delle
considerazioni sulle modifiche subite, sullo stato di conservazione,
sulle problematiche del restauro.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
SECONDO BIENNIO
 
Nel corso del secondo biennio si affronterà lo studio della
produzione artistica dalle sue origini nell’area mediterranea alla
fine del XVIII secolo.
==[[Pagina:211septies.djvu/228]]==
 
In considerazione dell’esteso arco temporale e del monte ore
disponibile, occorre da parte dell’insegnante una programmazione che
realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili
(artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che
hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto
possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in
volta i temi più significativi e le chiavi di lettura piu’
appropriate.
 
Si potranno poi prevedere degli approfondimenti della tradizione
artistica o di significativi complessi archeologici, architettonici o
museali del contesto urbano e territoriale.
 
Tra i contenuti fondamentali: l’arte greca, scegliendo le opere piu’
significative dei diversi periodi al fine di illustrare una
concezione estetica che è alla radice dell’arte occidentale; lo
stretto legame con la dimensione politica dell’arte e
dell’architettura a Roma; la prima arte cristiana e la dimensione
simbolica delle immagini; elementi essenziali di conoscenza della
produzione artistica alto-medievale, in particolare dell’arte
suntuaria; l’arte romanica, studiata attraverso le costanti formali e
i principali centri di sviluppo; le invenzioni strutturali
dell’architettura gotica come presupposto di una nuova spazialità;
la "nascita" dell’arte italiana, con Giotto e gli altri grandi
maestri attivi tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del
Trecento.
 
Per l’arte del Rinascimento in particolare, data l’estrema ricchezza
e la complessità della produzione artistica di questo periodo, e’
necessaria da parte del docente una rigorosa selezione di artisti e
opere e l’individuazione di un percorso e di criteri-guida capaci
comunque di fornire agli studenti un chiaro quadro di insieme e un
certo numero di significativi approfondimenti.
 
Tra i contenuti fondamentali: il primo Rinascimento a Firenze e gli
"artisti precursori"; la scoperta della prospettiva e le conseguenze
per le arti figurative; il classicismo in architettura, e i suoi
sviluppi nella cultura architettonica europea; i principali centri
artistici italiani; i rapporti tra arte italiana e arte fiamminga;
gli iniziatori della "terza maniera": Leonardo, Michelangelo,
Raffaello; la dialettica Classicismo-Manierismo nell’arte del
Cinquecento; la grande stagione dell’arte veneziana.
 
Data la grande varietà delle esperienze artistiche di grandi e
piccoli centri del Rinascimento, la scelta dei temi da trattare
potrà essere orientata, oltre che dalle scelte culturali e
didattiche dell’insegnante, dalla realtà territoriale del liceo.
 
Analoghi criteri di selezione e di integrazione dei contenuti
dovranno essere applicati alla trattazione del Seicento e del
Settecento. Tra i contenuti fondamentali: le novità proposte dal
naturalismo di Caravaggio e dal classicismo di Annibale Carracci e
l’influenza esercitata da entrambi sulla produzione successiva; le
opere esemplari del Barocco romano e dei suoi più importanti
maestri; arte e illusione nella decorazione tardo-barocca e rococò;
il vedutismo.
 
QUINTO ANNO
 
Nel quinto anno si prevede lo studio dell’Ottocento e del Novecento,
a partire dai movimenti neoclassico e romantico, seguendo le
principali linee di sviluppo dell’arte, dai movimenti di avanguardia
fino alla metà dello scorso secolo, con uno sguardo sulle esperienze
contemporanee.
 
Tra i contenuti fondamentali: la riscoperta dell’antico come ideale
civile ed estetico nel movimento neoclassico; l’arte del Romanticismo
e i suoi legami con il contesto storico, la produzione letteraria, il
pensiero filosofico; i riflessi del clima politico e sociale di metà
Ottocento nella pittura dei realisti; l’importanza della fotografia e
degli studi sulla luce e sul colore per la nascita
dell’Impressionismo; la ricerca artistica dal Postimpressionismo alla
rottura con la tradizione operata dalle avanguardie storiche; il
clima storico e culturale in cui nasce e si sviluppa il movimento
futurista; l’arte tra le due guerre e il ritorno all’ordine; la
nascita e gli sviluppi del Movimento Moderno in architettura; le
principali linee di ricerca dell’arte contemporanea.
==[[Pagina:211septies.djvu/229]]==
 
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al temine del percorso liceale lo studente ha acquisito la
consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza,
padronanza e rispetto del proprio corpo; ha consolidato i valori
sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha
maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e
attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica
di varie attività fisiche svolte nei diversi ambienti.
 
Lo studente consegue la padronanza del proprio corpo sperimentando
un’ampia gamma di attività motorie e sportive: ciò favorisce un
equilibrato sviluppo fisico e neuromotorio. La stimolazione delle
capacità motorie dello studente, sia coordinative che di forza,
resistenza, velocità e flessibilità, è sia obiettivo specifico che
presupposto per il raggiungimento di più elevati livelli di abilità
e di prestazioni motorie.
 
Lo studente sa agire in maniera responsabile, ragionando su quanto
sta ponendo in atto, riconoscendo le cause dei propri errori e
mettendo a punto adeguate procedure di correzione. E’ in grado di
analizzare la propria e l’altrui prestazione, identificandone aspetti
positivi e negativi.
 
Lo studente sarà consapevole che il corpo comunica attraverso un
linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare i messaggi,
volontari ed involontari, che esso trasmette. Tale consapevolezza
favorisce la libera espressione di stati d’animo ed emozioni
attraverso il linguaggio non verbale.
 
La conoscenza e la pratica di varie attività sportive sia
individuali che di squadra, permettono allo studente di scoprire e
valorizzare attitudini, capacità e preferenze personali acquisendo e
padroneggiando dapprima le abilità motorie e successivamente le
tecniche sportive specifiche, da utilizzare in forma appropriata e
controllata. L’attività sportiva, sperimentata nei diversi ruoli di
giocatore, arbitro, giudice od organizzatore, valorizza la
personalità dello studente generando interessi e motivazioni
specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che
ciascuno potrà sviluppare. L’attività sportiva si realizza in
armonia con l’istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da
promuovere in tutti gli studenti l’abitudine e l’apprezzamento della
sua pratica. Essa potrà essere propedeutica all’eventuale attività
prevista all’interno dei Centri Sportivi Scolastici.
 
Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente, impara a
confrontarsi e a collaborare con i compagni seguendo regole condivise
per il raggiungimento di un obiettivo comune.
 
La conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da
un’attività fisica praticata in forma regolare fanno maturare nello
studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo.
 
Esperienze di riuscita e di successo in differenti tipologie di
attività favoriscono nello studente una maggior fiducia in se
stesso. Un’adeguata base di conoscenze di metodi, tecniche di lavoro
e di esperienze vissute rende lo studente consapevole e capace di
organizzare autonomamente un proprio piano di sviluppo/mantenimento
fisico e di tenere sotto controllo la propria postura. Lo studente
matura l’esigenza di raggiungere e mantenere un adeguato livello di
forma psicofisica per poter affrontare in maniera appropriata le
esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro, allo sport ed
al tempo libero.
 
L’acquisizione di un consapevole e corretto rapporto con i diversi
tipi di ambiente non può essere disgiunto dall’apprendimento e
dall’effettivo rispetto dei principi fondamentali di prevenzione
delle situazioni a rischio (anticipazione del pericolo) o di pronta
reazione all’imprevisto, sia a casa che a scuola o all’aria aperta.
 
Gli studenti fruiranno inoltre di molteplici opportunità per
familiarizzare e sperimentare l’uso di tecnologie e strumenti anche
innovativi, applicabili alle attività svolte ed alle altre
discipline.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
==[[Pagina:211septies.djvu/230]]==
 
PRIMO BIENNIO
 
Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso
del primo ciclo dell’istruzione si strutturerà un percorso didattico
atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche
finalizzato a valorizzare le potenzialità di ogni studente.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
 
Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità,
ampliare le capacità coordinative e condizionali realizzando schemi
motori complessi utili ad affrontare attività sportive, comprendere
e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo
criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli
altrui.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando
assumerà carattere di competitività, dovrà realizzarsi
privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti
gli studenti la consuetudine all’attività motoria e sportiva.
 
E’ fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le
relative responsabilità, sia nell’arbitraggio che in compiti di
giuria.
 
Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie
efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si
impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla
assunzione di responsabilità personali; collaborerà con i compagni
all’interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.
 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
 
Lo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la
sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti,
compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici
essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare
l’efficienza fisica, cosi’ come le norme sanitarie e alimentari
indispensabili per il mantenimento del proprio benessere.
 
Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e
gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al
risultato immediato.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale
saranno un’occasione fondamentale per orientarsi in contesti
diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con
l’ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze
derivanti da diverse discipline scolastiche.
 
SECONDO BIENNIO
 
Nel secondo biennio l’azione di consolidamento e di sviluppo delle
conoscenze e delle abilità degli studenti proseguirà al fine di
migliorare la loro formazione motoria e sportiva.
 
A questa età gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione
delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre più ampia
capacità di lavorare con senso critico e creativo, con la
consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
 
La maggior padronanza di se’ e l’ampliamento delle capacità
coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti
di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune
metodiche di allenamento tali da poter affrontare attività motorie e
sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti
culturali e tecnico-tattici.
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Lo studente saprà valutare le proprie capacità e prestazioni
confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere
attività di diversa durata e intensità, distinguendo le variazioni
fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimenterà
varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di
gruppo, che potranno suscitare un’autoriflessione ed un’analisi
dell’esperienza vissuta.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
L’accresciuto livello delle prestazioni permetterà agli allievi un
maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione
e l’organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse
specialità sportive o attività espressive.
 
Lo studente coopererà in equipe, utilizzando e valorizzando con la
guida del docente le propensioni individuali e l’attitudine a ruoli
definiti; saprà osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo
sportivo ed all’attività fisica; praticherà gli sport
approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica.
 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
 
Ogni allievo saprà prendere coscienza della propria corporeità al
fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale.
 
Saprà adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle
diverse attività, nel rispetto della propria e dell’altrui
incolumità; egli dovrà pertanto conoscere le informazioni relative
all’intervento di primo soccorso.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Il rapporto con la natura si svilupperà attraverso attività che
permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior
difficoltà, stimolando il piacere di vivere esperienze
diversificate, sia individualmente che nel gruppo.
 
Gli allievi sapranno affrontare l’attività motoria e sportiva
utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici
e/o informatici.
 
QUINTO ANNO
 
La personalità dello studente potrà essere pienamente valorizzata
attraverso l’ulteriore diversificazione delle attività, utili a
scoprire ed orientare le attitudini personali nell’ottica del pieno
sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo le scienze
motorie potranno far acquisire allo studente abilità molteplici,
trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Ciò porterà
all’acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice
nelle attività motorie sviluppate nell’arco del quinquennio in
sinergia con l’educazione alla salute, all’affettività, all’ambiente
e alla legalità.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
 
Lo studente sarà in grado di sviluppare un’attività motoria
complessa, adeguata ad una completa maturazione personale.
 
Avrà piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi
generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Saprà
osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell’attività
motoria e sportiva proposta nell’attuale contesto socioculturale, in
una prospettiva di durata lungo tutto l’arco della vita.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
Lo studente conoscerà e applicherà le strategie tecnico-tattiche
dei giochi sportivi; saprà affrontare il confronto agonistico con
un’etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Saprà
svolgere ruoli di direzione dell’attività sportiva, nonche’
organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed
extra-scuola.
 
Salute, benessere,
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sicurezza e prevenzione
 
Lo studente assumerà stili di vita e comportamenti attivi nei
confronti della propria salute intesa come fattore dinamico,
conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva, anche
attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta
alimentazione e di come essa è utilizzata nell’ambito dell’attività
fisica e nei vari sport.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Lo studente saprà mettere in atto comportamenti responsabili nei
confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed
impegnandosi in attività ludiche e sportive in diversi ambiti, anche
con l’utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a ciò
preposta.
=== no match ===
 
 
Allegato D
 
Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di
apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti
compresi nel piano degli studi previsto per il liceo linguistico.