D.M. 7 ottobre 2010, n. 211/Liceo Scientifico: opzione delle Scienze applicate: differenze tra le versioni

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LICEO SCIENTIFICO
 
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OPZIONE DELLE SCIENZE APPLICATE
 
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Lingua
 
La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un
elemento essenziale dell’identità di ogni studente e il preliminare
mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova
infatti al crocevia fra la competenze comunicative, logico
argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale
e professionale comune a tutti i percorsi liceali.
 
Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia la lingua
italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con
chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e
scopi - l’uso personale della lingua; di compiere operazioni
fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato,
organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare
in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico.
 
L’osservazione sistematica delle strutture linguistiche consente allo
studente di affrontare testi anche complessi, presenti in situazioni
di studio o di lavoro. A questo scopo si serve anche di strumenti
forniti da una riflessione metalinguistica basata sul ragionamento
circa le funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo,
morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella costruzione
ordinata del discorso.
 
Ha inoltre una complessiva coscienza della storicità della lingua
italiana, maturata attraverso la lettura fin dal biennio di alcuni
testi letterari distanti nel tempo, e approfondita poi da elementi di
storia della lingua, delle sue caratteristiche sociolinguistiche e
della presenza dei dialetti, nel quadro complessivo dell’Italia
odierna, caratterizzato dalle varietà d’uso dell’italiano stesso.
 
Letteratura
 
Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell’intero
percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita
e astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti
metodologici, la cui acquisizione avverrà progressivamente lungo
l’intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i problemi
concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama
letterario saranno altri autori e testi, oltre a quelli
esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in
ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in
particolare rilievo e della specificità dei singoli indirizzi
liceali.
 
Al termine del percorso lo studente ha compreso il valore intrinseco
della lettura, come risposta a un autonomo interesse e come fonte di
paragone con altro da se’ e di ampliamento dell’esperienza del mondo;
ha inoltre acquisito stabile familiarità con la letteratura, con i
suoi strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede. E’ in
grado di riconoscere l’interdipendenza fra le esperienze che vengono
rappresentate (i temi, i sensi espliciti e impliciti, gli archetipi e
le forme simboliche) nei testi e i modi della rappresentazione (l’uso
estetico e retorico delle forme letterarie e la loro capacità di
contribuire al senso).
 
Lo studente acquisisce un metodo specifico di lavoro, impadronendosi
via via degli strumenti indispensabili per l’interpretazione dei
testi: l’analisi linguistica, stilistica, retorica;
l’intertestualità e la relazione fra temi e generi letterari;
l’incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo. Ha
potuto osservare il processo creativo dell’opera letteraria, che
spesso si compie attraverso stadi diversi di elaborazione. Nel corso
del quinquennio matura un’autonoma capacità di interpretare e
commentare testi in prosa e in versi, di porre loro domande personali
e paragonare esperienze distanti con esperienze presenti nell’oggi.
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Lo studente ha inoltre una chiara cognizione del percorso storico
della letteratura italiana dalle Origini ai nostri giorni: coglie la
dimensione storica intesa come riferimento a un dato contesto;
l’incidenza degli autori sul linguaggio e sulla codificazione
letteraria (nel senso sia della continuità sia della rottura); il
nesso con le domande storicamente presenti nelle diverse epoche. Ha
approfondito poi la relazione fra letteratura ed altre espressioni
culturali, anche grazie all’apporto sistematico delle altre
discipline che si presentano sull’asse del tempo (storia, storia
dell’arte, storia della filosofia). Ha una adeguata idea dei rapporti
con le letterature di altri Paesi, affiancando la lettura di autori
italiani a letture di autori stranieri, da concordare eventualmente
con i docenti di Lingua e cultura straniera, e degli scambi reciproci
fra la letteratura e le altre arti.
 
Ha compiuto letture dirette dei testi (opere intere o porzioni
significative di esse, in edizioni filologicamente corrette), ha
preso familiarità con le caratteristiche della nostra lingua
letteraria, formatasi in epoca antica con l’apparire delle opere di
autori di primaria importanza, soprattutto di Dante. Ha una
conoscenza consistente della Commedia dantesca, della quale ha colto
il valore artistico e il significato per il costituirsi dell’intera
cultura italiana. Nell’arco della storia letteraria italiana ha
individuato i movimenti culturali, gli autori di maggiore importanza
e le opere di cui si è avvertita una ricorrente presenza nel tempo,
e ha colto altresi’ la coesistenza, accanto alla produzione in
italiano, della produzione in dialetto.
 
La lettura di testi di valore letterario ha consentito allo studente
un arricchimento anche linguistico, in particolare l’ampliamento del
patrimonio lessicale e semantico, la capacità di adattare la
sintassi alla costruzione del significato e di adeguare il registro e
il tono ai diversi temi, l’attenzione all’efficacia stilistica, che
sono presupposto della competenza di scrittura.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Lingua
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e
approfondisce le capacità linguistiche orali e scritte, mediante
attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto,
affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di
coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del
discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli
aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell’uso della lingua
orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare
osservazione, cosi’ come attenzione sarà riservata alle diverse
forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale.
 
Nell’ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al
rispetto dei turni verbali, all’ordine dei temi e all’efficacia
espressiva. Nell’ambito della produzione scritta saprà controllare
la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti,
l’organizzazione logica entro e oltre la frase, l’uso dei connettivi
(preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del
testo), dell’interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte
lessicali.
 
Tali attività consentiranno di sviluppare la competenza testuale sia
nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare inferenze,
comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produzione
(curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla
pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie,
lo studente sarà in grado di comporre brevi scritti su consegne
vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi
salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre
testi variando i registri e i punti di vista.
 
Questo percorso utilizzerà le opportunità offerte da tutte le
discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare
l’arricchimento del lessico e sviluppare le capacità di interazione
con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la
trasversalità dell’insegnamento della Lingua italiana impone che la
collaborazione con le altre discipline sia effettiva e programmata.
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Al termine del primo biennio affronterà, in prospettiva storica, il
tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari italiani e
della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale
affermazione come lingua italiana.
 
SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
 
Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e
sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le
occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la
flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di
testi proposti allo studio.
 
L’affinamento delle competenze di comprensione e produzione sarà
perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre
discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la
comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte
ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al
possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai
termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che
sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso.
 
Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo
linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le
peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei
testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica.
 
Essi, pur restando al centro dell’attenzione, andranno affiancati da
testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari;
nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le
tecniche dell’argomentazione.
 
Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la
decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell’italiano in
Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l’importanza della
coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la
progressiva diffusione dell’italiano parlato nella comunità
nazionale dall’Unità ad oggi. Saranno segnalate le tendenze
evolutive più recenti per quanto riguarda la semplificazione delle
strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati,
l’accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi.
 
Letteratura
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori
significativi della classicità, da leggere in traduzione, al fine di
individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e
culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la
civiltà occidentale e radicatesi - magari in modo inconsapevole -
nell’immaginario collettivo, cosi’ come è andato assestandosi nel
corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo,
l’Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini,
specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto
ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggerà
i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualità
artistica, il contributo decisivo alla formazione dell’italiano
moderno, l’esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l’ampiezza
e la varietà di temi e di prospettive sul mondo.
 
Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune letture
di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la
poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica.
 
Attraverso l’esercizio sui testi inizia ad acquisire le principali
tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica, ecc.).
 
SECONDO BIENNIO
 
Il disegno storico della letteratura italiana si estenderà dallo
Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla
comprensione della storicità di ogni fenomeno letterario, richiede
di selezionare, lungo l’asse del tempo, i momenti più rilevanti
della civiltà letteraria, g
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li scrittori e le opere che più hanno
contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono,
sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema
letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della
rappresentazione simbolica della realtà, quanto attraverso la
codificazione e l’innovazione delle forme e degli istituti dei
diversi generi. Su questi occorrerà, dunque, puntare, sottraendosi
alla tentazione di un generico enciclopedismo.
 
Il senso e l’ampiezza del contesto culturale, dentro cui la
letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non
possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si
stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto
delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi
intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città,
le forme della committenza), dell’affermarsi di visioni del mondo
(l’umanesimo, il rinascimento, il barocco, l’Illuminismo) e di nuovi
paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la
secolarizzazione), non può non giovarsi dell’apporto di diversi
domini disciplinari.
 
E’ dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi
culturali - cui concorrerà lo studio della storia, della filosofia,
della storia dell’arte, delle discipline scientifiche - che
troveranno necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia
sarà letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno
25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da
Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa
cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa,
dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato
politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l’affermarsi
della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri).
 
QUINTO ANNO
 
In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme,
della complessità della sua posizione nella letteratura europea del
XIX secolo, Leopardi sarà studiato all’inizio dell’ultimo anno.
 
Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare,
il disegno storico, che andrà dall’Unità d’Italia ad oggi, prevede
che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema
letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi
mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno
modificato via via l’assetto sociale e politico italiano e dall’altro
lato con i fenomeni che contrassegnano più generalmente la
modernità e la postmodernità, osservate in un panorama
sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo.
 
Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno
marcato l’innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi
nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade
lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti
nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica,
meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che
muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione
simbolista europea che da quello s’inaugura. L’incidenza lungo tutto
il Novecento delle voci di Pascoli e d’Annunzio ne rende
imprescindibile lo studio; cosi’ come, sul versante della narrativa,
la rappresentazione del "vero" in Verga e la scomposizione delle
forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti
momenti non eludibili del costituirsi della "tradizione del
Novecento".
 
Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso
della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti,
Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti
tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio
Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, ...). Il percorso
della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà
letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P.
 
Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese,
Pasolini, Morante, Meneghello...).
 
Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa
saggistica, giornalistica e memorialistica.
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LINGUA E CULTURA STRANIERA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo
due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze
linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze relative
all’universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come
traguardo dell’intero percorso liceale si pone il raggiungimento di
un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B2 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.
 
A tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce
capacità di comprensione di testi orali e scritti inerenti a
tematiche di interesse sia personale sia scolastico (ambito
letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico); di
produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere
situazioni, argomentare e sostenere opinioni; di interazione nella
lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al
contesto; di analisi e interpretazione di aspetti relativi alla
cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con attenzione a
tematiche comuni a più discipline.
 
Il valore aggiunto è costituito dall’uso consapevole di strategie
comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi
linguistici, nonché sui fenomeni culturali. Si realizzeranno inoltre
con l’opportuna gradualità anche esperienze d’uso della lingua
straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di
contenuti di discipline non linguistiche.
 
Il percorso formativo prevede l’utilizzo costante della lingua
straniera. Ciò consentirà agli studenti di fare esperienze
condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della
cultura straniera in un’ottica interculturale. Fondamentale e’
perciò lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze
culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche
all’interno del nostro paese.
 
Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche
individuali, stage formativi in Italia o all’estero (in realtà
culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere
integrati nel percorso liceale.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Lingua
 
PRIMO BIENNIO
 
Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente
comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su
argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi
orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere
situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali;
partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con
parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul
sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi
linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, ecc.), anche in
un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle
analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle
strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di
sviluppare autonomia nello studio.
 
SECONDO BIENNIO
 
Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente
comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi
orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun liceo;
produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti,
descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune
argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce
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nella
discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli
interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia,
morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici
(funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.),
anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una
consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e
la lingua italiana; riflette su conoscenze, abilità e strategie
acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad
altre lingue.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le lingue.
 
Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare)
e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine
di pervenire ad un accettabile livello di padronanza linguistica.
 
In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a
consolidare il metodo di studio della lingua straniera per
l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con
l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e in funzione dello
sviluppo di interessi personali o professionali.
 
Cultura
 
PRIMO BIENNIO
 
Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale
relativo alla lingua straniera, lo studente comprende aspetti
relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con
particolare riferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi
orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualità, testi
letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le
principali specificità formali e culturali; riconosce similarità e
diversità tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lingue
diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).
 
SECONDO BIENNIO
 
Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze relative all’universo
culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti
relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con
particolare riferimento agli ambiti di più immediato interesse di
ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale,
economico); comprende e contestualizza testi letterari di epoche
diverse, con priorità per quei generi o per quelle tematiche che
risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi
letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da
lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua
straniera nello studio di argomenti provenienti da discipline non
linguistiche; utilizza le nuove tecnologie dell’informazione e della
comunicazione per approfondire argomenti di studio.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua
di studio e alla caratterizzazione liceale (letteraria, artistica,
musicale, scientifica, sociale, economica), con particolare
riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca
moderna e contemporanea.
 
Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e culture
diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti
culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità,
 
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cinema, musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche,
approfondire argomenti di natura non linguistica, esprimersi
creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.
 
STORIA E GEOGRAFIA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Storia
 
Al termine del percorso liceale lo studente conosce i principali
eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa
e dell’Italia, dall’antichità ai giorni nostri, nel quadro della
storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e le
categorie interpretative proprie della disciplina; sa leggere e
valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a una dimensione
significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il
confronto fra una varietà di prospettive e interpretazioni, le
radici del presente.
 
Il punto di partenza sarà la sottolineatura della dimensione
temporale di ogni evento e la capacità di collocarlo nella giusta
successione cronologica, in quanto insegnare storia è proporre lo
svolgimento di eventi correlati fra loro secondo il tempo. D’altro
canto non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioe’ lo
spazio. La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la
geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali. Le
due dimensioni spazio-temporali devono far parte integrante
dell’apprendimento della disciplina.
 
Avvalendosi del lessico di base della disciplina, lo studente
rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle
loro relazioni, coglie gli elementi di affinita-continuità e
diversita-discontinuità fra civiltà diverse, si orienta sui
concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi
politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica
e culturale. A tal proposito uno spazio adeguato dovrà essere
riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione
repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo
studente conosca bene i fondamenti del nostro ordinamento
costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze
storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e
confronto con altri documenti fondamentali (solo per citare qualche
esempio, dalla Magna Charta Libertatum alla Dichiarazione
d’indipendenza degli Stati Uniti d’America, dalla Dichiarazione dei
diritti dell’uomo e del cittadino alla Dichiarazione universale dei
diritti umani), maturando altresi’, anche in relazione con le
attività svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie
competenze per una vita civile attiva e responsabile.
 
E’ utile ed auspicabile rivolgere l’attenzione alle civiltà diverse
da quella occidentale per tutto l’arco del percorso, dedicando
opportuno spazio, per fare qualche esempio, alla civiltà indiana al
tempo delle conquiste di Alessandro Magno; alla civiltà cinese al
tempo dell’impero romano; alle culture americane precolombiane; ai
paesi extraeuropei conquistati dal colonialismo europeo tra Sette e
Ottocento, per arrivare alla conoscenza del quadro complessivo delle
relazioni tra le diverse civiltà nel Novecento. Una particolare
attenzione sarà dedicata all’approfondimento di particolari nuclei
tematici propri dei diversi percorsi liceali.
 
Pur senza nulla togliere al quadro complessivo di riferimento, uno
spazio adeguato potrà essere riservato ad attività che portino a
valutare diversi tipi di fonti, a leggere documenti storici o
confrontare diverse tesi interpretative: ciò al fine di comprendere
i modi attraverso cui gli studiosi costruiscono il racconto della
storia, la varietà delle fonti adoperate, il succedersi e il
contrapporsi di interpretazioni diverse. Lo studente maturerà
inoltre un metodo di studio conforme all’oggetto indagato, che lo
metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di
natura storica, cogliendo i nodi salienti dell’interpretazione,
dell’esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare.
 
Attenzione, altresi’, dovrà essere dedicata alla v
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erifica frequente
dell’esposizione orale, della quale in particolare sarà auspicabile
sorvegliare la precisione nel collocare gli eventi secondo le
corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso e la
padronanza terminologica.
 
Geografia
 
Al termine del percorso biennale lo studente conoscerà gli strumenti
fondamentali della disciplina ed avrà acquisito familiarità con i
suoi principali metodi, anche traendo partito da opportune
esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare, in tale
prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e rappresentazione del
territorio. Lo studente saprà orientarsi criticamente dinanzi alle
principali forme di rappresentazione cartografica, nei suoi diversi
aspetti geografico-fisici e geopolitici, e avrà di conseguenza
acquisito un’adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che
intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche
socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un
territorio. Saprà in particolare descrivere e inquadrare nello
spazio i problemi del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni
storiche di "lunga durata", i processi di trasformazione, le
condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse,
gli aspetti economici e demografici delle diverse realtà in chiave
multiscalare.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
Storia
 
PRIMO BIENNIO
 
Il primo biennio sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche e
di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non
potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali
civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la
civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo;
l’Europa romano-barbarica; società ed economia nell’Europa
altomedioevale; la Chiesa nell’Europa altomedievale; la nascita e la
diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’altomedioevo; il
particolarismo signorile e feudale.
 
Lo studio dei vari argomenti sarà accompagnato da una riflessione
sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica
e medievale e sul contributo di discipline come l’archeologia,
l’epigrafia e la paleografia.
 
SECONDO BIENNIO
 
Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo
di formazione dell’Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale
tra medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va dall’XI
secolo fino alle soglie del Novecento.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere
tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della
rinascita dell’XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero),
comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed
economia nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali
e l’avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le
scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi
dell’unità religiosa dell’Europa; la costruzione degli stati moderni
e l’assolutismo; lo sviluppo dell’economia fino alla rivoluzione
industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese,
americana, francese); l’età napoleonica e la Restaurazione; il
problema della nazionalità nell’Ottocento, il Risorgimento italiano
e l’Italia unita; l’Occidente degli Stati-Nazione; la questione
sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale;
l’imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano
fino alla fine dell’Ottocento.
==[[Pagina:211septies.djvu/339]]==
 
E’ opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: società e cultura
del Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica
nel Seicento, l’Illuminismo, il Romanticismo) siano trattati in modo
interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti.
 
QUINTO ANNO
 
L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea,
dall’analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni
nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando
l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere
criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia
necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della
differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali
esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il
dibattito storiografico è ancora aperto.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere
tralasciati i seguenti nuclei tematici: l’inizio della società di
massa in Occidente; l’età giolittiana; la prima guerra mondiale; la
rivoluzione russa e l’URSS da Lenin a Stalin; la crisi del
dopoguerra; il fascismo; la crisi del ’29 e le sue conseguenze negli
Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi
del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l’Italia dal Fascismo alla
Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.
 
Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a
tre linee fondamentali: 1) dalla "guerra fredda" alle svolte di fine
Novecento: l’ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l’età di
Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di
formazione dell’Unione Europea, i processi di globalizzazione, la
rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del mondo globale;
2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America
latina: la nascita dello stato d’Israele e la questione palestinese,
il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell’India
come potenze mondiali; 3) la storia d’Italia nel secondo dopoguerra:
la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e
Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico
all’inizio degli anni 90.
 
Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto
della loro natura "geografica" (ad esempio, la distribuzione delle
risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le
caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le
relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a
trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri
insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di
esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del
totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).
 
Geografia
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del biennio lo studente si concentrerà sullo studio del
pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e
problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti
dell’Italia, dell’Europa, dei continenti e degli Stati.
 
Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come
temi principali: il paesaggio, l’urbanizzazione, la globalizzazione e
le sue conseguenze, le diversità culturali (lingue, religioni), le
migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione
tra economia, ambiente e società, gli squilibri fra regioni del
mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento
climatico, alimentazione e biodiversità), la geopolitica, l’Unione
europea, l’Italia, l’Europa e i suoi Stati principali, i continenti e
i loro Stati più rilevanti.
 
Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo
precedente relativamente all’Italia, all’Europa e agli altri
continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso
alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di
concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell’arco
dell’intero quinquennio.
==[[Pagina:211septies.djvu/340]]==
 
A livello esemplificativo lo studente descriverà e collocherà su
base cartografica, anche attraverso l’esercizio di lettura delle
carte mute, i principali Stati del mondo (con un’attenzione
particolare all’area mediterranea ed europea). Tale descrizione
sintetica mirerà a fornire un quadro degli aspetti ambientali,
demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e
cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sarà anche la
capacità di dar conto dell’importanza di alcuni fattori fondamentali
per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in
prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie
d’acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di
transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree
linguistiche, diffusione delle religioni).
 
Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovrà
acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita
delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del
presente, la distribuzione e la densità della popolazione, in
relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine,
ecc.) e fattori sociali (povertà, livelli di istruzione, reddito,
ecc.).
 
Per questo tipo di analisi prenderà familiarità con la lettura e la
produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici
e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in
grado di far emergere le specificità locali), e con le diverse
rappresentazioni della terra e le loro finalità, dalle origini della
cartografia (argomento che si presta più che mai a un rapporto con
la storia) fino al GIS.
 
FILOSOFIA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente è consapevole del
significato della riflessione filosofica come modalità specifica e
fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse
tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla
conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e
dell’esistere; avrà inoltre acquisito una conoscenza il piu’
possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del
pensiero occidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il
legame col contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente
universalistica che ogni filosofia possiede.
 
Grazie alla conoscenza degli autori e dei problemi filosofici
fondamentali lo studente ha sviluppato la riflessione personale, il
giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione
razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma
scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione
giunge a conoscere il reale.
 
Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi lo
avranno messo in grado di orientarsi sui seguenti problemi
fondamentali: l’ontologia, l’etica e la questione della felicità, il
rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema
della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la filosofia e
le altre forme del sapere, in particolare la scienza , il senso della
bellezza, la libertà e il potere nel pensiero politico, nodo
quest’ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a
Cittadinanza e Costituzione.
 
Lo studente è in grado di utilizzare il lessico e le categorie
specifiche della disciplina, di contestualizzare le questioni
filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere le radici
concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali
problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la
filosofia e le altre discipline.
 
Il percorso qui delineato potrà essere declinato e ampliato dal
docente anche in base alle peculiari caratteristiche dei diversi
percorsi liceali, che possono richiedere la focalizzazione di
particolari temi o autori.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
SECON
==[[Pagina:211septies.djvu/341]]==
DO BIENNIO
 
Nel corso del biennio lo studente acquisirà familiarità con la
specificità del sapere filosofico, apprendendone il lessico
fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico
le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori
esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere
rappresentativi delle tappe più significative della ricerca
filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il
più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A
tale scopo ogni autore sarà inserito in un quadro sistematico e ne
saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo
da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le
soluzioni.
 
Nell’ambito della filosofia antica imprescindibile sarà la
trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore
comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine
dei filosofi presocratici e della sofistica. L’esame degli sviluppi
del pensiero in età ellenistico-romana e del neoplatonismo
introdurrà il tema dell’incontro tra la filosofia greca e le
religioni bibliche.
 
Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del medioevo,
saranno proposti necessariamente Agostino d’Ippona, inquadrato nel
contesto della riflessione patristica, e Tommaso d’Aquino, alla cui
maggior comprensione sarà utile la conoscenza dello sviluppo della
filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa
dalla "riscoperta" di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo.
 
Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili
saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo
e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all’empirismo
di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno,
con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau;
l’idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per
sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente
gli orizzonti culturali aperti da movimenti come
l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Romanticismo, esaminando
il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot,
con particolare attenzione nei confronti di grandi esponenti della
tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz)
e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli
sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi
statuti filosofici della psicologia, della biologia, della fisica e
della filosofia della storia).
 
QUINTO ANNO
 
L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia
contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri.
 
Nell’ambito del pensiero ottocentesco sarà imprescindibile lo studio
di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle
reazioni all’hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale
dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del Positivismo e
delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonché dei piu’
significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.
 
Il percorso continuerà poi con almeno quattro autori o problemi
della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali
diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b)
Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l’esistenzialismo; d) il
neoidealismo italiano e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f)
vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d’ispirazione cristiana e la
nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in
particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia
politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; i) la
filosofia del linguaggio; l) l’ermeneutica filosofica.
==[[Pagina:211septies.djvu/342]]==
 
MATEMATICA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso del liceo scientifico lo studente conoscerà
i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla
disciplina in se’ considerata, sia rilevanti per la descrizione e la
previsione di fenomeni, in particolare del mondo fisico. Egli saprà
inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico
entro cui si sono sviluppate e ne comprenderà il significato
concettuale.
 
Lo studente avrà acquisito una visione storico-critica dei rapporti
tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto
filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avrà
acquisito il senso e la portata dei tre principali momenti che
caratterizzano la formazione del pensiero matematico: la matematica
nella civiltà greca, il calcolo infinitesimale che nasce con la
rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla
matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal
razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della
matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che
investe nuovi campi (tecnologia, scienze sociali, economiche,
biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica.
 
Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo dello
studio:
 
1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio
entro cui prendono forma i procedimenti caratteristici del pensiero
matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni,
assiomatizzazioni);
 
2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria
analitica cartesiana, una buona conoscenza delle funzioni elementari
dell’analisi, le nozioni elementari del calcolo differenziale e
integrale;
 
3) gli strumenti matematici di base per lo studio dei fenomeni
fisici, con particolare riguardo al calcolo vettoriale e alle
equazioni differenziali, in particolare l’equazione di Newton e le
sue applicazioni elementari;
 
4) la conoscenza elementare di alcuni sviluppi della matematica
moderna, in particolare degli elementi del calcolo delle
probabilità, dell’analisi statistica e della ricerca operativa;
 
5) il concetto di modello matematico e un’idea chiara della
differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della
fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e
quello della modellistica (possibilità di rappresentare la stessa
classe di fenomeni mediante differenti approcci);
 
6) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di
fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione
e il calcolo;
 
7) una chiara visione delle caratteristiche dell’approccio
assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificità rispetto
all’approccio assiomatico della geometria euclidea classica;
 
8) una conoscenza del principio di induzione matematica e la
capacità di saperlo applicare, avendo inoltre un’idea chiara del
significato filosofico di questo principio ("invarianza delle leggi
del pensiero"), della sua diversità con l’induzione fisica
("invarianza delle leggi dei fenomeni") e di come esso costituisca un
esempio elementare del carattere non strettamente deduttivo del
ragionamento matematico.
 
Questa articolazione di temi e di approcci costituirà la base per
istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre
discipline come la fisica, le scienze naturali, sociali ed
economiche, la filosofia, la storia e per approfondire il ruolo della
matematica nella tecnologia.
 
Al termine del percorso didattico lo studente avrà approfondito i
procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni,
dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni), conoscerà le
metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un
insieme di fenomeni, saprà applicare quanto appreso per la soluzione
di problemi, anche utilizzando strumenti informatici di
rappresentazione geometrica e di calcolo. Tali capacità saranno piu’
accentuate nel percorso del liceo scientifico (opzione "scienze
applicate"), con particolare riguardo per la
==[[Pagina:211septies.djvu/343]]==
padronanza del calcolo
infinitesimale, del calcolo della probabilità, degli elementi della
ricerca operativa, dei concetti e delle tecniche dell’ottimizzazione.
 
Inoltre, lo studente avrà sviluppato una specifica conoscenza del
ruolo della matematica nella tecnologia e nelle scienze
dell’ingegneria.
 
Gli strumenti informatici oggi disponibili offrono contesti idonei
per rappresentare e manipolare oggetti matematici. L’insegnamento
della matematica offre numerose occasioni per acquisire familiarità
con tali strumenti e per comprenderne il valore metodologico. Il
percorso favorirà l’uso di questi strumenti, anche in vista del loro
uso per il trattamento dei dati nelle altre discipline scientifiche.
 
L’uso degli strumenti informatici è una risorsa di particolare
importanza in questo liceo. Essa sarà comunque introdotta in modo
critico, senza creare l’illusione che sia un mezzo automatico di
risoluzione di problemi e senza compromettere la necessaria
acquisizione di capacità di calcolo mentale.
 
L’ampio spettro dei contenuti che saranno affrontati dallo studente
richiederà che l’insegnante sia consapevole della necessità di un
buon impiego del tempo disponibile. Ferma restando l’importanza
dell’acquisizione delle tecniche, verranno evitate dispersioni in
tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in
modo significativo alla comprensione dei problemi. L’approfondimento
degli aspetti tecnologici e ingegneristici, sebbene più marcato in
questo indirizzo, non perderà mai di vista l’obiettivo della
comprensione in profondità degli aspetti concettuali della
disciplina. L’indicazione principale e’: pochi concetti e metodi
fondamentali, acquisiti in profondità.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Aritmetica e algebra
 
Il primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a
quello algebrico. Lo studente svilupperà le sue capacità nel
calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri
interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che
nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate
le proprietà delle operazioni. Lo studio dell’algoritmo euclideo per
la determinazione del MCD permetterà di approfondire la conoscenza
della struttura dei numeri interi e di un esempio importante di
procedimento algoritmico. Lo studente acquisirà una conoscenza
intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro
rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione
dell’irrazionalità di e di altri numeri sarà un’importante
occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri
irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un
esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e
un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione.
 
L’acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sarà
accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori.
 
Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale,
le proprietà dei polinomi e le operazioni tra di essi. Saprà
fattorizzare semplici polinomi, saprà eseguire semplici casi di
divisione con resto fra due polinomi, e ne approfondirà l’analogia
con la divisione fra numeri interi. Anche in questo l’acquisizione
della capacità calcolistica non comporterà tecnicismi eccessivi.
 
Lo studente acquisirà la capacità di eseguire calcoli con le
espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante
un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per
dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.
 
Studierà i concetti di vettore, di dipendenza e indipendenza
lineare, di prodotto scalare e vettoriale nel piano e nello spazio
nonché gli elementi del calcolo matriciale. Approfondirà inoltre la
comprensione del ruolo fondamentale che i concetti dell’algebra
vettoriale e matriciale hanno nella fisica.
==[[Pagina:211septies.djvu/344]]==
 
Geometria
 
Il primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti
della geometria euclidea del piano. Verrà chiarita l’importanza e il
significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema,
dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli
Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica
occidentale. In coerenza con il modo con cui si è presentato
storicamente, l’approccio euclideo non sarà ridotto a una
formulazione puramente assiomatica.
 
Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione
affinché ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le
implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri
irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali.
 
Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali trasformazioni
geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con
particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà in grado di
riconoscere le principali proprietà invarianti. Inoltre studierà le
proprietà fondamentali della circonferenza.
 
La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sarà
effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la
riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa
metodologia nella geometria euclidea), sia mediante programmi
informatici di geometria.
 
Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate
cartesiane, in una prima fase limitandosi alla rappresentazione di
punti, rette e fasci di rette nel piano e di proprietà come il
parallelismo e la perpendicolarità. Lo studio delle funzioni
quadratiche si accompagnerà alla rappresentazione geometrica delle
coniche nel piano cartesiano. L’intervento dell’algebra nella
rappresentazione degli oggetti geometrici non sarà disgiunto
dall’approfondimento della portata concettuale e tecnica di questa
branca della matematica.
 
Saranno inoltre studiate le funzioni circolari e le loro proprietà e
relazioni elementari, i teoremi che permettono la risoluzione dei
triangoli e e il loro uso nell’ambito di altre discipline, in
particolare nella fisica.
 
Relazioni e funzioni
 
Obiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle
funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire
semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo
all’introduzione del concetto di modello matematico. In particolare,
lo studente apprenderà a descrivere un problema con un’equazione,
una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere
informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di
fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle
decisioni.
 
Lo studio delle funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = ax2 + bx + c
e la rappresentazione delle rette e delle parabole nel piano
cartesiano consentiranno di acquisire i concetti di soluzione delle
equazioni di primo e secondo grado in una incognita, delle
disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due
incognite, nonché le tecniche per la loro risoluzione grafica e
algebrica.
 
Lo studente studierà le funzioni f(x) = x , f(x) = a/x, le funzioni
lineari a tratti, le funzioni circolari sia in un contesto
strettamente matematico sia in funzione della rappresentazione e
soluzione di problemi applicativi. Apprenderà gli elementi della
teoria della proporzionalità diretta e inversa. Il contemporaneo
studio della fisica offrirà esempi di funzioni che saranno oggetto
di una specifica trattazione matematica, e i risultati di questa
trattazione serviranno ad approfondire la comprensione dei fenomeni
fisici e delle relative teorie.
 
Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro di
rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche
utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati.
 
Dati e previsioni
 
Lo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi
modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati,
scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere tra
caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui,
operare con di
==[[Pagina:211septies.djvu/345]]==
stribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno
studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle
misure di variabilità, nonché l’uso strumenti di calcolo
(calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e
serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in
collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati
siano raccolti direttamente dagli studenti.
 
Lo studente sarà in grado di ricavare semplici inferenze dai
diagrammi statistici.
 
Egli conoscerà la nozione di probabilità, con esempi tratti da
contesti classici e con l’introduzione di nozioni di statistica.
 
Sarà approfondito in modo rigoroso il concetto di modello
matematico, distinguendone la specificità concettuale e metodica
rispetto all’approccio della fisica classica.
 
SECONDO BIENNIO
 
Aritmetica e algebra
 
Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero p, e di
contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e,
permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con
riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. In questa occasione
lo studente studierà la formalizzazione dei numeri reali anche come
introduzione alla problematica dell’infinito matematico (e alle sue
connessioni con il pensiero filosofico). Sarà anche affrontato il
tema del calcolo approssimato, sia dal punto di vista teorico sia
mediante l’uso di strumenti di calcolo.
 
Saranno studiate la definizione e le proprietà di calcolo dei numeri
complessi, nella forma algebrica, geometrica e trigonometrica.
 
Geometria
 
Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista
geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente
approfondirà la comprensione della specificità dei due approcci
(sintetico e analitico) allo studio della geometria.
 
Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il
problema della determinazione dell’area del cerchio, nonché la
nozione di luogo geometrico, con alcuni esempi significativi.
 
Lo studio della geometria proseguirà con l’estensione allo spazio di
alcuni dei temi della geometria piana, anche al fine di sviluppare
l’intuizione geometrica. In particolare, saranno studiate le
posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e
la perpendicolarità, nonché le proprietà dei principali solidi
geometrici (in particolare dei poliedri e dei solidi di rotazione).
 
Relazioni e funzioni
 
Un tema di studio sarà il problema del numero delle soluzioni delle
equazioni polinomiali.
 
Lo studente acquisirà la conoscenza di semplici esempi di
successioni numeriche, anche definite per ricorrenza, e saprà
trattare situazioni in cui si presentano progressioni aritmetiche e
geometriche.
 
Approfondirà lo studio delle funzioni elementari dell’analisi e, in
particolare, delle funzioni esponenziale e logaritmo. Sarà in grado
di costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale,
nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle
altre discipline; tutto ciò sia in un contesto discreto sia
continuo.
 
Infine, lo studente sarà in grado di analizzare sia graficamente che
analiticamente le principali funzioni e saprà operare su funzioni
composte e inverse. Un tema importante di studio sarà il concetto di
velocità di variazione di un processo rappresentato mediante una
funzione.
 
Dati e previsioni
 
Lo studente, in ambiti via via più complessi, il cui studio sarà
sviluppato il più possibile in collegamento con le altre discipline
e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli
==[[Pagina:211septies.djvu/346]]==
studenti,
apprenderà a far uso delle distribuzioni doppie condizionate e
marginali, dei concetti di deviazione standard, dipendenza,
correlazione e regressione, e di campione.
 
Studierà la probabilità condizionata e composta, la formula di
Bayes e le sue applicazioni, nonché gli elementi di base del calcolo
combinatorio.
 
In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il
concetto di modello matematico.
 
QUINTO ANNO
 
Nell’anno finale lo studente approfondirà la comprensione del metodo
assiomatico e la sua utilità concettuale e metodologica anche dal
punto di vista della modellizzazione matematica. Gli esempi verranno
tratti dal contesto dell’aritmetica, della geometria euclidea o della
probabilità ma è lasciata alla scelta dell’insegnante la decisione
di quale settore disciplinare privilegiare allo scopo tenendo anche
conto della specificità dell’indirizzo.
 
Geometria
 
L’introduzione delle coordinate cartesiane nello spazio permetterà
allo studente di studiare dal punto di vista analitico rette, piani e
sfere.
 
Relazioni e funzioni
 
Lo studente proseguirà lo studio delle funzioni fondamentali
dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre
discipline. Acquisirà il concetto di limite di una successione e di
una funzione e apprenderà a calcolare i limiti in casi semplici.
 
Lo studente acquisirà i principali concetti del calcolo
infinitesimale - in particolare la continuità, la derivabilità e
l’integrabilità - anche in relazione con le problematiche in cui
sono nati (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva,
calcolo di aree e volumi). Non sarà richiesto un particolare
addestramento alle tecniche del calcolo, che si limiterà alla
capacità di derivare le funzioni già note, semplici prodotti,
quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla
capacità di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni
elementari, nonché a determinare aree e volumi in casi semplici.
 
Altro importante tema di studio sarà il concetto di equazione
differenziale, cosa si intenda con le sue soluzioni e le loro
principali proprietà, nonché alcuni esempi importanti e
significativi di equazioni differenziali, con particolare riguardo
per l’equazione della dinamica di Newton. Si tratterà soprattutto di
comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento
concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di
fenomeni fisici o di altra natura. Inoltre, lo studente acquisirà
familiarità con l’idea generale di ottimizzazione e con le sue
applicazioni in numerosi ambiti.
 
Dati e previsioni
 
Lo studente apprenderà le caratteristiche di alcune distribuzioni
discrete e continue di probabilità (come la distribuzione binomiale,
la distribuzione normale, la distribuzione di Poisson).
 
In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell’ambito
delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente
approfondirà il concetto di modello matematico e svilupperà la
capacità di costruirne e analizzarne esempi in particolare
nell’ambito delle scienze applicate, tecnologiche e ingegneristiche.
 
INFORMATICA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
==[[Pagina:211septies.djvu/347]]==
 
L’insegnamento di informatica deve contemperare diversi obiettivi:
comprendere i principali fondamenti teorici delle scienze
dell’informazione, acquisire la padronanza di strumenti
dell’informatica, utilizzare tali strumenti per la soluzione di
problemi significativi in generale, ma in particolare connessi allo
studio delle altre discipline, acquisire la consapevolezza dei
vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei metodi
informatici e delle conseguenze sociali e culturali di tale uso.
 
Questi obiettivi si riferiscono ad aspetti fortemente connessi fra di
loro, che vanno quindi trattati in modo integrato. Il rapporto fra
teoria e pratica va mantenuto su di un piano paritario e i due
aspetti vanno strettamente integrati evitando sviluppi paralleli
incompatibili con i limiti del tempo a disposizione.
 
Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia i più comuni
strumenti software per il calcolo, la ricerca e la comunicazione in
rete, la comunicazione multimediale, l’acquisizione e
l’organizzazione dei dati, applicandoli in una vasta gamma di
situazioni, ma soprattutto nell’indagine scientifica, e scegliendo di
volta in volta lo strumento più adatto. Ha una sufficiente
padronanza di uno o più linguaggi per sviluppare applicazioni
semplici, ma significative, di calcolo in ambito scientifico.
 
Comprende la struttura logico-funzionale della struttura fisica e del
software di un computer e di reti locali, tale da consentirgli la
scelta dei componenti più adatti alle diverse situazioni e le loro
configurazioni, la valutazione delle prestazioni, il mantenimento
dell’efficienza.
 
L’uso di strumenti e la creazione di applicazioni deve essere
accompagnata non solo da una conoscenza adeguata delle funzioni e
della sintassi, ma da un sistematico collegamento con i concetti
teorici ad essi sottostanti.
 
Il collegamento con le discipline scientifiche, ma anche con la
filosofia e l’italiano, deve permettere di riflettere sui fondamenti
teorici dell’informatica e delle sue connessioni con la logica, sul
modo in cui l’informatica influisce sui metodi delle scienze e delle
tecnologie, e su come permette la nascita di nuove scienze.
 
E’ opportuno coinvolgere gli studenti degli ultimi due anni in
percorsi di approfondimento anche mirati al proseguimento degli studi
universitari e di formazione superiore. In questo contesto e’
auspicabile trovare un raccordo con altri insegnamenti, in
particolare con matematica, fisica e scienze, e sinergie con il
territorio, aprendo collaborazioni con università, enti di ricerca,
musei della scienza e mondo del lavoro.
 
Dal punto di vista dei contenuti il percorso ruoterà intorno alle
seguenti aree tematiche: architettura dei computer (AC), sistemi
operativi (SO), algoritmi e linguaggi di programmazione (AL),
elaborazione digitale dei documenti (DE), reti di computer (RC),
struttura di Internet e servizi (IS), computazione, calcolo numerico
e simulazione (CS), basi di dati (BD).
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel primo biennio sono usati gli strumenti di lavoro più comuni del
computer insieme ai concetti di base ad essi connessi.
 
Lo studente è introdotto alle caratteristiche architetturali di un
computer: i concetti di hardware e software, una introduzione alla
codifica binaria presenta i codici ASCII e Unicode, gli elementi
funzionali della macchina di Von Neumann: CPU, memoria, dischi, bus e
le principali periferiche. (AC)
 
Conosce il concetto di sistema operativo, le sue funzionalità di
base e le caratteristiche dei sistemi operativi più comuni; il
concetto di processo come programma in esecuzione, il meccanismo base
della gestione della memoria e le principali funzionalità dei file
system. (SO)
 
Lo studente conosce gli elementi costitutivi di un documento
elettronico e i principali strumenti di produzione. Occorre partire
da quanto gli studenti hanno già acquisito nella scuola di base per
far loro raggiungere la padronanza di tali strumenti, con particolare
attenzione al foglio elettronico. (DE)
==[[Pagina:211septies.djvu/348]]==
 
Apprende la struttura e i servizi di Internet. Insieme alle altre
discipline si condurranno gli studenti a un uso efficace della
comunicazione e della ricerca di informazioni, e alla consapevolezza
delle problematiche e delle regole di tale uso.
 
Lo studente è introdotto ai principi alla base dei linguaggi di
programmazione e gli sono illustrate le principali tipologie di
linguaggi e il concetto di algoritmo. Sviluppa la capacità di
implementare un algoritmo in pseudo-codice o in un particolare
linguaggio di programmazione, di cui si introdurrà la sintassi.(AL)
 
SECONDO BIENNIO
 
Nel secondo biennio si procede ad un allargamento della padronanza di
alcuni strumenti e un approfondimento dei loro fondamenti
concettuali. La scelta dei temi dipende dal contesto e dai rapporti
che si stabiliscono fra l’informatica e le altre discipline. Sarà
possibile disegnare un percorso all’interno delle seguenti tematiche:
strumenti avanzati di produzione dei documenti elettronici, linguaggi
di markup (XML etc), formati non testuali (bitmap, vettoriale,
formati di compressione), font tipografici, progettazione web (DE);
introduzione al modello relazionale dei dati, ai linguaggi di
interrogazione e manipolazione dei dati (BS); implementazione di un
linguaggio di programmazione, metodologie di programmazione, sintassi
di un linguaggio orientato agli oggetti (AL).
 
QUINTO ANNO
 
E’ opportuno che l’insegnante - che valuterà di volta in volta il
percorso didattico più adeguato alla singola classe - realizzi
percorsi di approfondimento, auspicabilmente in raccordo con le altre
discipline.
 
Sono studiati i principali algoritmi del calcolo numerico (CS),
introdotti i principi teorici della computazione (CS) e affrontate le
tematiche relative alle reti di computer, ai protocolli di rete, alla
struttura di internet e dei servizi di rete (RC) (IS). Con l’ausilio
degli strumenti acquisiti nel corso dei bienni precedenti, sono
inoltre sviluppate semplici simulazioni come supporto alla ricerca
scientifica (studio quantitativo di una teoria, confronto di un
modello con i dati...) in alcuni esempi, possibilmente connessi agli
argomenti studiati in fisica o in scienze (CS).
 
FISICA
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti
fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano,
acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e
del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto
storico e filosofico in cui essa si è sviluppata.
 
In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze:
osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative
utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di
fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti
per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del
significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove
l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni
naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi
critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura,
costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le
scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui
vive.
==[[Pagina:211septies.djvu/349]]==
 
La libertà, la competenza e la sensibilità dell’insegnante - che
valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla
singola classe - svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un
raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di
matematica, scienze, storia e filosofia) e nel promuovere
collaborazioni tra la sua Istituzione scolastica e Università, enti
di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a
vantaggio degli studenti degli ultimi due anni.
 
In particolare per il liceo delle scienze applicate si sottolinea il
ruolo centrale del laboratorio, inteso sia come attività di
presentazione da cattedra, sia come esperienza di scoperta e verifica
delle leggi fisiche, che consente allo studente di comprendere il
carattere induttivo delle leggi e di avere una percezione concreta
del nesso tra evidenze sperimentali e modelli teorici.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel primo biennio si inizia a costruire il linguaggio della fisica
classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura),
abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali,
a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio
operato.
 
Al tempo stesso gli esperimenti di laboratorio consentiranno di
definire con chiarezza il campo di indagine della disciplina e di
permettere allo studente di esplorare fenomeni (sviluppare abilità
relative alla misura) e di descriverli con un linguaggio adeguato
(incertezze, cifre significative, grafici). L’attività sperimentale
lo accompagnerà lungo tutto l’arco del primo biennio, portandolo a
una conoscenza sempre più consapevole della disciplina anche
mediante la scrittura di relazioni che rielaborino in maniera critica
ogni esperimento eseguito.
 
Attraverso lo studio dell’ottica geometrica, lo studente sarà in
grado di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione
della luce e il funzionamento dei principali strumenti ottici.
 
Lo studio dei fenomeni termici definirà, da un punto di vista
macroscopico, le grandezze temperatura e quantità di calore
scambiato introducendo il concetto di equilibrio termico e trattando
i passaggi di stato.
 
Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi
all’equilibrio dei corpi e dei fluidi; i moti saranno affrontati
innanzitutto dal punto di vista cinematico giungendo alla dinamica
con una prima esposizione delle leggi di Newton, con particolare
attenzione alla seconda legge. Dall’analisi dei fenomeni meccanici,
lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro ed
energia, per arrivare ad una prima trattazione della legge di
conservazione dell’energia meccanica totale.
 
I temi suggeriti saranno sviluppati dall’insegnante secondo modalità
e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le
conoscenze matematiche già in possesso degli studenti o
contestualmente acquisite nel corso parallelo di Matematica (secondo
quanto specificato nelle relative Indicazioni). Lo studente potrà
cosi’ fare esperienza, in forma elementare ma rigorosa, del metodo di
indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali,
teorici e linguistici.
 
SECONDO BIENNIO
 
Nel secondo biennio il percorso didattico darà maggior rilievo
all’impianto teorico (le leggi della fisica) e alla sintesi formale
(strumenti e modelli matematici), con l’obiettivo di formulare e
risolvere problemi più impegnativi, tratti anche dall’esperienza
quotidiana, sottolineando la natura quantitativa e predittiva delle
leggi fisiche. Inoltre, l’attività sperimentale consentirà allo
studente di discutere e costruire concetti, progettare e condurre
osservazioni e misure, confrontare esperimenti e teorie.
 
Saranno riprese le leggi del moto, affiancandole alla discussione dei
sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di
relatività di Galilei.
 
L’approfondimento del principio di conservazione dell’energia
meccanica, applicato anche al moto dei fluidi e l’affronto degli
altri principi di conservazione, permetteranno allo studente di
 
==[[Pagina:211septies.djvu/350]]==
rileggere i fenomeni meccanici mediante grandezze diverse e di
estenderne lo studio ai sistemi di corpi. Con lo studio della
gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, lo
studente approfondirà, anche in rapporto con la storia e la
filosofia, il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi
cosmologici.
 
Si completerà lo studio dei fenomeni termici con le leggi dei gas,
familiarizzando con la semplificazione concettuale del gas perfetto e
con la relativa teoria cinetica; lo studente potrà cosi’ vedere come
il paradigma newtoniano sia in grado di connettere l’ambito
microscopico a quello macroscopico. Lo studio dei principi della
termodinamica permetterà allo studente di generalizzare la legge di
conservazione dell’energia e di comprendere i limiti intrinseci alle
trasformazioni tra forme di energia, anche nelle loro implicazioni
tecnologiche, in termini quantitativi e matematicamente formalizzati.
 
Si inizierà lo studio dei fenomeni ondulatori con le onde
meccaniche, introducendone le grandezze caratteristiche e la
formalizzazione matematica; si esamineranno i fenomeni relativi alla
loro propagazione con particolare attenzione alla sovrapposizione,
interferenza e diffrazione. In questo contesto lo studente
familiarizzerà con il suono (come esempio di onda meccanica
particolarmente significativa) e completerà lo studio della luce con
quei fenomeni che ne evidenziano la natura ondulatoria.
 
Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo
studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a
distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, e
di arrivare al suo superamento mediante l’introduzione di interazioni
mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione
in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.
 
QUINTO ANNO
 
Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con
l’induzione magnetica e le sue applicazioni, per giungere,
privilegiando gli aspetti concettuali, alla sintesi costituita dalle
equazioni di Maxwell. Lo studente affronterà anche lo studio delle
onde elettromagnetiche, della loro produzione e propagazione, dei
loro effetti e delle loro applicazioni nelle varie bande di
frequenza.
 
Il percorso didattico comprenderà le conoscenze sviluppate nel XX
secolo relative al microcosmo e al macrocosmo, accostando le
problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di
spazio e tempo, massa ed energia. L’insegnante dovrà prestare
attenzione a utilizzare un formalismo matematico accessibile agli
studenti, ponendo sempre in evidenza i concetti fondanti.
 
Lo studio della teoria della relatività ristretta di Einstein
porterà lo studente a confrontarsi con la simultaneità degli
eventi, la dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze;
l’aver affrontato l’equivalenza massa-energia gli permetterà di
sviluppare un’interpretazione energetica dei fenomeni nucleari
(radioattività, fissione, fusione).
 
L’affermarsi del modello del quanto di luce potrà essere introdotto
attraverso lo studio della radiazione termica e dell’ipotesi di
Planck (affrontati anche solo in modo qualitativo), e sarà
sviluppato da un lato con lo studio dell’effetto fotoelettrico e
della sua interpretazione da parte di Einstein, e dall’altro lato con
la discussione delle teorie e dei risultati sperimentali che
evidenziano la presenza di livelli energetici discreti nell’atomo.
 
L’evidenza sperimentale della natura ondulatoria della materia,
postulata da De Broglie, ed il principio di indeterminazione
potrebbero concludere il percorso in modo significativo.
 
La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita
con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della
scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca,
aderendo anche a progetti di orientamento.
 
In quest’ambito, lo studente potrà approfondire tematiche di suo
interesse, accostandosi alle scoperte più recenti della fisica (per
esempio nel campo dell’astrofisica e della cosmologia, o nel campo
della fisica delle particelle) o approfondendo i rapporti tra scienza
e tecnologia (per esempio la tematica dell’energia nucleare, per
acquisire i termini scientifici utili ad accostare c
==[[Pagina:211septies.djvu/351]]==
riticamente il
dibattito attuale, o dei semiconduttori, per comprendere le
tecnologie più attuali anche in relazione a ricadute sul problema
delle risorse energetiche, o delle micro- e nano-tecnologie per lo
sviluppo di nuovi materiali).
 
SCIENZE NATURALI
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al termine del percorso liceale lo studente possiede le conoscenze
disciplinari e le metodologie tipiche delle scienze della Terra,
della chimica e della biologia. Queste diverse aree disciplinari sono
caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si
basano tutte sulla stessa strategia dell’indagine scientifica che fa
riferimento anche alla dimensione di «osservazione e
sperimentazione». L’acquisizione di questo metodo, secondo le
particolari declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al
possesso dei contenuti disciplinari fondamentali, costituisce
l’aspetto formativo e orientativo dell’apprendimento/insegnamento
delle scienze. Questo è il contributo specifico che il sapere
scientifico può dare all’acquisizione di "strumenti culturali e
metodologici per una comprensione approfondita della realta".
 
Lo studente inoltre acquisisce la consapevolezza critica dei rapporti
tra lo sviluppo delle conoscenze all’interno delle aree disciplinari
oggetto di studio e il contesto storico, filosofico e tecnologico,
nonché dei nessi reciproci e con l’ambito scientifico più in
generale, in relazione a ricerca, innovazione, sviluppo.
 
In tale percorso riveste un’importanza fondamentale la dimensione
sperimentale, dimensione costitutiva di tali discipline e come tale
da tenere sempre presente. Il laboratorio è uno dei momenti piu’
significativi in cui essa si esprime, in quanto circostanza
privilegiata del "fare scienza" attraverso l’organizzazione e
l’esecuzione sistematica di attività sperimentali, che possono
svolgersi anche sul campo, in cui in ogni caso gli studenti siano
direttamente e attivamente impegnati. Tale dimensione rimane un
aspetto irrinunciabile della formazione scientifica e una guida per
tutto il percorso formativo, attraverso l’ideazione, lo svolgimento
di esperimenti e la discussione dei relativi risultati.
 
L’esperimento, proposto come strategia della ricerca, è infatti un
momento irrinunciabile della formazione scientifica e tecnologica e
va pertanto promosso in tutti gli anni di studio e in tutti gli
ambiti disciplinari, riservando alle attività sperimentali, anche
svolte in un’ottica pluri- o transdisciplinare, in raccordo con
l’insegnamento di fisica, una congrua parte del monte ore annuale. Il
percorso dall’ideazione dell’esperimento alla discussione dei
risultati ottenuti aiuta lo studente a porre domande, a raccogliere
dati e a interpretarli, a porsi in modi critico di fronte ai
problemi, acquisendo man mano gli atteggiamenti e la mentalità
tipici dell’indagine scientifica.
 
Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono
una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. Cosi’, a livello liceale,
accanto a temi e argomenti nuovi si possono approfondire concetti
già acquisiti negli anni precedenti, introducendo per essi nuove
chiavi interpretative. Inoltre, in termini metodologici, da un
approccio iniziale di tipo prevalentemente fenomenologico e
descrittivo si può passare a un approccio che ponga l’attenzione
sulle leggi, sui modelli, sulla formalizzazione, sulle relazioni tra
i vari fattori di uno stesso fenomeno e tra fenomeni differenti. Al
termine del percorso lo studente avrà perciò acquisito le seguenti
competenze: sapere effettuare connessioni logiche, riconoscere o
stabilire relazioni, classificare, formulare ipotesi in base ai dati
forniti, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle
ipotesi verificate, comunicare in modo corretto ed efficace le
proprie conclusioni utilizzando il linguaggio specifico, risolvere
situazioni problematiche, applicare le conoscenze acquisite a
situazioni della vita reale, anche per porsi in modo critico e
consapevole di fronte allo sviluppo scientifico e tecnologico
presente e dell’immediato futuro.
 
L’apprendimento disciplinare segue quindi una scansione ispirata a
criteri di gradualità, di ricorsività, di connessione tra i vari
temi e argomenti trattati, di sinergia tra le discipline che formano
==[[Pagina:211septies.djvu/352]]==
il corso di scienze le quali, pur nel pieno rispetto della loro
specificità, sono sviluppate in modo armonico e coordinato. Tale
scansione può prospettare lo sviluppo storico e concettuale delle
singole discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con
tutta la realtà culturale, sociale, economica e tecnologica dei
periodi in cui si sono sviluppate.
 
Approfondimenti di carattere disciplinare e multidisciplinare,
scientifico e tecnologico, avranno anche valore orientativo al
proseguimento degli studi. In questo contesto è auspicabile
coinvolgere soprattutto gli studenti degli ultimi due anni, stabilire
un raccordo con gli insegnamenti di fisica, matematica, storia,
filosofia e arte, da sviluppare attorno a temi e/o a figure di
scienziati di particolare rilevanza nella storia della scienza, della
tecnica e del pensiero, e attivare, ove possibile, collaborazioni con
università, enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico e
osservativo-descrittivo.
 
Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti
già in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro
esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio
geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della
Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari eccetera).
 
Per la biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle
caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo
alla loro costituzione fondamentale (cellule e tipi di tessuti) e
alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si
utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e
l’osservazione microscopica. La varietà dei viventi e la
complessità delle loro strutture e funzioni introducono allo studio
dell’evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei
rapporti organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e
mantenimento della biodiversità.
 
Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di
fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro
rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita
quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative
trasformazioni; il modello particellare della materia; la
classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei,
sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le
leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica
e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi
(sistema periodico di Mendeleev).
 
Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno
affrontati nella prima classe e sviluppati in modo coordinato con i
percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai
docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla
classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola
e alle scelte metodologiche da essi operate, utilizzando comunque il
laboratorio e l’attività osservativo-sperimentale, in aula e sul
campo, all’interno del percorso individuato.
 
Anche in rapporto con quanto svolto nel corso di fisica, si
metteranno in risalto somiglianze e differenze tra le metodologie e
tecniche di ricerca sperimentale utilizzate nelle diverse aree di
indagine. Si potranno acquisire tecniche di laboratorio comunemente
utilizzate sia in biologia che in chimica (per esempio come si
prepara una soluzione, come si filtra, come si allestisce un
preparato microscopico - vetrino o altro), non tanto e non solo in
termini addestrativi, quanto per comprenderne (e discuterne) il
significato (per esempio nella raccolta e selezione dei dati
quantitativi).
 
 
==[[Pagina:211septies.djvu/353]]==
SECONDO BIENNIO
 
Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in
relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma
sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri
delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione
più approfondita dei fenomeni.
 
Biologia
 
Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei
fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i
componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi
molecolari dei fenomeni stessi. Facendo riferimento anche alle
conoscenze fondamentali di chimica organica, si studiano le molecole
informazionali, con particolare riferimento al DNA e alle sue
funzioni, ricostruendo anche il percorso che ha portato alla
formulazione del modello, alla scoperta del codice genetico, alla
conoscenza dei meccanismi della regolazione genica ecc.. Tale
percorso, che ha posto le basi della biologia molecolare, è molto
significativo e potrà essere utilmente illustrato e discusso per
favorire la consapevolezza critica del cammino della scienza. Si
analizzano poi la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi,
vegetali e animali, uomo compreso). Facendo riferimento anche ai
concetti chiave della chimica fisica si considerano le funzioni
metaboliche di base e si approfondiscono gli aspetti (strutture e
relative funzioni) riguardanti la vita di relazione, la riproduzione
e lo sviluppo, ponendo attenzione, nella trattazione del corpo umano,
ai molteplici aspetti di educazione alla salute.
 
Chimica
 
Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e
la relativa nomenclatura. Si introducono lo studio della struttura
della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e
proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni
(stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici, il sistema
periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introduce
lo studio della chimica organica, dalle caratteristiche dell’atomo di
carbonio sino ai principali gruppi funzionali e alla loro
reattività. Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle
trasformazioni chimiche e se ne introducono i fondamenti degli
aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in
soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni), e
all’elettrochimica. Adeguato spazio si darà agli aspetti
quantitativi e quindi ai calcoli relativi e alle applicazioni.
 
Scienze della Terra
 
Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in
modo coordinato con la chimica e la fisica, cenni di mineralogia, di
petrologia (le rocce) e fenomeni come il vulcanesimo, la sismicità e
l’orogenesi, esaminando le trasformazioni ad essi collegate e ponendo
attenzione agli aspetti di modellizzazione dei fenomeni stessi (con
le difficoltà ad essi legate e con la ricaduta che hanno nelle
attività umane) e alla evoluzione delle teorie interpretative
formulate nel tempo.
 
I contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le
modalità e con l’ordine ritenuti più idonei, secondo quanto
indicato per il I biennio, anche attraverso attività di carattere
sperimentale sistematicamente e organicamente inserite nel percorso,
da svolgersi in laboratorio ed eventualmente sul campo.
 
QUINTO ANNO
 
Chimica
 
Nel quinto anno si approfondisce lo studio della chimica organica,
con particolare riferimento a materiali di interesse tecnologico e
applicativo (polimeri, compositi ecc.) e si affronta lo st
==[[Pagina:211septies.djvu/354]]==
udio di
concetti basilari della scienza dei materiali e delle loro principali
classi (metalli, ceramiche, semiconduttori, biomateriali ecc.).
 
Biologia
 
In raccordo con la chimica si illustrano i processi biochimici che
coinvolgono le principali molecole di interesse biologico. Si
approfondisce lo studio della biologia molecolare, in particolare
analizzando i passi e le conquiste che hanno condotto allo sviluppo
dell’ingegneria genetica (retrovirus, enzimi di restrizione, DNA
ricombinante, PCR) e alle sue principali applicazioni (terapie
geniche, biotecnologie), sia considerandone gli aspetti prettamente
tecnologici, sia ponendo l’accento sui problemi che esse pongono al
mondo contemporaneo. Si potranno anche esplorare, facendo riferimento
a fonti autorevoli, campi emergenti di indagine scientifica avanzata
(genomica, proteomica eccetera), per acquisirne in modo consapevole e
critico i principi fondamentali.
 
Scienze della Terra
 
Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della
tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le
interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse
organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera). Si
potranno utilmente compiere escursioni e attività sul campo mirate.
 
Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti
e/o su temi, anche di carattere tecnico-applicativo, scelti ad
esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse, alle fonti
energetiche tradizionali e rinnovabili, alle condizioni di equilibrio
dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici), alle nanotecnologie o
su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli
anni precedenti.
 
Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo
con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia. Il raccordo
con il corso di fisica, in particolare, favorirà l’acquisizione da
parte dello studente di linguaggi e strumenti complementari che gli
consentiranno di affrontare con maggiore dimestichezza problemi
complessi e interdisciplinari.
 
La dimensione sperimentale, infine, potrà essere ulteriormente
approfondita con attività da svolgersi non solo nei laboratori
didattici della scuola, ma anche presso laboratori di università ed
enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento.
 
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Nell’arco del quinquennio lo studente liceale acquisisce la
padronanza del disegno "grafico/geometrico" come linguaggio e
strumento di conoscenza che si sviluppa attraverso la capacità di
vedere nello spazio, effettuare confronti, ipotizzare relazioni,
porsi interrogativi circa la natura delle forme naturali e
artificiali.
 
Il linguaggio grafico/geometrico è utilizzato dallo studente per
imparare a comprendere, sistematicamente e storicamente, l’ambiente
fisico in cui vive. La padronanza dei principali metodi di
rappresentazione della geometria descrittiva e l’utilizzo degli
strumenti propri del disegno sono anche finalizzati a studiare e
capire i testi fondamentali della storia dell’arte e
dell’architettura.
 
Le principali competenze acquisite dallo studente al termine del
percorso liceale sono: essere in grado di leggere le opere
architettoniche e artistiche per poterle apprezzare criticamente e
saperne distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria
una terminologia e una sintassi descrittiva appropriata; acquisire
confidenza con i linguaggi espressivi specifici ed essere capace di
riconoscere i valori formali non disgiunti dalle intenzioni e dai
signif
==[[Pagina:211septies.djvu/355]]==
icati, avendo come strumenti di indagine e di analisi la
lettura formale e iconografica; essere in grado sia di collocare
un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, sia di riconoscerne i
materiali e le tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i
valori simbolici, il valore d’uso e le funzioni, la committenza e la
destinazione.
 
Attraverso lo studio degli autori e delle opere fondamentali, lo
studente matura una chiara consapevolezza del grande valore della
tradizione artistica che lo precede, cogliendo il significato e il
valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo italiano,
e divenendo consapevole del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello
sviluppo della storia della cultura come testimonianza di civiltà
nella quale ritrovare la propria e l’altrui identità.
 
Lo studio dei fenomeni artistici avrà come asse portante la storia
dell’architettura. Le arti figurative saranno considerate
soprattutto, anche se non esclusivamente, in relazione ad essa.
 
I docenti potranno anche prevedere nella loro programmazione degli
elementi di storia della città, al fine di presentare le singole
architetture come parte integrante di un determinato contesto urbano.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
 
PRIMO BIENNIO
 
Nel corso del primo biennio si affronterà lo studio della produzione
architettonica e artistica dalle origini sino alla fine del XIV
secolo.
 
Lo studente verrà introdotto alla lettura dell’opera d’arte e dello
spazio architettonico, individuando le definizioni e le
classificazioni delle arti e le categorie formali del fatto artistico
e architettonico. Dell’arte preistorica si analizzerà soprattutto
l’architettura megalitica e il sistema costruttivo trilitico;
nell’arte greca, in particolare quella riferita al periodo classico,
imprescindibile sarà lo studio del tempio, degli ordini
architettonici, della decorazione scultorea, con particolare
riferimento a quella del Partenone, e del teatro. Dell’arte romana si
studieranno le opere di ingegneria (strade, ponti acquedotti), le
tecniche costruttive, le principali tipologie architettoniche (terme,
anfiteatri, fori) e i principali monumenti celebrativi.
 
Nella trattazione dell’architettura romanica e gotica una particolare
attenzione dovrà essere dedicata all’analisi delle tecniche e delle
modalità costruttive, dei materiali e degli stili utilizzati per
edificare le chiese e le cattedrali. La trattazione di alcuni
significativi esempi di decorazione pittorica e scultorea sarà
l’occasione per conoscere alcune delle più importanti personalità
artistiche di questo periodo, da Wiligelmo fino a Giotto e agli altri
grandi maestri attivi tra Duecento e Trecento.
 
Si introdurrà l’uso degli strumenti per il disegno tecnico iniziando
con la costruzione di figure geometriche piane e proseguendo con le
Proiezioni Ortogonali: proiezione di punti, segmenti, figure piane,
solidi geometrici, in posizioni diverse rispetto ai tre piani,
ribaltamenti, sezioni.
 
Si potrà iniziare dalla rappresentazione di figure geometriche
semplici e di oggetti, a mano libera e poi con gli strumenti (riga,
squadra e compasso) per passare successivamente alla rappresentazione
assonometrica di solidi geometrici semplici e volumi architettonici,
nonché di edifici antichi studiati nell’ambito della storia
dell’arte.
 
Si potranno poi presentare agli studenti i fondamenti dello studio
delle ombre (la sorgente luminosa propria e impropria, l’ombra
portata, il chiaroscuro), rimandando però al secondo biennio lo
studio approfondito e sistematico della "teoria delle ombre" vera e
propria.
 
Particolare attenzione sarà posta nell’affrontare il disegno come
strumento di rappresentazione rigorosa ed esatta di figure e solidi
geometrici, al fine di rendere più facilmente comprensibile quanto
sarà svolto in geometria nel programma di matematica.
 
SECONDO BIENNIO
 
Riconoscendo al docente la libertà di organizzare il proprio
percorso e di declinarlo secondo la didattica più adeguata al
contesto di apprendimento della classe e del monte ore disponibile,
e’ e
==[[Pagina:211septies.djvu/356]]==
ssenziale che si individuino gli artisti, le opere e i movimenti
più significativi di ogni periodo, privilegiando il più possibile
l’approccio diretto all’opera d’arte.
 
Il programma si svolgerà analizzando le espressioni artistiche e
architettoniche dal primo ’400 fino all’Impressionismo. Tra i
contenuti fondamentali per il ’400 e il ’500: il primo Rinascimento a
Firenze e l’opera di Brunelleschi, Donatello, Masaccio; l’invenzione
della prospettiva e le conseguenze per l’architettura e le arti
figurative; le opere e la riflessione teorica di Leon Battista
Alberti; i centri artistici italiani e i principali protagonisti:
Piero della Francesca, Mantegna, Antonello, Bellini; la città
ideale, il palazzo, la villa; gli iniziatori della "terza maniera":
Bramante, Leonardo, Michelangelo, Raffaello; il Manierismo in
architettura e nelle arti figurative; la grande stagione dell’arte
veneziana; l’architettura di Palladio.
 
Per il ’600 e ’700: le novità proposte da Caravaggio; le opere
esemplari del Barocco romano (Bernini, Borromini, Pietro da Cortona);
la tipologia della reggia, dal grande complesso di Versailles alle
opere di Juvara (Stupinigi) e Vanvitelli (Caserta). Per l’arte del
secondo ’700 e dell’800: l’architettura del Neoclassicismo; il
paesaggio in età romantica: "pittoresco" e "sublime"; il "Gotic
revival"; le conseguenze della Rivoluzione industriale: i nuovi
materiali e le tecniche costruttive, la città borghese e le grandi
ristrutturazioni urbanistiche; la pittura del Realismo e
dell’Impressionismo.
 
Nel secondo biennio il valore della componente costruttiva e pratica
del disegno arricchirà il percorso: oltre allo studio sistematico
della Teoria delle ombre (figure piane, solidi geometrici e volumi
architettonici), si affronterà la tecnica delle rappresentazione
dello spazio attraverso lo studio della prospettiva centrale e
accidentale di figure piane, solidi geometrici e volumi
architettonici anche in rapporto alle opere d’arte; si analizzeranno
i fondamenti per l’analisi tipologica, strutturale, funzionale e
distributiva dell’architettura, e lo studio della composizione delle
facciate e il loro disegno materico, con le ombre.
 
Nel secondo biennio è infine necessario che gli studenti siano
introdotti alla conoscenza e all’uso degli strumenti informatici per
la rappresentazione grafica e la progettazione, in particolare dei
programmi di CAD.
 
QUINTO ANNO
 
Nel quinto anno la storia dell’arte prenderà l’avvio dalle ricerche
post-impressioniste, intese come premesse allo sviluppo dei movimenti
d’avanguardia del XX secolo, per giungere a considerare le principali
linee di sviluppo dell’arte e dell’architettura contemporanee, sia in
Italia che negli altri paesi. Particolare attenzione sarà data: ai
nuovi materiali (ferro e vetro) e alle nuove tipologie costruttive in
architettura, dalle Esposizioni universali alle realizzazioni
dell’Art Noveau; allo sviluppo del disegno industriale, da William
Morris all’esperienza del Bauhaus; alle principali avanguardie
artistiche del Novecento; al Movimento moderno in architettura, con i
suoi principali protagonisti, e ai suoi sviluppi nella cultura
architettonica e urbanistica contemporanea; alla crisi del
funzionalismo e alle urbanizzazioni del dopoguerra; infine agli
attuali nuovi sistemi costruttivi basati sull’utilizzo di tecnologie
e materiali finalizzati ad un uso ecosostenibile.
 
Nell’ultimo anno di corso il disegno sarà finalizzato sia
all’analisi e alla conoscenza dell’ambiente costruito (di uno spazio
urbano, di un edificio, di un monumento), mediante il rilievo
grafico-fotografico e gli schizzi dal vero, sia all’elaborazione di
semplici proposte progettuali di modifica dell’esistente o da
realizzare ex-novo. L’equilibrio tra l’uso del disegno in funzione
dell’analisi e come strumento di ricerca progettuale è affidato
all’esperienza e alle scelte didattiche di ciascun docente.
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
 
LINEE GENERALI E COMPETENZE
 
Al temine del percorso liceale lo studente ha acquisito la
consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza,
padronanza e rispetto del proprio corpo; ha consolidato i valori
sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha
maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e
attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica
di varie attività fisiche svolte nei diversi ambienti.
 
Lo studente consegue la padronanza del proprio corpo sperimentando
un’ampia gamma di attività motorie e sportive: ciò favorisce un
equilibrato sviluppo fisico e neuromotorio. La stimolazione delle
capacità motorie dello studente, sia coordinative che di forza,
resistenza, velocità e flessibilità, è sia obiettivo specifico che
presupposto per il raggiungimento di più elevati livelli di abilità
e di prestazioni motorie.
 
Lo studente sa agire in maniera responsabile, ragionando su quanto
sta ponendo in atto, riconoscendo le cause dei propri errori e
mettendo a punto adeguate procedure di correzione. E’ in grado di
analizzare la propria e l’altrui prestazione, identificandone aspetti
positivi e negativi.
 
Lo studente sarà consapevole che il corpo comunica attraverso un
linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare i messaggi,
volontari ed involontari, che esso trasmette. Tale consapevolezza
favorisce la libera espressione di stati d’animo ed emozioni
attraverso il linguaggio non verbale.
 
La conoscenza e la pratica di varie attività sportive sia
individuali che di squadra, permettono allo studente di scoprire e
valorizzare attitudini, capacità e preferenze personali acquisendo e
padroneggiando dapprima le abilità motorie e successivamente le
tecniche sportive specifiche, da utilizzare in forma appropriata e
controllata. L’attività sportiva, sperimentata nei diversi ruoli di
giocatore, arbitro, giudice od organizzatore, valorizza la
personalità dello studente generando interessi e motivazioni
specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che
ciascuno potrà sviluppare. L’attività sportiva si realizza in
armonia con l’istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da
promuovere in tutti gli studenti l’abitudine e l’apprezzamento della
sua pratica. Essa potrà essere propedeutica all’eventuale attività
prevista all’interno dei Centri Sportivi Scolastici.
 
Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente, impara a
confrontarsi e a collaborare con i compagni seguendo regole condivise
per il raggiungimento di un obiettivo comune.
 
La conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da
un’attività fisica praticata in forma regolare fanno maturare nello
studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo.
 
Esperienze di riuscita e di successo in differenti tipologie di
attività favoriscono nello studente una maggior fiducia in se
stesso. Un’adeguata base di conoscenze di metodi, tecniche di lavoro
e di esperienze vissute rende lo studente consapevole e capace di
organizzare autonomamente un proprio piano di sviluppo/mantenimento
fisico e di tenere sotto controllo la propria postura. Lo studente
matura l’esigenza di raggiungere e mantenere un adeguato livello di
forma psicofisica per poter affrontare in maniera appropriata le
esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro, allo sport ed
al tempo libero.
 
L’acquisizione di un consapevole e corretto rapporto con i diversi
tipi di ambiente non può essere disgiunto dall’apprendimento e
dall’effettivo rispetto dei principi fondamentali di prevenzione
delle situazioni a rischio (anticipazione del pericolo) o di pronta
reazione all’imprevisto, sia a casa che a scuola o all’aria aperta.
 
Gli studenti fruiranno inoltre di molteplici opportunità per
familiarizzare e sperimentare l’uso di tecnologie e strumenti anche
innovativi, applicabili alle attività svolte ed alle altre
discipline.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
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PRIMO BIENNIO
 
Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso
del primo ciclo dell’istruzione si strutturerà un percorso didattico
atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche
finalizzato a valorizzare le potenzialità di ogni studente.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
 
Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità,
ampliare le capacità coordinative e condizionali realizzando schemi
motori complessi utili ad affrontare attività sportive, comprendere
e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo
criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli
altrui.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando
assumerà carattere di competitività, dovrà realizzarsi
privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti
gli studenti la consuetudine all’attività motoria e sportiva.
 
E’ fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le
relative responsabilità, sia nell’arbitraggio che in compiti di
giuria.
 
Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie
efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si
impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla
assunzione di responsabilità personali; collaborerà con i compagni
all’interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.
 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
 
Lo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la
sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti,
compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici
essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare
l’efficienza fisica, cosi’ come le norme sanitarie e alimentari
indispensabili per il mantenimento del proprio benessere.
 
Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e
gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al
risultato immediato.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale
saranno un’occasione fondamentale per orientarsi in contesti
diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con
l’ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze
derivanti da diverse discipline scolastiche.
 
SECONDO BIENNIO
 
Nel secondo biennio l’azione di consolidamento e di sviluppo delle
conoscenze e delle abilità degli studenti proseguirà al fine di
migliorare la loro formazione motoria e sportiva.
 
A questa età gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione
delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre più ampia
capacità di lavorare con senso critico e creativo, con la
consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
 
La maggior padronanza di se’ e l’ampliamento delle capacità
coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti
di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune
metodiche di allenamento tali da poter affrontare attività motorie e
sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti
culturali e tecnico-tattici.
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Lo studente saprà valutare le proprie capacità e prestazioni
confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere
attività di diversa durata e intensità, distinguendo le variazioni
fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimenterà
varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di
gruppo, che potranno suscitare un’autoriflessione ed un’analisi
dell’esperienza vissuta.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
L’accresciuto livello delle prestazioni permetterà agli allievi un
maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione
e l’organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse
specialità sportive o attività espressive.
 
Lo studente coopererà in equipe, utilizzando e valorizzando con la
guida del docente le propensioni individuali e l’attitudine a ruoli
definiti; saprà osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo
sportivo ed all’attività fisica; praticherà gli sport
approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica.
 
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
 
Ogni allievo saprà prendere coscienza della propria corporeità al
fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale.
 
Saprà adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle
diverse attività, nel rispetto della propria e dell’altrui
incolumità; egli dovrà pertanto conoscere le informazioni relative
all’intervento di primo soccorso.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Il rapporto con la natura si svilupperà attraverso attività che
permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior
difficoltà, stimolando il piacere di vivere esperienze
diversificate, sia individualmente che nel gruppo.
 
Gli allievi sapranno affrontare l’attività motoria e sportiva
utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici
e/o informatici.
 
QUINTO ANNO
 
La personalità dello studente potrà essere pienamente valorizzata
attraverso l’ulteriore diversificazione delle attività, utili a
scoprire ed orientare le attitudini personali nell’ottica del pieno
sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo le scienze
motorie potranno far acquisire allo studente abilità molteplici,
trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Ciò porterà
all’acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice
nelle attività motorie sviluppate nell’arco del quinquennio in
sinergia con l’educazione alla salute, all’affettività, all’ambiente
e alla legalità.
 
La percezione di se’ ed il completamento dello sviluppo funzionale
delle capacità motorie ed espressive
 
Lo studente sarà in grado di sviluppare un’attività motoria
complessa, adeguata ad una completa maturazione personale.
 
Avrà piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi
generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Saprà
osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell’attività
motoria e sportiva proposta nell’attuale contesto socioculturale, in
una prospettiva di durata lungo tutto l’arco della vita.
 
Lo sport, le regole e il fair play
 
Lo studente conoscerà e applicherà le strategie tecnico-tattiche
dei giochi sportivi; saprà affrontare il confronto agonistico con
un’etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Saprà
svolgere ruoli di direzione dell’attività sportiva, nonche’
organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed
extra-scuola.
 
Salute, benessere,
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sicurezza e prevenzione
 
Lo studente assumerà stili di vita e comportamenti attivi nei
confronti della propria salute intesa come fattore dinamico,
conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva, anche
attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta
alimentazione e di come essa è utilizzata nell’ambito dell’attività
fisica e nei vari sport.
 
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
 
Lo studente saprà mettere in atto comportamenti responsabili nei
confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed
impegnandosi in attività ludiche e sportive in diversi ambiti, anche
con l’utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a ciò
preposta.
=== no match ===
 
 
Allegato G
 
Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di
apprendimento in relazione alle attività e agli insegnamenti
compresi nei piani degli studi previsti per il liceo delle Scienze
umane e la sua opzione "economico-sociale".
 
LICEO