Il dottor Antonio/IX: differenze tra le versioni

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<center>CAPITOLO IX.</center>
 
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— «Non mi parlate di partenza, dottor Antonio. Son divenuta tanto appassionata di questa brutta vecchia casa, che mi proverò a presuadere papà di comprarla, e farne un bel casino. Vi dispiacerebbe forse di averci per vicini?» L’espressione maliziosetta del suo volto si addolcì in un sorriso, che l’occhio del dottor Antonio incontrò piuttosto con gravità; eppure vi si trattenne sopra.
 
— «Ora, dottor Antonio, venite qui, e sedetevi accanto
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a me; e non vi aspettate di uscire per due ore almeno. Ho tante cose a dirvi, tante da domandarvi.»
 
Antonio condiscese; e Lucy allora con un po’ d’aria d’importanza, cominciò: — «Speranza mi disse jeri ogni cosa sul fatto di Battista.»
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— «Sì,» rispose Antonio, «è un bravo giovane, come diciamo noi altri Italiani, di ''buona pasta''; quieto e semplice; tantochè mi sono spesso maravigliato che una ragazza sì vivace e intelligente com’è Speranza, gli si sia tanto affezionata: schiocchezza in fondo, maravigliarsi di cose siffatte. Basta dire che tutta Bordighera è unanime nel parlar bene del povero disgraziato; e lodare il vicino, voi ben lo sapete, non è la virtù principale dei piccoli paesi. Quanto all’esattezza delle notizie datevi da Speranza, di questo non sono affatto sicuro. Non ch’io sospetti ch’ella vi abbia ingannata volontariamente — ella ne è incapace; ma tanto ella che Rosa e Battista stesso, e in fondo posso dire nove decimi degli abitanti di Bordighera, hanno certe false idee loro proprie su questo caso, che niuna cosa che poteste dire caccerebbe mai via dal loro capo; e naturalmente Speranza non può non avervi comunicato le proprie erronee impressioni. Per essi tutto è articolo di fede: primo, che la madre di Battista, essendo stata abbandonata dal marito, deve esser considerata come una vedova; — difatti la chiamavano sempre vedova Susanna — e per conseguenza Battista figlio di vedova. Ora questo può essere fino a un certo punto giusto nello spirito, ma non entra affatto nella lettera della legge. Secondariamente, essi tutti credono che la lettera del Sindaco di Bordighera dichiarante che Battista non dovea marciare, costituisca in favor di Battista un documento ufficiale; in forza del quale, egli, in ogni caso, doveva esser esentato dal servizio. E anche in questo s’ingannano. La lettera del Sindaco non era altro fuorchè l’espressione del sentimento suo personale, un atto di cortesia e di nessun valore legale. Ecco come sta il caso di Battista. Egli trasse un numero, o, per parlare più correttamente, per lui fu estratto un numero abbastanza alto, a quel che si credette, per assicurare che non sarebbe stato portato via; ma il qual numero ultimamente, invece, fu trovato non bastar più.»
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Lucy aveva l’aria di non comprendere.
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— «Vi è forse nemico questo Comandante?» domandò Lucy un pochino agitata.
 
— «Nulla affatto! Benchè io possa dubitare de’ suoi privati sentimenti, se siano o no amichevolissimi, in apparenza noi siamo in buonissima relazione. Vi dirò un giorno a qual causa io devo questa dimostrazione di benignità. Quando lo chiamai mio avversario, volli dire dal punto di
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vista politico. Egli è naturalmente un violentissimo partigiano del dispotismo assoluto; veramente uno dei più fieri che io abbia mai incontrati. Egli ha la spuma alla bocca quando parla dei liberali; impiccherebbe volentieri l’ultimo di essi di sua propria mano.»
 
— «Che mostro!» esclamò Lucy,
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— «Ma mi descrivete uno stato di cose veramente intollerabile!» disse Lucy.
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— «Intollerabile, è la parola giusta,» continuò Antonio, «almeno per gente che pensa. Quelli che non pensano, e sono in ogni luogo il maggior numero, lo sentono meno. Per la maggior parte, la loro oscura condizione li difende fino a un certo segno da noje; e ''res angusta domi'', con le cure che trae seco, occupa troppo la maggior parte di essi, nè lascia loro tempo o volontà di pensare ad altro fuorchè a ciò che li riguarda abitualmente. I preti poi dicono che tutto va bene. Ma abbiamo divagato molto dal nostro soggetto, da Battista.»
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— «E quanto è in moneta inglese?»
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— «Da sessanta a settantadue lire sterline.»
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— «E di qual male morì il padre di Speranza?»
 
— «Di un male del quale non vi ricordereste mai il difficile nome scientifico, di un male che impedisce lo stomaco
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dall’assimilarsi il nutrimento. Siccome chi ne patisce cerca sempre nutrimento, e ciò nonostante diviene sempre più smunto; questa buona gente ha per dogma che ci sia nello stomaco una bestia o uccello che divora tutto il cibo. Non vi disse così Speranza?»
 
— «Sì, di fatto. E, di grazia,» continuò Lucy, «che vuol dire quell’andare al bosco, di che Speranza mi parlava tanto spesso?»
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— «Nulla di più facile, quando sarete in caso di muovervi. La distanza non è grande; in quattr’ore sarete lassù. Vi sono varie camere annesse all’edificio per comodo dei visitatori e degl’infermi, spesso mandati ivi a prender l’aria riputata molto salubre.»
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— «E voi ci siete stato mai?»
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Traversando il giardino, Antonio incontrò sir John e si fermò per dirgli che la sedia a bracciuoli da lui disegnata sarebbe pronta fra pochi giorni; e che dalla persona incaricata di farla era stata giudicata corrispondente al fine. Sir John reiterò i suoi ringraziamenti; e poi condiscese a dimandar notizia del postiglione; — domanda fatta ogni volta che sir John voleva essere particolarmente civile col dottor Antonio. Prospero era una specie di terreno neutro, ove le potenze belligeranti s’incontravano in tregua cortese. «Prospero,» disse Antonio, «si è trascinato appunto fuor di letto, ma è tuttavia incapace di qualunque lavoro.» — «Vorrebbe il dottor Antonio aver la bontà,» richiese sir John, «d’informare questo sciagurato, che in considerazione del buon carattere attribuitogli dal dottor Antonio, egli, sir John, ha risoluto di lasciar in dimenticanza il deplorabile fatto nel quale il postiglione ebbe una parte così importante?» — Antonio fece ogni meglio per riconoscere nelle parole di sir John il complimento diretto a lui, e per mostrarsi lieto del ricevuto messaggio, così cortese e confortante per il suo malato. Indi i due gentiluomini si separarono molto soddisfatti l’uno dell’altro.
 
La sera Lucy dette a suo padre una breve notizia della storia del povero Battista, parlandogli della triste sua condizione; e conchiudendo con una domanda di un po’ di danaro per ajutarlo. La domanda fu immediatamente accordata; chè sir John realmente era generoso quanto ricco. Rare volte egli negava danaro ad alcuno, e molto meno a questa figliuola favorita. Lucy non ottenne dal suo padre eccellente la concessione del danaro soltanto; ma ne ebbe di più una quantità di ammonizioni. Il fondo delle quali era: che ella aveva ad investigare ulteriormente il vero
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carattere di quest’uomo; che aveva ad accertarsi s’egli meritasse la sua bontà, perchè, chi sa?» diceva sir John, «che non sia uno di quei sanguinari repubblicani, i quali non sono contenti se non quando si trovano in rotta aperta con ogni leale autorità; e de’ quali abbiamo tanto sentito parlare a Roma.» Come mai sir John'', a proposito'' di Battista, era venuto a scappare sopra questo odore di repubblicanismo? La colpa era di Lucy; la quale, nel frettoloso calore di giustificare il suo nuovo protetto, erasi avventurata sul pericoloso terreno; e aveva urtato contro alcuna di quelle trappole che circondavano i mentali approcci di suo padre. Parecchie delle asserzioni della sua bella Lucy, battevano il Comandante di San Remo piuttosto forte; e parevano anche mirare in più alto luogo. Sir John, conoscendo sè stesso, come molta gente si conosce, credevasi uomo di mente liberale e sempre aperta alla ragione. Ma il fatto era che non poteva sentire la più leggiera animadversione gittata su qualunque ordine costituito di governo, e fino su qualunque uffiziale di governo, senza farsi irto come un istrice, e dirizzare tutto il corredo di crucciose punte che difendevano il suo intelletto contro l’intrusione di ogni novità. Le insinuazioni di sua figlia più lo colpirono ancora, che non era abituato a vederla prendere alcun interesse a cose politiche. E cominciò a pensare che tutto l’affare avesse sapore di disaffezione. Fu pertanto in tono di voce alquanto più alto di quanto solesse usare parlando alla sua diletta, che concluse il suo discorso dicendo: «Quanto a queste assurde censure sul Governo che mi avete favorito, mia cara Lucy, lasciate che io vi dica — e voi potrete dirlo al dottor Antonio, da cui suppongo le abbiate raccolte, — che un popolo il quale possiede un buon sistema municipale, quale è questo che qui vedo in azione, non ha da biasimar che sè stesso — se non sono tosto raddrizzati que’ torti occasionali, ai quali ogni comunità è soggetta.»
 
Era questa una della piccola provvista di sentenze favorite da sir John, tenute in serbo per far effetto, e spacciate quando era in vena di sapienza. Qual fondamento avesse per credere buono il sistema municipale vigente in Bordighera, noi non possiamo riuscire a scoprirlo: perchè egli non si era data alcuna pena al mondo per nulla sapere su tale argomento: a meno non tenesse stabilito in fatto che un sistema rappresentato da soggetti vegeti e aitanti come il Sindaco e alcuni Consiglieri della città, conosciuti di vista, non potesse non esserne salubre.
 
Lucy aveva ricalcitrato più volte nella conversazione della
Lucy aveva ricalcitrato più volte nella conversazione della sera; tuttavia, dopo quest’ultima parlata, rimase umilmente silenziosa, ed era forse il modo migliore per calmare l’irritabile suscettibilità dei sentimenti di suo padre; anzi che una qualunque risposta, quand’anche data colla soave e bassa voce ch’ella aveva. Nè credette necessario di nulla ripetere al dottor Antonio dell’arringa della sera scorsa, quando la mattina seguente venne brioso e lieto a darle le notizie da lei tanto aspettate: che l’uomo di cui aveva parlato erasi trovato: e che per mille quattrocento franchi erasi accordato d’andare al posto di Battista; e che doveva positivamente partire il dì seguente per Genova. Gli occhi di Lucy dicevano cose molto più piacevoli e grate delle parole, mentre gli poneva in mano il danaro, che aveva deciso di mandare al console inglese in Genova. Ambidue erano felicissimi, discorrendo della felicità che preparavano ad altri; e fino sir John pareva quel giorno soddisfatto. Il Governo infatti e tutti i sistemi municipali, erano stati bonariamente dimenticati.
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Lucy aveva ricalcitrato più volte nella conversazione della sera; tuttavia, dopo quest’ultima parlata, rimase umilmente silenziosa, ed era forse il modo migliore per calmare l’irritabile suscettibilità dei sentimenti di suo padre; anzi che una qualunque risposta, quand’anche data colla soave e bassa voce ch’ella aveva. Nè credette necessario di nulla ripetere al dottor Antonio dell’arringa della sera scorsa, quando la mattina seguente venne brioso e lieto a darle le notizie da lei tanto aspettate: che l’uomo di cui aveva parlato erasi trovato: e che per mille quattrocento franchi erasi accordato d’andare al posto di Battista; e che doveva positivamente partire il dì seguente per Genova. Gli occhi di Lucy dicevano cose molto più piacevoli e grate delle parole, mentre gli poneva in mano il danaro, che aveva deciso di mandare al console inglese in Genova. Ambidue erano felicissimi, discorrendo della felicità che preparavano ad altri; e fino sir John pareva quel giorno soddisfatto. Il Governo infatti e tutti i sistemi municipali, erano stati bonariamente dimenticati.