Pagina:Zibaldone di pensieri III.djvu/98: differenze tra le versioni
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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|1316}}-->lingua italiana al detto genere, eccetto ad alcuni generi scientifici, <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1317}} negli scritti del {{AutoreCitato|Galileo Galilei|Galilei}} del {{AutoreCitato|Francesco Redi|Redi}} e pochi altri; ed alla politica, negli scritti del {{AutoreCitato|Niccolò Machiavelli|Machiavelli}} e di qualche altro antico, riusciti perfettamente quanto alla lingua, ed in ordine alla materia, quanto comportavano i tempi e le cognizioni d’allora. Ma a quel genere filosofico che possiamo generalmente chiamare metafisico, e che abbraccia la morale, l’ideologia, la psicologia (scienza de’ sentimenti, delle passioni e del cuore umano), la logica, la politica piú sottile ec., non è stata mai applicata la buona lingua italiana. Ora questo genere è la parte principalissima e quasi il tutto degli studi e della vita d’oggidí (13 luglio 1821). |
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{{ZbPensiero|1317/1}} I termini della filosofia scolastica possono in gran parte servire assaissimo alla moderna, o presi nel medesimo loro significato (quantunque la moderna avesse altri equivalenti), il che non farebbe danno alla precisione, essendo termini conosciuti nel loro preciso valore |
{{ZbPensiero|1317/1}} I termini della filosofia scolastica possono in gran parte servire assaissimo alla moderna, o presi nel medesimo loro significato (quantunque la moderna avesse altri equivalenti), il che non farebbe danno alla precisione, essendo termini conosciuti nel loro preciso valore, o torcendolo un poco senz’alcun danno della chiarezza ec. E questi termini si confarebbero benissimo all’indole della lingua italiana, la quale ne ha già tanti, e i cui scrittori antichi, cominciando da {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}, hanno tanto adoperato detta filosofia ed introdottala nelle scritture piú cólte ec., oltre che derivano tutti o quasi tutti dal latino, <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|1318}} o dal greco mediante il latino ec. Anche per questa parte ci può essere utilissimo lo studio del latinobarbaro; ed io so, per istudio postoci, quanti di detti termini, andati in disuso, rispondano precisamente ad altri termini della filosofia moderna che a noi suonano forestieri e barbari e possano essere precisamente intesi da tutti nel senso de’ detti termini recenti, e cosí quanti altri ve ne sarebbero adattatissimi e utilissimi, ancorché non abbiano oggi gli equivalenti ec. ec., anzi tanto piú. Aggiungete che, benché andati in disuso negli scrittori<section end=3 /> |