Pagina:Storia degli antichi popoli italiani - Vol. I.djvu/135: differenze tra le versioni

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probabilmente dobbiamo a {{AutoreCitato|Marco Porcio Catone|Catone}}<ref>''Sarsinates qui Perusiam condiderunt''. {{Sc|{{AutoreCitato|Servio Mario Onorato|Serv.}}}} X. 201.</ref>: Cortona stessa, per altre tradizioni, dicevasi abitata in prima da Umbri<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Dionigi di Alicarnasso|Dionys.}}}} I. 20.</ref>: ed è assai credibile oltracciò che l’Ombrone, fiume perenne nel mezzo della Toscana, il qual mette in mare, prendesse da esso loro il nome<ref>''Umbro'' oggi Ombrone nella provincia senese, detto navigabile da {{Sc|{{AutoreCitato|Gaio Plinio Secondo|Plinio}}}} ({{Sc|iii.}} 5.); è in fatti capace di dar ricetto a legni sottili. Un altro fiume minore, del medesimo nome ''Ombrone'', scorre nel pistojese e fa capo in Arno a pie’ de’ colli d’Artimino.</ref>.
probabilmente dobbiamo a {{AutoreCitato|Marco Porcio Catone|Catone}}<ref>''Sarsinates qui Perusiam condiderunt''. {{Sc|{{AutoreCitato|Servio Mario Onorato|Serv.}}}} X. 201.</ref>: Cortona stessa, per altre tradizioni, dicevasi abitata in prima da Umbri<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Dionigi di Alicarnasso|Dionys.}}}} I. 20.</ref>: ed è assai credibile oltracciò che l’Ombrone, fiume perenne nel mezzo della Toscana, il qual mette in mare, prendesse da esso loro il nome<ref>''Umbro'' oggi Ombrone nella provincia senese, detto navigabile da {{Sc|{{AutoreCitato|Gaio Plinio Secondo|Plinio}}}} ({{Sc|iii.}} 5.); è in fatti capace di dar ricetto a legni sottili. Un altro fiume minore, del medesimo nome ''Ombrone'', scorre nel pistojese, e fa capo in Arno a pie’ de’ colli d’Artimino.</ref>.


{{§|75}}I montanari Umbri, che partirono dal lor ricetto antico, ruppero di tal modo per frangenti di guerra ne’ paesi dintorno dall’uno e l’altro lato dell’Appennino; respinsero le tribù di quei pastori nomadi, chiamati in genere Aborigeni, che ritrovarono per via; e s’ingrandirono principalmente a’ danni dei Siculi. Se pure tutti questi commovimenti delle nostre genti indigene di razza osca, che quasi a un tempo cangiarono le sedie loro e lo stato, non sieno piuttosto da riferirsi ad un evento pieno invero d’oscurità, ma non meno certo per sicuri documenti istorici. E vogliam dire delle violente incursioni e scorrerie che i Liburni, ed altri Illirici, popoli ferocissimi, avean fatto in sulle spiaggie occidentali del mare di sopra, dove di fatto occuparono in età remotissime non poche terre marine, e massimamente presso al Tronto, come al suo luogo racconteremo<ref>Vedi appresso cap. {{Sc|{{Pt|viii.|[[../Capitolo VIII|viii.]]}}}}</ref>. Per lo quali invasioni di gente strania e crudele, assueta al mare, e che poteva
{{§|75}}I montanari Umbri, che partirono dal lor ricetto antico, ruppero di tal modo per frangenti di guerra ne’ paesi dintorno dall’uno e l’altro lato dell’Appennino; respinsero le tribù di quei pastori nomadi, chiamati in genere Aborigeni, che ritrovarono per via; e s’ingrandirono principalmente a’ danni dei Siculi. Se pure tutti questi commovimenti delle nostre genti indigene di razza osca, che quasi a un tempo cangiarono le sedie loro e lo stato, non sieno piuttosto da riferirsi ad un evento pieno invero d’oscurità, ma non meno certo per sicuri documenti istorici. E vogliam dire delle violente incursioni e scorrerie che i Liburni, ed altri Illirici, popoli ferocissimi, avean fatto in sulle spiaggie occidentali del mare di sopra, dove di fatto occuparono in età remotissime non poche terre marine, e massimamente presso al Tronto, come al suo luogo racconteremo<ref>Vedi appresso cap. {{Sc|{{Pt|viii.|[[../Capitolo VIII|viii.]]}}}}</ref>. Per le quali invasioni di gente strania e crudele, assueta al mare, e che poteva