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{{ZbPensiero|1091/2}} Alla p. {{ZbLink|1087}}. Eccetto alcuni ben pochi, come {{AutoreCitato|Cartesio|Descartes}}, {{AutoreCitato|Blaise Pascal|Pascal}} ec. ed altri tali, nessuno de’ quali appartiene propriamente alla provincia del genio, anzi a quelle cose che lo distruggono, cioè alle scienze ed al vero, tanto piú nemico del genio, quanto piú profondo e riposto, benché non iscavato né scoperto se non dal genio (26 maggio 1821). {{SAL|411|3|Alex brollo}}<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1092}}
{{ZbPensiero|1091/2}} Alla p. {{ZbLink|1087}}. Eccetto alcuni ben pochi, come {{AutoreCitato|Cartesio|Descartes}}, {{AutoreCitato|Blaise Pascal|Pascal}} ec. ed altri tali, nessuno de’ quali appartiene propriamente alla provincia del genio, anzi a quelle cose che lo distruggono, cioè alle scienze ed al vero, tanto piú nemico del genio, quanto piú profondo e riposto, benché non iscavato né scoperto se non dal genio (26 maggio 1821). <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|1092}}




{{ZbPensiero|1092/1}}Alla p. {{ZbLink|894}}, margine. Riferite pure agli stessi principii il danno, le stragi, la miseria, l’impotenza, per esempio, dell’Italia ne’ bassi tempi, di quell’Italia ch’era per altro animata di sí vivo, sí attivo e spesso sí eroico amor di patria. Ma di patria oscura, debole, piccola, cioè le repubblichette e le città e le terre nelle quali era divisa allora la nazione, formando tante nazioni, tutte, com’é naturale, nemiche scambievoli. Dal che nasceva l’oscurità, la debolezza, la piccolezza delle virtú patrie e il poco splendore dello stesso eroismo esistente. Riferite agli stessi principii, cioè alla soverchia divisione e piccolezza, e alla conseguente moltiplicità delle nimicizie, il famosissimo danno e l’estrema miseria del sistema feudale. Riferitevi parimente il danno riconosciuto da tutti i savi oggidí nel soverchio amore delle patrie private, cioè delle città, ovvero anche delle provincie natali. Danno pur troppo ed evidente e gravissimo oggi in Italia, per naturale conseguenza della sua divisione non solo statistica o territoriale (come ogni regno ec.), ma politica. Ed è osservabile che l’amor patrio (intendo delle patrie private) regna oggi in Italia tanto piú fortemente e radicatamente, quanto è maggiore o l’ignoranza o il poco commercio o la piccolezza di ciascuna città o terra o provincia,come la Toscana; insomma, in proporzione {{SAL|411|3|Alex brollo}}<section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|1093}} del rispettivo grado di civiltà e di coltura. E in alcune delle piú piccole città d’Italia l’amor patrio e l’odio de’ forestieri è veramente accanito. E cosí proporzionatamente in Toscana, paese pur{{SAL|411|3|Alex brollo}}<section end=3 />
{{ZbPensiero|1092/1}}Alla p. {{ZbLink|894}}, margine. Riferite pure agli stessi principii il danno, le stragi, la miseria, l’impotenza, per esempio, dell’Italia ne’ bassi tempi, di quell’Italia ch’era per altro animata di sí vivo, sí attivo e spesso sí eroico amor di patria, ma di patria oscura, debole, piccola, cioè le repubblichette e le città e le terre nelle quali era divisa allora la nazione, formando tante nazioni, tutte, com’é naturale, nemiche scambievoli. Dal che nasceva l’oscurità, la debolezza, la piccolezza delle virtú patrie e il poco splendore dello stesso eroismo esistente. Riferite agli stessi principii, cioè alla soverchia divisione e piccolezza e alla conseguente moltiplicità delle nimicizie, il famosissimo danno e l’estrema miseria del sistema feudale. Riferitevi parimente il danno riconosciuto da tutti i savi oggidí nel soverchio amore delle patrie private, cioè delle città, ovvero anche delle provincie natali. Danno purtroppo ed evidente e gravissimo oggi in Italia, per naturale conseguenza della sua divisione, non solo statistica o territoriale (come ogni regno ec.) ma politica. Ed è osservabile che l’amor patrio (intendo delle patrie private) regna oggi in Italia tanto piú fortemente e radicatamente, quanto è maggiore o l’ignoranza o il poco commercio o la piccolezza di ciascuna città o terra o provincia, come la Toscana; insomma, in proporzione <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|1093}} del rispettivo grado di civiltà e di coltura. E in alcune delle piú piccole città d’Italia l’amor patrio e l’odio de’ forestieri è veramente accanito. E cosí proporzionatamente in Toscana, paese pur<section end=3 />