Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/93: differenze tra le versioni

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''{{Pt|sidente|residente}} il suo Pretore, il quale nell'anno 341 era Giulio Memmio cogli altri Ministri'': che ''la Naunia aveva tra i Patrizj di Roma il suo protettore o padrone della famiglia Valeria'': che ''vi si vede un corrompimento di pronuncia del ''b'' invece del ''v.
''{{Pt|sidente|residente}} il suo Pretore, il quale nell’anno 341 era Giulio Memmio cogli altri Ministri'': che ''la Naunia aveva tra i Patrizj di Roma il suo protettore o padrone della famiglia Valeria'': che ''vi si vede un corrompimento di pronuncia del ''b'' invece del ''v.


Io osserverò in primo luogo, che da quest'Iscrizione rilevasi, che il ''Naunio'' o la ''Naunia'' era un municipio, come attestano le parole ''Non. Tantum. In. Municipes. Berum. Etiam. In. Nos. Ipsos'', e che perciò egli aveva i suoi magistrati, ed un'amministrazione sua propria, indipendente e separata da quella della colonia di Trento. Quali fossero i confini della colonia trentina, e fin dove giungessero, niuno può determinarlo oggidì; ma niuna ragione v'ha di credere, ch'ella abbracciasse, o contenesse tutto quel vasto territorio, che divenne poi e fu chiamato Trentino, e qual è stato nei posteriori tempi, o quello ch'è territorio trentino oggidì. Dopochè Trento passò nel dominio de' Longobardi, avendovi questi stabilito uno de' trentasei Ducati, ne' quali era diviso il Regno longobardico, la Valle di Non, come abbiamo da {{AutoreCitato|Paolo Diacono|Paolo Diacono}}, era una parte del Ducato trentino, ed anche estinto il Regno longobardico ella continuò sempre ad essere una parte del territorio di Trento in tutti i susseguenti secoli fino a' nostri giorni; ma da ciò non può trarsi alcun argomento, ch'ella formasse pure al tempo de' Romani una parte della
Io osserverò in primo luogo, che da quest’Iscrizione rilevasi, che il ''Naunio'' o la ''Naunia'' era un municipio, come attestano le parole ''Non. Tantum. In. Municipes. Berum. Etiam. In. Nos. Ipsos'', e che perciò egli aveva i suoi magistrati, ed un’amministrazione sua propria, indipendente e separata da quella della colonia di Trento. Quali fossero i confini della colonia trentina, e fin dove giungessero, niuno può determinarlo oggidì; ma niuna ragione v’ha di credere, ch’ella abbracciasse, o contenesse tutto quel vasto territorio, che divenne poi e fu chiamato Trentino, e qual è stato nei posteriori tempi, o quello ch’è territorio trentino oggidì. Dopochè Trento passò nel dominio de’ Longobardi, avendovi questi stabilito uno de’ trentasei Ducati, ne’ quali era diviso il Regno longobardico, la Valle di Non, come abbiamo da {{AutoreCitato|Paolo Diacono|Paolo Diacono}}, era una parte del Ducato trentino, ed anche estinto il Regno longobardico ella continuò sempre ad essere una parte del territorio di Trento in tutti i susseguenti secoli fino a’ nostri giorni; ma da ciò non può trarsi alcun argomento, ch’ella formasse pure al tempo de’ Romani una parte della