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1453<sup>nota</sup> con cui il Senato delibera di eleggere tre no-
FRANCESCO KOSCARI E LE SUE MONETI:
bili per istndiare e proporre quelle misure che credes-
sero più utili ad aumentare il concorso e la coniazione
dell'oro, ed mia legge del 1 dicemljre 1454 (^), colla
quale il Maggior Consiglio incarica il Senato di fare
all' ufficio del saggio dell' oro qucll(j riforme che
stimasse convenienti a mantenere il ducato in quella
perfezione, per la quale è reputato in tutto il mondo. Non havvi memoria che gli studi ordinati e le pro-
poste, che dovevano esserne la conseguenza, abbiano
avuto un pratico risultamcnto, anzi è da ritenere
che nessun provvedinrento sia stato adottato, non
trovandosene traccia nel Capitolare dei massari all'oro.


Dalle considerazioni che precedono il decreto IS set-
319
teml)re 1453, in cui è dftto clic la quantità dell'oro
portato in zecca era minima, mentre abbondantissimo
era l'argento che si coniava in moneta, si può fa-
cilmente argomentare elicgli inconvenienti lamentati
dipendevano dall'abìxiudanza del ricavo dello miniere
d' argento, mentre era scarso il prodotto di quello
d'oro. Non era quindi in poteic dei savi consultori
della republ)lica rimuoven' lo cause di questo fmo-
meno ecoriomico. menti'e al)bassando continuamente
e progressivamente il valore dcirargento si otteneva
d' impedire 1' esportazione delhi ricercatissima mo-
neta d'oro.


Alcuni provvedimenti troviamo quindi in (piesto
145<3 {-) con cui il Senato delibera di eleggere tre no-
senso e, [)rime in ordine di data, due parti sancite
bili per istndiare e proporre quelle misure che credes-
dal Senato nel giorno 9 lugHo 1429: nella juàma W
sero più utili ad aumentare il concorso e la coniazione
si ordina che coli' argento del quarto che i mercanti
dell'oro, ed mia legge del 1 dicemljre 1454 (^), colla
quale il Maggior Consiglio incarica il Senato di fare
all' ufficio del saggio dell' oro qucll(j riforme che
stimasse convenienti a mantenere il ducato in quella
perfezione, per la quale è reputato in tutto il mondo.
Non havvi memoria che gli studi ordinati e le pro-
poste, che dovevano esserne la conseguenza, abbiano
avuto un pratico risultamcnto, anzi è da ritenere
che nessun provvedinrento sia stato adottato, non
trovandosene traccia nel Capitolare dei massari all'oro.
Dalle considerazioni che precedono il decreto IS set-
teml)re 1453, in cui è dftto clic la quantità dell'oro
portato in zecca era minima, mentre abbondantissimo
era l'argento che si coniava in moneta, si può fa-
cilmente argomentare elicgli inconvenienti lamentati
dipendevano dall'abìxiudanza del ricavo dello miniere
d' argento, mentre era scarso il prodotto di quello
d'oro. Non era quindi in poteic dei savi consultori
della republ)lica rimuoven' lo cause di questo fmo-
meno ecoriomico. menti'e al)bassando continuamente
e progressivamente il valore dcirargento si otteneva
d' impedire 1' esportazione delhi ricercatissima mo-
neta d'oro.


(2j U. Archivio 'li Stato. Siiicilo. Terra rej;. Ili, carte 7!'.
Alcuni provvedimenti troviamo quindi in (piesto
senso e, [)rime in ordine di data, due parti sancite
dal Senato nel giorno 9 lugHo 1429: nella juàma W
si ordina che coli' argento del quarto che i mercanti


(2j U. Archivio 'li Stato. Siiicilo. Terra rej;. Ili, carte 7!'.
(3^1 Ivi. Mcif/ff/or Coiis'i/Iio, re^xi-^lro Ursa, carte l'.ll.

(3^1 Ivi. Mcif/ff/or Coiis'i/Iio, re^xi-^lro Ursa, carte l'.ll.
(i) Ivi. Senato, Misti reg. J.VII , e. liG r. — Capitolare dello
(i) Ivi. Senato, Misti reg. J.VII , e. liG r. — Capitolare dello
Brocche, carte 24 t. — Capitolare dei Massari all' argento, carte GÌ t.
Brocche, carte 24 t. — Capitolare dei Massari all' argento, carte GÌ t.