Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/193: differenze tra le versioni

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Non sappiamo con certezza se questa colonia fosse fondata da Menesteo, poichè non ci resta nessuna testimonianza diretta; ma possiamo argomentarlo da due passi. L’uno è di {{AutoreCitato|Filostrato il vecchio|Filostrato}} ed è il seguente: {{greco}} ....<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Filostrato il vecchio|Philostr.}}}} ''Vita Apoll.'' V, 4.</ref>: l’altro passo è tratto dagli Scholia di {{AutoreCitato|Tucidide|Tucidide}}, ove in una enumerazione di vari fondatori di città greche, fra Teucro che andò in Cipro, Filottete che fondò Malachia, Diomede che colonizzò le isole {{greco}}, è citato Menesteo che, {{greco}} .....<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Tucidide|Thuc.}}}}, ''Schol.'', I. 12.</ref>
Non sappiamo con certezza se questa colonia fosse
fondata da Menesteo, poicl^è non ci rosta nessuna
testimonianza diretta ; ma possiamo argomentarlo da
due passi. L'uno è di Filostrato ed è il seguente:


Da questi cenni degli scrittori greci intorno al loro eroe Menesteo risulta chiaro, che il culto di Menesteo ateniese dovesse essere diffuso e popolare non solo in Grecia, ma anche nell’Asia Minore, nell’Italia e nella Spagna, e che invece Menesteo troiano, non conosciuto dai greci, divenisse noto solo pel poema di {{AutoreCitato|Publio Virgilio Marone|Virgilio}}. È appunto la diffusione del culto di Menesteo ateniese nei paesi d’occidente, quella su cui poggio la mia congettura, circa la possibilità di uno scambio avvenuto fra i due eroi omonimi, alla quale debbo ricorrere per darmi ragione del tipo del rovescio di questa moneta. La spiegazione di qualche archeologo che riconobbe nella testa del diritto l’imagine di Apollo, supponendo che vi fosse stata impressa per rimembranza di splendidi giuochi apollinei, celebrati dagli antenati di Memmio, è una di quelle solite congetture che non hanno alcun fondamento, a cui spesso si ricorre in mancanza di notizie<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Gennaro Riccio|Riccio}}}}, ''Memmia''.</ref>. Non meno inesatta è l’altra del {{AutoreCitato|Celestino Cavedoni|Cavedoni}}, il quale, leggendo in una lettera di {{Pt|Cice-|}}
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Scholia di Tucidide, ove in una enumerazione di
vari fondatori di città greclie, fra Teucro clie andò
in Cipro, Filottete die fondò ^falaehia, Diomede che
colonizzò le isole A-.'i'jjvif^xi. è citato ^lenesteo che,

•Jzò TJJv (-TiirEiSv (è'/.'ilXy/Jsi;), si; 'I!3T,:',av (àoix.STo) (3^)-

Da questi cenni degli scrittori greci intorno al
loro eroe Menesteo risulta chiaro, che il culto di
Menesteo ateniese dovesse essere diffuso e popolai'e
non solo in Gi-ecia, ma anche nell' Asia Minore,
neir Italia e nella Spagna, e che invece ^lenesteo
troiano, non conosciuto dai gri-ci, divenisse noto solo
pel poema di Virgilio. È appunto la diffusione del
culto di ^lenosteo ateniese nei paesi d' occidente,
quella su cui poggio la mia congettura, circa la pos-
sibilità di uno scamI)io avvenuto fra i due croi omo-
nimi, alla quale debl)o ricorrere por darmi ragiono
del tipo del rovescio di questa moneta. La spiega-
zione di qualche archeologo che riconobbe nella testa
del diritto l' imagine di Apollo, supponendo che vi
fosse stata impressa per rimembranza di splendidi
giuochi apolHnei, celebrati dagli antenati di grommi'»,
è una di quelle solito congetture che non hanno
alcun fondamento, a cui spesso si ricorre in man-
canza di notizie '■'■''^'). N"o7i meno inesatta è l'altra del
{{AutoreCitato|Celestino Cavedoni|Cavedoni}}, il quale, leggendo in una lettera di {{Pt|Cice-|}}

<ref>PiiiLosTR. Vita Apoìì.. V, 4.</ref>
<ref>Thuc, Schol, I. 12.</ref>
<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Gennaro Riccio|Riccio}}}}, ''Memmia''.</ref>