Pagina:Storia della letteratura italiana I.djvu/21: differenze tra le versioni
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Nella {{TestoCitato|Tutto lo mondo vive sanza guerra|canzone}} a stampa di {{AutoreCitato|Folcacchiero da Siena}}, fredda e stentata, è pure qua e colà una certa grazia nella nuda ingenuità di sentimenti che vengon fuori nella loro crudità elementare. Udite questi versi: |
Nella {{TestoCitato|Tutto lo mondo vive sanza guerra|canzone}} a stampa di {{AutoreCitato|Folcacchiero da Siena}}, fredda e stentata, è pure qua e colà una certa grazia nella nuda ingenuità di sentimenti che vengon fuori nella loro crudità elementare. Udite questi versi: |
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<poem>Ei par ch’eo viva in noja della gente |
{{ms}}<poem>Ei par ch’eo viva in noja della gente |
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Ogni uomo m’è selvaggio: |
Ogni uomo m’è selvaggio: |
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Non pajono li fiori |
Non pajono li fiori |
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Per me, com’ già soleano, |
Per me, com’ già soleano, |
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E gli augei per amori |
E gli augei per amori |
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Dolci versi faceano agli albori.</poem> |
Dolci versi faceano agli albori.</poem></div> |
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Però niente è in questi che per ingenuità e spontaneità di forma è di sentimento uguagli il canto di {{AutoreCitato|Rinaldo d'Aquino|Rinaldo di Aquino}} o di {{AutoreCitato|Odo delle Colonne}}. Sono due esempli notevoli di schietta e naturale poesia popolare. |
Però niente è in questi che per ingenuità e spontaneità di forma è di sentimento uguagli il canto di {{AutoreCitato|Rinaldo d'Aquino|Rinaldo di Aquino}} o di {{AutoreCitato|Odo delle Colonne}}. Sono due esempli notevoli di schietta e naturale poesia popolare. |
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Ma la coltura siciliana avea un peccato originale. Venuta dal di fuori, quella vita cavalleresca, mescolata di colori e rimembranze orientali, non avea riscontro nella vita nazionale. La gaja scienza, il codice d’amore, i romanzi della Tavola Rotonda, i Reali di Francia, le novelle arabe, Tristano, Isotta, Carlomagno e Saladino, il Soldano, tutto questo era penetrato in Italia, e se colpiva l’immaginazione, rimaneva estraneo all’anima e alla vita reale. Nelle corti ce ne fu l’imitazione. Avemmo anche noi i Trovatori, i giullari e i novellatori. Vennero in voga traduzioni, imitazioni, contraffazioni di poemi, romanzi, rime cavalleresche. L’intelligenzia, poema in nona rima ultimamente scoperto, è una imitazione di simil genere. L’amore divenne un’arte, col suo codice di leggi e costumi. Non ci fu più questa o quella donna, ma la donna |
Ma la coltura siciliana avea un peccato originale. Venuta dal di fuori, quella vita cavalleresca, mescolata di colori e rimembranze orientali, non avea riscontro nella vita nazionale. La gaja scienza, il codice d’amore, i romanzi della Tavola Rotonda, i Reali di Francia, le novelle arabe, Tristano, Isotta, Carlomagno e Saladino, il Soldano, tutto questo era penetrato in Italia, e se colpiva l’immaginazione, rimaneva estraneo all’anima e alla vita reale. Nelle corti ce ne fu l’imitazione. Avemmo anche noi i Trovatori, i giullari e i novellatori. Vennero in voga traduzioni, imitazioni, contraffazioni di poemi, romanzi, rime cavalleresche. L’intelligenzia, poema in nona rima ultimamente scoperto, è una imitazione di simil genere. L’amore divenne un’arte, col suo codice di leggi e costumi. Non ci fu più questa o quella donna, ma la donna |