Pagina:Storia della letteratura italiana I.djvu/63: differenze tra le versioni

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A quel tempo fra tante feroci gare politiche la letteratura era nel suo fiore in tutta Toscana e sotto i più diversi aspetti. {{AutoreCitato|Dante da Maiano|Dante da Majano}} era un’eco de’ Trovatori, con la sua Nina siciliana. Guittone, Brunetto, Orbiciani da Lucca erano poeti dotti ma rozzi, come i Bolognesi Onesto e Semprebene. Ma già il culto della forma, l’amore del bello stile si sente in parecchi poeti. Dino Frescobaldi, Rustico di Filippo, Guido Novello, Lapo Gianni, Cecco d’Ascoli sono il corteggio, nel quale emerge la figura di Guido Cavalcanti.
A quel tempo fra tante feroci gare politiche la letteratura era nel suo fiore in tutta Toscana e sotto i più diversi aspetti. {{AutoreCitato|Dante da Maiano|Dante da Majano}} era un’eco de’ Trovatori, con la sua Nina siciliana. Guittone, Brunetto, Orbiciani da Lucca erano poeti dotti ma rozzi, come i Bolognesi Onesto e Semprebene. Ma già il culto della forma, l’amore del bello stile si sente in parecchi poeti. Dino Frescobaldi, Rustico di Filippo, Guido Novello, Lapo Gianni, Cecco d’Ascoli sono il corteggio, nel quale emerge la figura di Guido Cavalcanti.


Ma ben presto al nome di Guido Cavalcanti si accompagnò quello di {{AutoreCitato|Dante Alighieri}}, legati insieme da una amicizia che non si ruppe se non per morte. Parvero le Nuove Rime, e fu tale l’impressione ch’ei salì subito accanto a Cavalcanti. Sembrò che avesse risolto il problema di esprimere le profondità della scienza in bella{{SAL|63|3|Alex brollo}}
Ma ben presto al nome di Guido Cavalcanti si accompagnò quello di {{AutoreCitato|Dante Alighieri}}, legati insieme da una amicizia che non si ruppe se non per morte. Parvero le Nuove Rime, e fu tale l’impressione ch’ei salì subito accanto a Cavalcanti. Sembrò che avesse risolto il problema di esprimere le profondità della scienza in bella