Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/597: differenze tra le versioni
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mente per indicare la provenienza della moneta, — senza tener calcolo delle segnature d’officina, sarebbe cosa ben ardua il riuscire a classificare e sceverare secondo la zecca le monete non segnate, poiché le sigle di zecca sono rarissime, e per potersi orientare con facilità e sicurezza è necessario anzitutto di avere a propria disposizione un copioso materiale monetario che fornisca un gran numero di dati. |
mente per indicare la provenienza della moneta, — senza tener calcolo delle segnature d’officina, sarebbe cosa ben ardua il riuscire a classificare e sceverare secondo la zecca le monete non segnate, poiché le sigle di zecca sono rarissime, e per potersi orientare con facilità e sicurezza è necessario anzitutto di avere a propria disposizione un copioso materiale monetario che fornisca un gran numero di dati. |
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Le sigle mc compaiono nel rovescio, e soltanto sulla monete della I emissione; esse non avevano altro scopo fuorché quello di distinguere le monete segnate con punti, le quali allora si incominciarono a coniare in Cizico, da quelle emesse anteriormente in Serdica. |
Le sigle {{Sc|mc}} compaiono nel rovescio, e soltanto sulla monete della I emissione; esse non avevano altro scopo fuorché quello di distinguere le monete segnate con punti, le quali allora si incominciarono a coniare in Cizico, da quelle emesse anteriormente in Serdica. |
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Il sig. Lépaulle asserisce che in Cizico non vi era una zecca stabile, e che soltanto gli eserciti, nel marciare verso l’Asia, vi coniarono precariamente moneta. Come prova di ciò, egli adduce la circostanza che Probo vi coniò soltanto nel 276. |
Il sig. Lépaulle asserisce che in Cizico non vi era una zecca stabile, e che soltanto gli eserciti, nel marciare verso l’Asia, vi coniarono precariamente moneta. Come prova di ciò, egli adduce la circostanza che Probo vi coniò soltanto nel 276. |
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La zecca di Cizico incomincia a lavorare sotto il regno di Claudio, e più precisamente verso la fine del 268 o il principio del 269, al più tardi. Da quest’epoca, essa continua a coniare sotto Claudio (4 periodi), Quintillo (1 periodo), Aureliano (3 periodi), poi sotto Tacito, e |
La zecca di Cizico incomincia a lavorare sotto il regno di Claudio, e più precisamente verso la fine del 268 o il principio del 269, al più tardi. Da quest’epoca, essa continua a coniare sotto Claudio (4 periodi), Quintillo (1 periodo), Aureliano (3 periodi), poi sotto Tacito, e finalmente cessa ad un tratto, per qualche motivo a noi sconosciuto, dopo il I periodo di Claudio. |
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Da questi sette anni di non interrotta attività, non si può conchiudere altro fuorché precisamente il contrario dell’asserzione del sig. Lépaulle, poiché questa si riferisce appunto soltanto al periodo da Claudio a Probo. |
Da questi sette anni di non interrotta attività, non si può conchiudere altro fuorché precisamente il contrario dell’asserzione del sig. Lépaulle, poiché questa si riferisce appunto soltanto al periodo da Claudio a Probo. |
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::<div style="text-indent:-1em">''Caratteristica principale'': Le monete hanno la stessa segnatura e recano nel diritto la stessa leggenda di quelle di Roma; ma, per la zecca di Soma, le monete con tale leggenda sono sempre segnate nel campo, mentre per la zecca d’Antiochia sono segnate esclusivamente nell’esergo.</div> |
::<div style="text-indent:-1em">''Caratteristica principale'': Le monete hanno la stessa segnatura e recano nel diritto la stessa leggenda di quelle di Roma; ma, per la zecca di Soma, le monete con tale leggenda sono sempre segnate nel campo, mentre per la zecca d’Antiochia sono segnate esclusivamente nell’esergo.</div> |
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