Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/524: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
Voglio far però sapere che l’imperatrice Maria Teresa, allorché dava opera al nuovo suo sistema monetario, ebbe il pensiero di conservare quell’officina e di farla lavorare sull’istesso piede della nostra. Una prova in stagno lo indica, da me posseduta, di una ''lira'', per tipo e grandezza eguale alla nostra, colla differenza dell’arme, che rappresenta le aquile dei Gonzaga invece dei colubri viscontei; e dell’iscrizione, che omette la Signoria nostra e accenna l’altra '''MANTVAE DVX''', coll’anno 1779, e col valore infondo: ''3 lire'', s’intende locali, corrispondenti ad una milanese. Saggiamente venne abbandonato un tale progetto per salvare in domini contigui, e con popoli di medesima razza, governati da magistrati e leggi comuni, la bella uniformità di un solo sistema monetario e l’incalcolabile vantaggio d’un solo conteggio<ref>Per quanto riguarda le monete battute a Mantova dall'imp. Carlo VI e dalla figlia Maria Teresa, si veda la bella pubblicazione di {{AutoreCitato|Attilio Portioli}}: ''La Zecca di Mantova''. Parte sesta: ''La Zecca austriaca'' Mantova, 1879, in-8° fig. {{A destra|(F. ed E. G.)}}</ref>.
Voglio far però sapere che l’imperatrice Maria Teresa, allorché dava opera al nuovo suo sistema monetario, ebbe il pensiero di conservare quell’officina e di farla lavorare sull’istesso piede della nostra. Una prova in stagno lo indica, da me posseduta, di una ''lira'', per tipo e grandezza eguale alla nostra, colla differenza dell’arme, che rappresenta le aquile dei Gonzaga invece dei colubri viscontei; e dell’iscrizione, che omette la Signoria nostra e accenna l’altra '''MANTVAE DVX''', coll’anno 1779, e col valore infondo: ''3 lire'', s’intende locali, corrispondenti ad una milanese. Saggiamente venne abbandonato un tale progetto per salvare in domini contigui, e con popoli di medesima razza, governati da magistrati e leggi comuni, la bella uniformità di un solo sistema monetario e l’incalcolabile vantaggio d’un solo conteggio<ref>Per quanto riguarda le monete battute a Mantova dall'imp. Carlo VI e dalla figlia Maria Teresa, si veda la bella pubblicazione di {{AutoreCitato|Attilio Portioli|Attilio Portioli}}: ''La Zecca di Mantova''. Parte sesta: ''La Zecca austriaca'' Mantova, 1879, in-8° fig. {{A destra|(F. ed E. G.)}}</ref>.