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di provare nei deliri |
di provare nei deliri concenti del supplizio, lo invitava a benedire la mano che percote. La sua disgrazia l’aveva avvicinato a quella donna, s’era inginocchiato davanti a lei, aveva pianto nelle sue mani; l’aveva fatta piangere ed essa gli aveva posta una delle sue manine d’angelo addosso. |
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Queste immagini avevano la forza di eccitar l’entusiasmo della sventura. Non si poteva a un tempo soffrir di più e inebbriarsi di più del proprio martirio. Da lei sola stava per dipendere ora la libertà, l’onore, la vita di suo padre, la vita e l’onore di un povero |
Queste immagini avevano la forza di eccitar l’entusiasmo della sventura. Non si poteva a un tempo soffrir di più e inebbriarsi di più del proprio martirio. Da lei sola stava per dipendere ora la libertà, l’onore, la vita di suo padre, la vita e l’onore di un povero giovine; e in questa totale dipendenza da lei, Ferruccio provava la spinta che ci trae ad abbandonarci nei momenti della disperazione nelle braccia aperte di una mamma. |
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Verso la mattina piegò la testa anche lui sul letto e si addormentò di un sonno chiuso e senza sogni, quale prende un uomo sfinito dal lungo cammino. |
Verso la mattina piegò la testa anche lui sul letto e si addormentò di un sonno chiuso e senza sogni, quale prende un uomo sfinito dal lungo cammino. |
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La Colomba raccomandò a Nunziadina di star quieta in letto, cacciò le gambe, si vestì in fretta e guidata dalla luce bianca del cielo, si preparava ad uscir di casa per parlare al padre Barca, uomo influente e giudizioso. Volle prima dare un’occhiata al vecchio e al ragazzo: dormivano tutti e due, l’uno colla schiena appoggiata al muro, l’altro raggomitolato sul letto. Fece il segno della croce e uscì dalla porta a vetri che mette sulla ringhiera. Ma si tirò indietro spaventata. Nel cortile c’erano due guardie di questura. |
La Colomba raccomandò a Nunziadina di star quieta in letto, cacciò le gambe, si vestì in fretta e guidata dalla luce bianca del cielo, si preparava ad uscir di casa per parlare al padre Barca, uomo influente e giudizioso. Volle prima dare un’occhiata al vecchio e al ragazzo: dormivano tutti e due, l’uno colla schiena appoggiata al muro, l’altro raggomitolato sul letto. Fece il segno della croce e uscì dalla porta a vetri che mette sulla ringhiera. Ma si tirò indietro spaventata. Nel cortile c’erano due guardie di questura. |
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Si attaccò colle mani alle imposte per reggersi, e sentì cinque o sei colpi tremendi nello stomaco, come se glielo picchiassero col martello. Chiuse la finestra e colle due mani sulle orecchie corse nello stanzino |
Si attaccò colle mani alle imposte per reggersi, e sentì cinque o sei colpi tremendi nello stomaco, come se glielo picchiassero col martello. Chiuse la finestra e colle due mani sulle orecchie corse nello stanzino<span class="SAL">237,4,Cinzia sozi</span> |