Sonetti romaneschi (1998)/La Ggiustizzia

La Ggiustizzia

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Er foconcino Er Conzento

 
     Tra le cuattro Vertú cch’er Monno spera
c’averíano1 d’avé li cardinali 2
sce3 sta ddipinta la Ggiustizzia vera
come l’hanno da fà li tribbunali.
              5
     Tiè in mano uno spadone e una stadera:
carca4 un aggnello sotto a li stivali:
e sta bbennata5 co una bbenna nera,
cuann’io, pe mmé, jje mettería6 l’occhiali.
              
     Ma ccome, cristo!, ha da trovà la strada,
10cusí orba la povera Ggiustizzia,
de contà ll’once e dde calà lla spada?
              
     Come pò vvede7 mai si la malizzia
de li curiali je dà ggrano o bbiada,
e ss’è zzucchero-d’orzo o rregolizzia?


Roma, 23 gennaio 1833


Note

  1. Avrebbero.
  2. Le virtù cardinali.
  3. Ci.
  4. Calca.
  5. Bendata.
  6. Metterei.
  7. Vedere.