Sonetti per la infermità, e guarigione di Cosimo I dei Medici/Sonetto XIX

Sonetto XIX.

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al molto magnifico, ed eccellentiss.


SIG. LELIO TORELLI




SONETTO XIX.

 
Già non fia, che sì dura aspra novella
     Vi percuota l’orecchie, o saggio, o ’ntero
     Veglio, per cui menzogna cade, e ’l vero
     4Vittorioso si rimane in sella.

I santi preghi dell’alta Isabella
     Furo esauditi nel celeste impero
     Dalla Regina delle stelle, e fero
     8Quel, che far non potea, se non solo ella.

Il nostro Duce, il nostro Rege, il nostro
          Padre, e Signor, che fu sì presso a lei,
          11Che tutti adegua; e già l’eterno chiostro

Saliva; tal virtù repente ha mostro;
     Che ringraziare ad un tutti gli Dei
     14Devemo, e ritornare all’usat’ostro.