Sonetti lussuriosi (edizione 1792)/XII
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Pietro Aretino - Sonetti lussuriosi (1526)
Sonetto XII
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SONETTO XII.
Spingi e respingi, e spingi ancora il cazzo
In cul a questa, che mai l’ebbe in potta
Che questa fottitura è la più ghiotta,
4Che piacque a donna, a cui ben piacque il cazzo
Veder potete voi s’io mi ci ammazzo,
E che di me non v’è chi meglio fotta,
Che quasi l’una e l’altra è già corrotta,
8Ne provasti giammai maggior solazzo.
E ver ben mio, ma mena con più fretta;
Indietro spingi il cazzo, ahi mena inante
11Io meno, io faccio, amor sì mi diletta!
O bella prova d’un fedele amante!
Far corromper due volte in fretta in fretta
14Ed egli sempre star duro e costante.
Cazzo mio d’adamante!
Ben posso dir ch’io godo anima mia,
17Amor ti salvi e ognor teco sia!