Qual vecchio, e già stanco Nocchier, che a sorte

Giovanni Francesco Della Volpe

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Qual vecchio, e già stanco Nocchier, che a sorte Intestazione 24 febbraio 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri


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GIO. FRANCESCO DELLA VOLPE.


Qual vecchio, e già stanco Nocchier, che a sorte
     Dopo lungo solcar, sol per divina
     Virtù, scampò per vie lunge, e distorte
     Dall’atra tempestosa onda marina;
5Giunto alle patrie desìate porte
     Scende sul lido, ed al veder vicina
     Nave che parte: ahi che correte a morte,
     Grida; e segna ai Nocchier l’alta ruina:
Tal’io, che già dal Mar perverso, e infido,
     10D’Amor scappai fra l’ampia turba e folta,
     Non vi fidate, a chi lo solca io grido:
Ma invan, poichè nessun mie voci ascolta;
     Anzi affollata sull’indegno lido
     Tutta corre ad amar la Gente stolta.