Sonetti (Raffaello)/V
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Raffaello Sanzio - Sonetti (XVI secolo)
V
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[Fe]llo pensier, che in ricercar t’afanni
[d]e dare in preda el cor per più tua pace,
[n]on vedi tu gli efetti aspri e tenace
4[de] cului che n’usurpa i più belli anni?
[Dur]e fatiche, e voi, famosi afanni,
[r]isvegliate el pensier che in ozio giace,
most[r]ateli quel sole alto che face
8[s]alir da’ bassi ai più sublimi scanni.
[Div]ine alme celeste, acuti ing[e]ni,
che . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
11disprezando le pompe e scetri e regni,
Varianti
I) ...ce ho pensier cole che onclinar volti
II) ...voler seguita la nostra stella
III) non vedi tu da l’uno a l’altro polo.
[D]a l’ocaso al leva[nte]...
IV) ...pensier, fa che...
V) [d]ivene alme, o voi, celesti ingenie,
VI) Sol per most[r]arci...