Soletto e sequestrato da le genti
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iv
il murtola a passeggio
Soletto e sequestrato da le genti,
di gravosi pensieri onusto e carco,
l’altra mattina il Murtola sul Barco
gía poetando, a tardi passi e lenti;
e, con certi atti e certi svenimenti,
e con un ceffo acconcio a far San Marco,
stringea le labra e torcea gli occhi in arco
da spiritare il cielo e gli elementi.
Io, che osservavo le scempiezze sue,
gli tenni dietro, e ritrovai stampate
l’orme sopra l’arena a due a due.
Onde a cose sí nuove e disusate
trasecolai, e non credea che un bue
potesse far umane le pedate.