Signor, che lume spendi ampio e profondo
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Mario Crescimbeni
III1
»Signor, che lume spandi ampio e profondo
»Qual mai non vide in terra occhio o pensiero,
»Il bel di tue virtù splendor giocondo
»Unendo a’ rai del prisco sangue altero:
5»Fra al tuo gran valor ben lieve pondo
»L’Indico scettro e il vasto soglio Ibero,
»Se non prendevi ancor, Giove secondo,
»L’immenso fren dell’Universo intero.
»Pure in tanta grandezza oh qual risplende
10»Bella Clemenza al tuo gran Nume accanto!
»Oh qual da lei benigno sguardo scende!
»Questa, che tien sopra il tuo cuore il vanto,
»De’ gran tributi al par grato ti rende
»Quel, che t’offre l’Arcadia, umìl suo canto.