Sei pur tu, pur ti veggio, o gran Latina
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Ferdinando Antonio Ghedino
I
Sei pur tu, pur ti veggio, o gran Latina
Città, di cui quanto il Sol aureo gira
Nè altera più, nè più, onorata mira,
Quantunque involta nella tua ruina.
5Queste le mura son, cui trema, e inchina
Pur anche il Mondo, non che pregia e ammira;
Queste le vie, per cui con scorno, ed ira
Portar barbari Re la fronte china.
E questi, che v’incontro a ciascun passo,
10Avanzi son delle mirabil’ opre
Men dal furor, che dall’età securi:
Ma in tanta strage, or chi mi addita e scopre
In spirito vivo, e non in bronzo o in sasso,
Una reliquia de’ Fabrizi, e Curi?