Se l'Empio ode per selva in cui s'aggira
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Battista Cotta
V
Se l’Empio ode per selva in cui s’aggira
Leon, che l’aria co’ ruggiti assorda,
Fugge a sinistra, e nel fuggir sel mira
Incontro aprir l’orrenda gola ingorda.
5Si volge a destra, e vede accesa d’ira
Orsa feroce ancor di sangue lorda:
Stende le braccia a un tronco, e le ritira
Pcr lo timor, ch’angue crudel nol morda:
Gettasi al fin per tenebrosa strada
10Aspra sassosa dirupata e torta,
Ond’è che ad ogni passo inciampi e cada:
E, nel girar l’orrida faccia e smorta,
Si vede a tergo con terribil spada
Angel, che ’l preme, e al precipizio il porta.