Se in me reo di più colpe il giusto Dio
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giuseppe Paolucci
II
Se in me reo di più colpe il giusto Dio
Grave talor l’irata man distese,
Pietà gridai pentito, e quindi apprese
L’alma a por freno, e norma al suo desio.
5E pur s’ella poi vide al pianto mio
Placarsi il Ciel, l’antico uso riprese,
Ond’io tornando a rinnovar l’offese,
E la pena, e ’l perdon posi in obblìo.
Ma se seguir ricuso o pigro, o stanco
10L’intrapreso miglior corso primiero,
Senza la sferza, e i duri sproni al fianco;
Signor, raddoppia i colpi pur, ch’io spero
Di compir, così punto, ardito e franco
Quel che mi resta ancor breve sentiero.