Saver, che sente un piciolo fantino
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a cura di Guido Zaccagnini, Amos Parducci
XIII secolo
Questo testo fa parte della raccolta Rimatori siculo-toscani del Dugento
IX
Senza sapere, i signori possono perdere la signoria.
Saver, che sente un piciolo fantino,
esser devria in signor, che son seguiti;
schifa lo loco, ov’ello sta al dichino,
e teme i colpi, i quagli ha già sentiti.
Chi si non fa, pò perder so dimino
e li seguaci trovasi periti;
però muti voler chi no l’ha fino
e guardi a’ tempi, che li son transiti.
Ca pentimento non distorna il fatto;
megli’ è volontà stringer che languire:
chi contra face a ciò ch’eo dico, sente.
Lo saggio aprende pur senno dal matto;
om, e’ ha più possa, più de’ ubidire:
catel battuto fa leon temente.