Saul/Atto terzo/Scena I
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ATTO TERZO
SCENA PRIMA
DAVID, ABNER.
- ABNER
Eccomi: appena dal convito or sorge
Il re, ch’io vengo a’ cenni tuoi.
- DAVID
Parlarti
A solo a solo io volli.
- ABNER
Udir vuoi forse
Della prossima pugna?...
- DAVID
E dirti a un tempo,
5Che me non servi; ma ch’entrambi al pari
Il popol nostro, il nostro re, l’eccelso
Dio d’Israél serviamo. Altro pensiero
In noi, deh! no, non entri.
- ABNER
Io, pel re nostro,
Del di cui sangue io nasco, in campo il brando
10Sanguinoso rotai, già pria che il fischio
Ivi si udisse di tua fionda....
- DAVID
Il sangue
Del re non scorre entro mie vene: a tutti
Noti sono i miei fatti: io non li vanto:
Abner li sa. — Deh! nell'obblio sepolti
15Sian pur da te; sol ti rammenta i tuoi:
Emulo di te stesso, oggi tu imprendi
A superar solo te stesso.
- ABNER
Il duce
Io mi credea finor; David non v’era:
Tutto ordinar per la vittoria quindi
20Osai: s’io duce esser potessi, or l’odi. —
Incontro a noi, da borea ad austro, giace
Per lungo, in valle, di Filiste il campo.
Folte macchie ha da tergo; è d’alti rivi
Munito in fronte: all'oríente il chiude
25Non alto un poggio, di lieve pendío
Ver esso, ma di scabro irsuto dorso
All’opposto salire: un’ampia porta
S’apre fra’ monti all’occidente, donde
Per vasto piano infino al mar sonante
30Senza ostacol si varca. Ivi, se fatto
Ci vien di trarvi i Filistei, fia vinta
Da noi la guerra. È d’uopo a ciò da pria
Finger ritratta. In tripartita schiera
Piegando noi da man manca nel piano,
35Giriamo in fronte il destro loro fianco.
La schiera prima il passo affretta, e pare
Fuggirsene; rimane la seconda
Lenta addietro, in scomposte e rade file,
Certo invito ai nemici. Intanto, scelti
40I più prodi de’ nostri, il duro poggio
Soverchiato han dall'oríente, e a tergo
Ríescon sovra il rio nemico. In fronte,
Dalle spalle, e dai lati, eccolo, è chiuso;
Eccone fatto aspro macello intero.
- DAVID
45Saggio e prode tu al pari. All’ordin tuo,
Nulla cangiare, Abner, si debbe. Io laudo
Virtude ov’è: sarò guerrier, non duce:
E alla tua pugna il mio venir null’altro
Aggiungerà, che un brando.
- ABNER
Il duce è David:
50Di guerra il mastro è David. Chi combatte,
Fuorch’egli, mai?
- DAVID
Chi men dovria mostrarsi
Invido, ch’Abner, poich’ei val cotanto?
Ottimo, ovunque io ’l miri, è il tuo disegno.
Gionata ed io, di qua, verso la tenda
Di Saúl schiereremci; oltre, ver l’orsa,
55Us passerà; Sadoc, con scelti mille,
Salirà il giogo; e tu, coi più, terrai
Della battaglia il corpo.
- ABNER
A te si aspetta;
Loco è primiero.
- DAVID
E te perciò vi pongo. —
Ascende il Sole ancora; il tutto in punto
60Terrai tu intanto; ma non s’odan trombe,
Fin che al giorno quattr’ore avanzin sole.
Spira un ponente impetuoso, il senti;
Il Sol negli occhi, e la sospinta polve,
Anco per noi combatteran da sera.
- ABNER
65Ben dici.
- DAVID
Or, va; comanda: e a te con basse
Arti di corte, che ignorar dovresti,
Pregio non tor di capitan, cui merti.