Saul/Atto secondo/Scena II
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GIONATA, MICOL, SAUL, ABNER.
- GIONATA
Col re sia pace.
- MICOL
E sia col padre Iddio.
- SAUL
... Meco è sempre il dolore. — Io men sorgea
Oggi, pria dell'usato, in lieta speme....
Ma, già sparì, qual del deserto nebbia,
5Ogni mia speme. — Omai che giova, o figlio,
Protrar la pugna? Il paventar la rotta.
Peggio è che averla; ed abbiasi una volta.
Oggi si pugni, io ’l voglio.
- GIONATA
Oggi si vinca.
Speme, o padre, ripiglia: in te non scese
10Speranza mai con più ragione. Il volto
Deh! rasserena: io la vittoria ho in core.
Di nemici cadaveri coperto
Fia questo campo; ai predatori alati
Noi lasceremo orribil esca....
- MICOL
A stanza
15Più queta, o padre, entro tua reggia, in breve,
Noi torneremo. Infra tue palme assiso,
Lieto tu allor, tua desolata figlia
Tornare a vita anco vorrai, lo sposo
Rendendole....
- SAUL
... Ma che? tu mai dal pianto
20Non cessi? Or questi i dolci oggetti sono,
Che rinverdir denno a Saúl la stanca
Mente appassita? Al mio dolor sollievo
Sei tu così? Figlia del pianto, vanne;
Esci; lasciami, scostati.
- MICOL
Me lassa!...
25Tu non vorresti, o padre, ch'io piangessi?...
Padre, e chi l’alma in lagrime sepolta
Mi tiene or, se non tu?...
- GIONATA
Deh! taci; al padre
Increscer vuoi? — Saúl letizia accogli:
Aura di guerra, e di vittoria, in campo
30Sta: con quest’alba uno spirto guerriero,
Che per tutto Israél de’ spandersi oggi,
Dal ciel discese. Anco in tuo cor, ben tosto,
Verrà certezza di vittoria.
- SAUL
Or, forse
Me tu vorresti di tua stolta gioja
35A parte? me? — Che vincere? che spirto?...
Piangete tutti. Oggi, la quercia antica,
Dove spandea già rami alteri all'aura,
Innalzerà sue squallide radici.
Tutto è pianto, e tempesta, e sangue, e morte:
40I vestimenti squarcinsi; le chiome
Di cener vil si aspergano. Sì, questo
Giorno, è finale; a noi l’estremo, è questo.
- ABNER
Già più volte vel dissi: in lui l’aspetto
Vostro importuno ognor sue fere angosce
45Raddoppia.
- MICOL
E che? lascierem noi l'amato
Genitor nostro?
- GIONATA
Al fianco suo, tu solo
Starti pretendi? e che in tua man?...
- SAUL
Che fia?
Sdegno sta su la faccia de’ miei figli?
Chi, chi gli oltraggia? Abner, tu forse? Questi
50Son sangue mio; nol sai?... Taci: rimembra....
- GIONATA
Ah! sì; noi siam tuo sangue; e per te tutto
Il nostro sangue a dar siam presti....
- MICOL
O padre,
Ascolto io forse i miei privati affetti,
Quand’io lo sposo a te richieggo? Il prode
55Tuo difensore; d’Israél la forza,
L’alto terror de’ Filistei ti chieggo.
Nell’ore tue fantastiche di noja,
Ne’ tuoi funesti pensieri di morte,
David fors’ei non ti porgea sollievo
60Col celeste suo canto? or di’: non era
Ei; quasi raggio alle tenébre tue?
- GIONATA
Ed io; tu il sai, se un brando al fianco io cinga;
Ma; ov’è il mio brando, se i sonanti passi
Del guerrier dei guerrier norma non danno
65Ai passi miei? Si parlería di pugna,
Se David qui? vinta saría la guerra.
- SAUL
Oh scorsa etade!... Oh di vittoria lieti
Miei gloríosi giorni!... Ecco, schierati
Mi si appresentan gli alti miei trionfi.
70Dal campo io riedo, d’onorata polve
Cosperso tutto, e di sudor sanguigno:
Infra l’estinto orgoglio, ecco, io passeggio;
E al signor laudi.... Al signor, io?... Che parlo?... —
Ferro ha gli orecchi alla mia voce Iddio;
75Muto è il mio labro.... Ov’è mia gloria? dove,
Dov’è de’ miei nemici estinti il sangue?...
- GIONATA
Tutto avresti in Davíd....
- MICOL
Ma, non è teco
Quel David, no: dal tuo cospetto in bando
Tu il cacciavi, tu spento lo volevi....
80David, tuo figlio; l’opra tua più bella;
Docil, modesto; più che lampo ratto
Nell’obbedirti; ed in amarti caldo,
Più che i proprj tuoi figli. Ah! padre, lascia....
- SAUL
Il pianto (oimè!) su gli occhi stammi? al pianto
85Inusitato, or chi mi sforza?... Asciutto
Lasciate il ciglio mio.
- ABNER
Meglio sarebbe
Ritrarti, o re, nel padiglione. In breve
Presta a pugnar la tua schierata possa
Io mostrerotti. Or vieni; e te convinci,
90Che nulla è in David....