San Vincenz'e Ssatanassio a Ttrevi
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835
SAN VINCENZ’E SSATANASSIO A TTREVI.1
Tu tte sbajji, nun è in una cappella,
È ppropiamente su a l’artar maggiore:
Lì stanno li precòrdichi,2 Pacchiella,
D’oggni Sommo Pontescife che mmore.
Che mme bburli? te pare poco onore?
Drent’una cchiesa3 er corpo in barzamella,4
E ddrent’un’antra li pormoni, er core,
Er fédigo,5 la mirza e le bbudella!
Morto un Papa, sparato e sprufumato,
L’interiori santissimi in vettina
Se conzeggneno in mano der curato.
E llui co’ li su’ bboni fratiscelli
L’alloca in una spesce6 de cantina,
Ch’è un museo de corate e de sciorcelli.7
22 aprile 1835.
Note
- ↑ Chiesa de’ santi Vincenzo e Anastasio sulla piazza della Fontana di Trevi, appartenente ai chierici regolari minori, riedificata dal famoso cardinale Mazzarini. È parrocchia del Palazzo-pontificio-quirinale.
- ↑ Precordii.
- ↑ Nel Vaticano.
- ↑ Imbalsamato.
- ↑ Fegato.
- ↑ Specie.
- ↑ Due nomi appartenenti alla massa de’ visceri nobili de’ minuti animali da macello. [Corata: coratella; — ciorcelli: budella.]