San Vincenz'e Ssatanassio a Ttrevi

Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu sonetti letteratura San Vincenz'e Ssatanassio a Ttrevi Intestazione 3 luglio 2024 75% Da definire

La visita d'oggni ggiorno Er Tribbunale der Governo
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

[p. 185 modifica]

SAN VINCENZ’E SSATANASSIO A TTREVI.1

     Tu tte sbajji, nun è in una cappella,
È ppropiamente su a l’artar maggiore:
Lì stanno li precòrdichi,2 Pacchiella,
D’oggni Sommo Pontescife che mmore.

     Che mme bburli? te pare poco onore?
Drent’una cchiesa3 er corpo in barzamella,4
E ddrent’un’antra li pormoni, er core,
Er fédigo,5 la mirza e le bbudella!

     Morto un Papa, sparato e sprufumato,
L’interiori santissimi in vettina
Se conzeggneno in mano der curato.

     E llui co’ li su’ bboni fratiscelli
L’alloca in una spesce6 de cantina,
Ch’è un museo de corate e de sciorcelli.7

22 aprile 1835.

Note

  1. Chiesa de’ santi Vincenzo e Anastasio sulla piazza della Fontana di Trevi, appartenente ai chierici regolari minori, riedificata dal famoso cardinale Mazzarini. È parrocchia del Palazzo-pontificio-quirinale.
  2. Precordii.
  3. Nel Vaticano.
  4. Imbalsamato.
  5. Fegato.
  6. Specie.
  7. Due nomi appartenenti alla massa de’ visceri nobili de’ minuti animali da macello. [Corata: coratella; — ciorcelli: budella.]