Salmi (Diodati 1821)/capitolo 71
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SALMO 71.
Davide si affida a Dio, domandandogli liberazione dai suoi nemici e protezione fino alla vecchiaia, per cui già glorifica il Signore.
1 SIGNORE, io mi son confidato in te, fa ch’io non sia giammai confuso.
2 Riscuotimi, e liberami, per la tua giustizia; inchina a me il tuo orecchio, e salvami.
3 Siimi una rocca di dimora, nella quale io entri sempre; tu hai ordinata la mia salute; perciocchè tu sei la mia rupe e la mia fortezza.
4 O Dio mio, liberami dalla man dell’empio, dalla mano del perverso e del violento.
5 Perciocchè tu sei la mia speranza, o Signore Iddio; la mia confidanza fin dalla mia fanciullezza1.
6 Tu sei stato il mio sostegno fin dal seno di mia madre; tu sei quel che mi hai tratto fuori delle interiora di essa; per te ho avuto del continuo di che lodarti.
7 Io sono stato a molti come un mostro; ma tu sei il mio forte ricetto.
8 Sia la mia bocca ripiena della tua lode, e della tua gloria tuttodì.
9 Non rigettarmi al tempo della vecchiezza; ora, che le forze mi mancano, non abbandonarmi.
10 Perciocchè i miei nemici tengono ragionamenti contro a me, e quelli che spiano l’anima mia prendono insieme consiglio2.
11 Dicendo: Iddio l’ha abbandonato; perseguitatelo, e prendetelo; perciocchè non vi è alcuno che lo riscuota.
12 O Dio, non allontanarti da me; Dio mio, affrettati in mio aiuto.
13 Sieno confusi, e vengano meno gli avversari dell’anima mia; quelli che procacciano il mio male sieno coperti di onta e di vituperio.
14 Ma io spererò del continuo, e sopraggiungerò ancora altre lodi a tutte le tue.
15 La mia bocca racconterà tuttodì la tua giustizia, e la tua salute; benchè io non ne sappia il gran numero.
16 Io entrerò nelle prodezze del Signore Iddio; io ricorderò la giustizia di te solo.
17 O Dio, tu mi hai ammaestrato dalla mia fanciullezza; ed io, infino ad ora, ho annunziate le tue maraviglie.
18 Non abbandonarmi ancora, o Dio, fino alla vecchiezza, anzi fino alla canutezza; finchè io abbia annunziato il tuo braccio a questa generazione, e la tua potenza a tutti quelli che verranno appresso.
19 E la tua giustizia, o Dio, esalterò sommamente: Perciocchè tu hai fatte cose grandi. O Dio, chi è pari a te?
20 Perciocchè, avendomi fatto sentir molte tribolazioni e mali, tu mi hai di nuovo resa la vita, e mi hai di nuovo tratto fuor degli abissi della terra3.
21 Tu hai accresciuta la mia grandezza, e ti sei rivolto, e mi hai consolato.
22 Io altresì, collo strumento del saltero, celebrerò te, e la tua verità, o Dio mio; io ti salmeggerò colla cetera, o Santo d’Israele.
23 Le mie labbra giubileranno, quando io ti salmeggerò; e insieme l’anima mia, la quale tu hai riscattata4.
24 La mia lingua ancora ragionerà tuttodì della tua giustizia; perciocchè sono stati svergognati, perchè sono stati confusi quelli che mi procacciavano male.
Note
- ↑ Ger. 17. 7, 17.
- ↑ Mat. 27. 1.
- ↑ Os. 6. 1, 2.
- ↑ Sal. 103. 2–4.