Salmi (Diodati 1821)/capitolo 48

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SALMO 48.

Bellezza e privilegi di Gerusalemme.

Cantico di Salmo, de’ figliuoli di Core.

1 IL Signore è grande, e molto glorioso Nella Città dell’Iddio nostro, nel monte della sua santità.

2 Il monte di Sion, il fondo verso il Settentrione, la Città del gran Re È in bella contrada, è la gioia di tutta la terra.

3 Iddio è riconosciuto ne’ palazzi di essa, per alta fortezza.

4 Perciocchè ecco, i re si erano adunati, ed erano tutti insieme passati oltre.

5 Come prima la videro, furono attoniti, si smarrirono, si affrettarono a fuggire.

6 Tremore li colse quivi; doglia, come di donna che partorisce.

Furono rotti come per lo vento orientale Che rompe le navi di Tarsis.

8 Come avevamo udito, così abbiam veduto, nella Città del Signor degli eserciti, nella Città dell’Iddio nostro; Iddio la stabilirà in perpetuo1. (Sela.)

9 O Dio, noi abbiamo chetamente aspettata la tua benignità dentro al tuo Tempio.

10 O Dio, quale è il tuo Nome, tale è la tua lode, infino all’estremità della terra2; la tua destra è piena di giustizia.

11 Il monte di Sion si rallegrerà, le figliuole di Giuda festeggeranno, per li tuoi giudicii.

12 Circuite Sion, e andate attorno a lei, contate le sue torri.

13 Ponete mente alle bastìe, mirate l’altezza de’ suoi palazzi; acciocchè lo raccontiate all’età a venire.

14 Perciocchè questo Dio è il nostro Dio in sempiterno; egli ci guiderà infino alla morte.