Saggio meteorologico/Ai lettori
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AI LETTORI.
Or essendo da gran tempo esaurita la Prima Edizione, avrei voluto darne una seconda, anche per riformare la prima, fatta un poco troppo in fretta. Ma per allestirla mi mancò sempre il tempo fin’ora; tra un’infinità di cose che aveva raccolte, non era per me minor imbarazzo sciegliere quello ch’era bene d’aggiugnere, di quello fosse meglio d’omettere. In fine ho aggiunto, risecato ancor più, cambiato, riformato varj Articoli della Prima Edizione: ho compito le Tavole vecchie, ne ho posto di Nuove: ho posto pure nuovi Articoli di pianta, come quello della Marea del Golfo di Venezia, quello del Barometro nella Seconda Parte, quello del Freddo, ma particolarmente gli Ultimi della Prima e della Seconda Parte; quello relativo alla Teoria, questo alla Pratica: in quello ho lasciato un poco di volo all’immaginazione; in questo mi sono tenuto più strettamente ai fatti, nel tracciare i minori e maggiori cicli delle stagioni, che sono l’ultimo e il massimo oggetto di queste ricerche. In somma in fatto di meteore, di stagioni e di tempi, troveranno gli amatori una tal varietà di cose da pascere forse l’intelletto, o almeno la curiosità: il seguente Indice degli Articoli può darne un piccolo indizio. Il Giornale che d’anno in anno andrò, finchè a Dio piaccia, continuando, porgerà l’applicazione di questi principj agli anni particolari. Sia gradita la mia buona volontà.
P. S. Non dirò io nulla degli oppositori delle Influenze Meteorologiche della Luna? Si distingue tra questi per l’autorità l’illustre mio Amico Sig. Ab. Frisi, nel primo de’ suoi Opuscoli Filosofici recentemente stampati in Milano. Ma quanto al punto principale, che riguarda i moti del Barometro dipendenti dalla Luna, gli ho risposto in una mia Memoria inferita nell’ultimo Volume dell’Accademia di Berlino; ed ho provato che questo gran Matematico, nel calcolare la quantità di questo moto del Barometro, ha omesso due elementi essenziali, che sono l’inerzia, e l’elasticità dell’aria. Quanto ai cambiamenti di tempo ed ai Punti Lunari, credo d’aver prevenuto le sue difficoltà nella serie di questo Libro, segnatamente all’Articolo VIII. Parte II. Molto meno parlerò de’ più piccoli cavilli promossi da altri, che mostrano di non comprender nè pure lo stato della quistione. Colle dispute per lo più nulla si guadagna, e certo si perde un tempo prezioso. Credo in fine, che si debba lasciar ognuno pensare pacificamente a modo suo.
In questa Terza Edizione sonosi estese le Tavole fino all’anno corrente, ed aggiunti qua e là varj squarcj non inutili.
Note
- ↑ Vedete il Discorfo Tedefco del Sig. Bockmann, Consigliere, e Professere di Filosofia e di Matematica, a Carlsruhe 1778.
- ↑ In questa bella Memoria del Sig. Ab. Bertholon, stampata in Lione 1780, si trovano diverse Tavole relative al suo soggetto (da pag. 447 fin 496), che l’Autore confessa essergli state comunicate da un amico, che le prese da una Memoria d’autor incognito, e vengono qualificate di prova perentoria. Queste Tavole sono mie, e le aveva poste in una Memoria mandata per il concorso 1776. L’Accademia al mio avviso ne ha fatto una dichiarazione, e il Sig. Ab. Bertholon un’ingenua protesta nel Giornal di Rozier.