Rivista di Scienza - Vol. I/Revue Philosophique
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Revue philosophique. — (N.° 1 e 2, 1907), J. J. Van Biervliet esamina i fondamenti de «La psychologie quantitative», discutendo particolarmente della legge di Weber-Fechner che fissa il rapporto fra la sensazione e lo stimolo. L’A. critica in ispecie le esperienze a cui Fechner ha appoggiato l’enunciazione della legge, esperienze che non ritiene probanti. Si è troppo dimenticato che i fattori subiettivi influiscono sulla sensazione, e in modo diverso da uomo a uomo; così un rapporto semplice fra stimolo e sensazione, potrebbe sussistere, secondo l’A., solamente per la sensazione elementare formata nei centri corticali inferiori. L’A. ritiene a priori possibile di misurare cotesta sensazione, (come è definita?), la quale è una parte soltanto di quella attestata dalla coscienza.
La conclusione dell’articolo è che, nonostante le critiche a cui va soggetta l’opera sua, Fechner ha creato un movimento importante da cui si è svolta più tardi la Psicologia fisiologica di Wundt, e sopra tutto la Psicologia sperimentale che procede in un senso più pratico e serve alle applicazioni pedagogiche.