Rinuncia alla guerra - Trattato, Parigi, 27 agosto 1928

Stati vari

1928 diritto diritto Rinuncia alla guerra Intestazione 11 settembre 2008 75% diritto

Trattato firmato a Parigi il 27 agosto 1928
1928
Depositario: Governo degli Stati Uniti d'America
Entrata in vigore: 24 luglio 1929
Abrogata (per le Alte Parti Contraenti delle relative Convenzioni) da:
  • Statuto delle Nazioni Unite - abrogazione implicita per ratifica o accessione allo Statuto delle Nazioni Unite dei quindici Stati Parte nel Trattato (o loro successori):
    • Stati Uniti d'America, 24 ottobre 1945
    • Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, 24 ottobre 1945
    • Nuova Zelanda, 24 ottobre 1945
    • Francia, 24 ottobre 1945
    • Cecoslovacchia, 24 ottobre 1945
    • Polonia, 24 ottobre 1945
    • Australia, 1 novembre 1945
    • Sudafrica, 7 novembre 1945
    • Canada, 9 novembre 1945
    • Belgio, 27 dicembre 1945
    • India, 30 dicembre 1945
    • Italia, 14 dicembre 1955
    • Irlanda, 14 dicembre 1955
    • Giappone, 18 dicembre 1956
    • Repubblica Federale di Germania, 18 settembre 1973


Il presidente del Reich germanico, il presidente degli Stati Uniti d'America, Sua Maestà il re dei Belgi, il presidente della Repubblica francese, Sua Maestà il re di Gran Bretagna e Irlanda e dei territori britannici di là dai mari, imperatore delle Indie, Sua Maestà il re d'Italia, Sua Maestà l'imperatore del Giappone, il presidente della Repubblica Polacca, il presidente della Repubblica Cecoslovacca,

profondamente compresi del dovere solenne che loro incombe di promuovere il benessere dell'umanità;

persuasi che è venuto il momento di compiere un atto di aperta rinunzia alla guerra in quanto strumento di politica nazionale, affinché possano essere perpetuate le relazioni pacifiche ed amichevoli esistenti presentemente tra i loro popoli;

convinti che tutti i mutamenti nelle loro relazioni vicendevoli debbano essere cercati solo con procedimenti pacifici ed essere attuati nell'ordine e nella pace e che ogni potenza firmataria che cercasse d'ora innanzi di sviluppare i propri interessi nazionali ricorrendo alla guerra dovrà essere privata del beneficio del presente trattato;

sperando che, incoraggiate dal loro esempio, tutte le altre nazioni del mondo si associeranno a questi sforzi umanitari e, accedendo al presente trattato fin dalla sua entrata in vigore, metteranno i loro popoli in grado di profittare dei benefici delle sue disposizioni, riunendo così le nazioni civili del mondo in una rinunzia comune alla guerra come strumento della loro politica nazionale;

hanno risolto di conchiudere un trattato e designato a questo scopo i loro plenipotenziari rispettivi, cioè:

Presidente del Reich Tedesco: Dr Gustav STRESEMANN, Ministro degli Esteri;

Presidente degli Stati Uniti d'America: Frank B. KELLOGG, Secretary of State;

Sua Maestà Re del Belgio: Mr Paul HYMANS, Ministro degli Esteri;

Presidente della Repubblica Francese: Mr. Aristide BRIAND, Ministro degli Esteri;

Sua maestà il Re d'Inghilterra, d'Irlanda e dei domini inglese d'oltremare, Imperatore d'India: Lord CUSHENDUN, Cancelliere del Ducato di Lancaster, Segretario di Stato per gli Affari Esteri;

Dominio Canadese: William Lyon MACKENZIE KING, Primo Ministro e Ministro degli Esteri;

Commonwealth d'Australia: Alexander John McLACHLAN, Membro del Consiglio Esecutivo Federale;

Dominio Neozelandese: Sir Christopher James PARR, Alto Commissario per la Nuova Zelanda nel Regno Unito;

L'Unione Sudafricana: The Honourable Jacobus Stephanus SMIT, Alto Commissario dell'Unione Sudafricana nel Regno Unito;

Stato libero d'Irlanda: Mr. William Thomas COSGRAVE, Presidente del Consiglio Esecutivo;

India: Lord CUSHENDUN, Cancelliere del Ducato di Lancaster, Segretario di Stato per gli Affari Esteri;

Sua Maestà Re d'Italia: Conte Gaetano MANZONI, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario a Parigi;

Imperatore del Giappone: Count UCHIDA, Cancelliere;

Presidente della Repubblica Polacca: Mr. A. ZALESKI, Ministro degli Esteri;

Presidente della Repubblica Cecoslovacca: Dr Eduard BENES, Ministro degli Esteri;

i quali, dopo essersi comunicati i loro pieni poteri e trovatili in buona e debita forma, hanno convenuto quanto segue:

Articolo I

Le alte parti contraenti dichiarano solennemente in nome dei loro popoli rispettivi di condannare il ricorso alla guerra per la risoluzione delle divergenze internazionali e di rinunziare a usarne come strumento di politica nazionale nelle loro relazioni reciproche.

Articolo II

Le alte parti contraenti riconoscono che il regolamento o la risoluzione di tutte le divergenze o conflitti di qualunque natura o di qualunque origine possano essere, che avessero a nascere tra di loro, non dovrà mai essere cercato se non con mezzi pacifici.

Articolo III

Il presente trattato sarà ratificato dalle alte parti contraenti designate nel preambolo, conformemente alle esigenze delle loro costituzioni rispettive, e comincerà ad avere effetto non appena tutti gli strumenti di ratificazione saranno stati depositati a Washington.


Una volta in vigore, così com'è previsto nel capoverso precedente, il presente trattato resterà aperto durante tutto il tempo necessario per l'accessione di tutte le altre potenze del mondo. Ogni strumento attestante l'accessione d'una potenza sarà depositato a Washington e il trattato, immediatamente dopo questo deposito, entrerà in vigore tra la potenza accedente e le altre potenze contraenti.

Spetterà al governo degli Stati Uniti fornire a ciascun governo designato nel preambolo e ad ogni governo che accederà successivamente al presente trattato, una copia certificata conforme di esso trattato e di ciascuno degli strumenti di ratificazione o d'accessione. Spetterà pure al governo degli Stati Uniti notificare telegraficamente ai detti governi ogni strumento di ratificazione o d'accessione, immediatamente dopo il deposito.

In fede di che, i plenipotenziari rispettivi hanno firmato il presente trattato steso in lingua francese e in inglese, i due testi avendo lo stesso valore, e vi hanno apposto i loro sigilli.

Fatto a Parigi, il ventisette agosto millenovecentoventotto.

(Seguono le firme)