Rime varie (Alfieri, 1903)/CLXIX. Sempre ho presente quell'atto soave

CLXIX (1786). Sempre ho presente quell'atto soave

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CLXIX (1786). Sempre ho presente quell'atto soave
CLXVIII. Su questa strada io giva in questo legno CLXX. Donna l'amato destrier nostro il Fido

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CLXIX (1786).

Sempre ho presente quell’atto soave,
Con che tu volgi turbatetta il ciglio
A me, quand’io non ricco di consiglio
Erro; che spesso avviemmi, e ognor m’è grave.

Maggiore amor, maggior pietà non have
Tenera madre pel suo dolce figlio:
Quindi, s’io poi non sempre al ben mi appiglio,
Pianto non è che mia vergogna lave.

Donna mia, poco son; ma nulla io fora,
Se fra il cieco bollor de’ pensier miei,
Te non avessi per mia scorta ognora.

Anco lontana, al fianco mio tu sei:
Spiacerti io temo: e al ben oprar m’incuora
L’amor tuo, di cui privo, io non vivrei.