Rime varie (Alfieri, 1903)/CCLII. Uom che devoto a Libertà s'infinge

CCLII (1795). Uom, che devoto a Libertà s'infinge

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CCLII (1795). Uom, che devoto a Libertà s'infinge
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CCLII (1795).

Uom, che devoto a Libertà s’infinge,
Vile all’oprare, al favellar feroce,
Profano ardisce con mentita voce
Dirsi un di quei, cui l’alta Dea costringe.

Sola natía bassezza a ciò il sospinge,
D’altrui pensieri usurpator veloce;
Dotto in latrare, ove il latrar non nuoce,
Degli affetti non suoi se stesso pinge.

Timido, incerto, intorno a sè sogguarda;
Lontani addenta e prossimi lambisce
I Grandi, ognor con libertà bugiarda.

L’occhio, il contegno, il dir, tutto tradisce
Del reo Liberto l’anima codarda,
Cui Schiavo in fronte la Viltà scolpisce.