Rime nuove/Libro V/All'autore del Mago

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Libro V - Notte di maggio Libro V - Note
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LXXIV.

ALL’AUTORE DEL MAGO1


O Severino, de’ tuoi canti il nido,
Il covo de’ tuoi sogni io ben lo so.
Ondeggiante di canape è l’infido
4Piano che sfugge al curvo Reno e al Po.

Da gli scopeti de la bassa landa
Pigro il pizzaccherin si rizza a volo:
Con gli strilli di chi mercé dimanda
8Levasi de le arzàgole lo stuolo,

Stampando l’ombra su per l’acqua lenta
Ove l’anguilla maturando sta.
Oh desio di canzoni, oh sonnolenta
12Smania di sogni ne l’immensità!

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Oh largo su gli alti argini del fiume
Risplender rosso de l’estiva sera!
Oh palpitante de la luna al lume
16Tenero verdeggiar di primavera!

Quando i pioppi contemplano le stelle
Innamorati con lungo sospir,
Ed un lontano suon di romanelle2
20Viene da’ canapai lento a morir!

Allor che agosto cada, o Severino,
E chiamin l’acqua le rane canore,
Noi tornerem poeti a l’Alberino,
24Tutti solinghi in bei pensier d’amore;

Ed a’ tuoi pioppi ne le notti chete
Noi chiederem con desiosa fe’:
— O alti pioppi che tutto vedete,
28Ditene dunque: Biancofiore ov’è?

Siede in riva a un bel fiume? o il colle varca
Tessendo al capo un cerchio agil di fiori?
O dentro una sestina del Petrarca
32Beata ride i nostri vani amori? —



Note

  1. [p. 714 modifica]Pizzaccherino in Romagna e pizzaccheretto in Bologna chiamano il Beccaccino reale. “Conosciamo un altro uccello simile al suddetto [cioè alla beccaccia, di cui prima l’autore ha parlato], ma la metà piú piccolo: a Roma lo chiamano pizzarda, noi pizzaccheretto„: cosí un vecchio scrittore bolognese, Vincenzo Tanara, nel trattato “La caccia degli uccelli„ pubbl. in Bologna, presso Romagnoli Dall’Acqua, 1886, dal mio buon amico dott. Alberto Bacchi della Lega, ch’è un’autorità cosí in cinegetica come in bibliografia.
  2. [p. 714 modifica]Romanelle dicono in Romagna i canti popolari su l’ispirazione e la intonazione dei rispetti toscani, ma composti di soli quattro endecasillabi.