Rime di Argia Sbolenfi/Libro primo/Lamento
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LAMENTO1
Piangete al gran galoppo,
Dolcissimi lettor!
Il nostro Direttor,
4Moscata, è zoppo!
Che se a qualcuno importa
Saperne la cagion,
Sappiate che al Veglion
8Prese una storta.
La storta che ha pigliata
Passava pel caffè
Vestita da bebè
12Molto scollata.
Ed ei che aveva piena
La tasca di quattrin
Ai Quattro Pellegrin
16Le diè una cena.
Costei che aveva i denti
Aguzzi anzichenò,
Gli bevve e gli mangiò
20Tre abbonamenti.
Indi, per sua sventura,
Si volle sdebitar,
Ma non pagò in denar,
24Pagò in natura.
E il nostro Principale
Dopo due giorni o tre,
Cos’è, cosa non è,
28Si sentì male.
Basta, per farla corta,
Il nostro Direttor
Ricorse al suo dottor
32Per questa storta,
Che stette un po’ dubbioso
Indi gli suggerì
Santalo del Midi,
36Malva e riposo.
Piangete al gran galoppo,
Dolcissimi lettor,
Il nostro Direttor,
40Moscata, è zoppo!
Note
- ↑ Cesare Dallanoce detto Moscata dirigeva l’effemeride in cui la Poetessa faceva le sue armi.