Rime di Argia Sbolenfi/Libro primo/Il gentil cavaliero
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IL GENTIL CAVALIERO
Va per la selva
Solingo un cavalier
Ornato d’un cimier
4Colla criniera.
Dai piedi fino al mento
Coperto è di metal;
Galoppa il suo caval
8Che pare il vento.
Quand’ecco che un romito
Innanzi gli si fa
E dice: «vieni qua,
12Guerriero ardito!
C’è una fanciulla pia,
Leggiadra anzichenò,
E il padre la chiamò
16Sbolenfi Argia.
Ti sta nel suo palazzo
Fremente ad aspettar
E tu l’hai da sposar,
20Bravo ragazzo!
Faresti un buon affare
E non puoi dir di no.
Io vi mariterò:
24Valla a pigliare!...»
A questa esortazione
Commosso il Cavalier,
Nel ventre del destrier
28Piantò lo sprone,
E si partì al galoppo
Bramoso di venir,
Veloce come al tir
32Palla di schioppo...
Scorsero gli anni e i mesi,
I giorni e le stagion,
Ed io sul mio balcon
36Sempre l’attesi!
Ma invan lo sguardo esplora
Le strade ed i sentier;
Il prode cavalier
40Galoppa ancora!!