365. Odi, Filli, che tuona e l’aer nero

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365.


4.


Odi, Filli, che tuona e l’aer nero
     Vedi come di lampi orrido splende;
     Giove turbato è in ciel: folle chi prende
     4I divi a scherno e ’l gran celeste impero.
È colassú, non t’ingannar, pensiero
     De le cose mortali e non discende
     Ogni folgore indarno e i monti offende:
     8Sánnolsi quei che scala al ciel ne fero.
Briareo salsi e quel che pose audaci
     Le mani in vergin sacra, onde tra duri
     11Scogli fu anciso e turbini sonanti.
Ma che non lece a non creduli amanti
     Ne’ dolci inganni? Amor, lascia che giuri
     14Spesso impunito alcun fra le tue faci!