16. Se mi doglio talor ch’in van io tento

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16. Se mi doglio talor ch’in van io tento
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16.


Descrive maravigliosamente i miracoli che fa la sua donna con la sua

bellezza, per la quale tutti i dolori si convertono in piacere,

e l’altre passioni nel suo contrario.


Se mi doglio talor ch’in van io tento
     D’alzar verso le stelle un bel desio,
     Penso — Piace a Madonna il dolor mio — ;
     4Peró d’ogni mia doglia io son contento.
E se l’acerba morte allor pavento,
     Dico — Non è, se vuole, il fin sí rio — ;
     Tal che del suo voler son vago anch’io
     8E chiamo il mio destino e tardo e lento.
Non cresce il male, anzi ’l contrario avviene,
     S’ella raddoppia l’amorosa piaga
     11E sana l’alma con sue dolci pene.
Miracolo è maggior che d’arte maga,
     Trasformar duolo e tema in gioia e spene
     14E dar salute ove piú forte impiaga.