Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXVIII

Sonetto LXVIII

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SONETTO LXVIII


Dal breve sogno, e dal fragil pensiero
   Soccorso attende la mia debol vita;
   Quando interrotti son, riman smarrita
   Sì, ch’ io peno in ridurla al cammin vero.
Vero non già per me, ch’ altro sentiero
   Mi suol mostrar la mia luce infinita,
   E dice: meco in Ciel sarai gradita,
   Se raffrena il dolor lo spirto altiero.
Martir, Avversità, Fortuna, e Morte
   Non diviser le voglie insieme accese,
   Ch’ Amor, Fede, e Ragion legar sì forte.
Rispondo: l’ alte tue parole intese,
   E servate da me, son fide scorte
   Per vincer quì del mondo empie contese.