Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto XXXIII

Sonetti spirituali - Sonetto XXXIII

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SONETTO XXXIII


V
edremmo, se piovesse argento ed oro,

     Ir con le mani pronte, e i grembi aperti,
     Color che son de l’altra vita incerti
     A raccor lieti il vil breve tesoro:4
E sì cieco guadagno e van lavoro
     Esser più caro a quei, che son più esperti,
     Che le ricchezze danno, e non i merti
     Oggi le chiare palme, e ’l verde alloro.8
Ma non si corre a Dio, che dal Ciel porta
     Dentro la piaga del suo destro lato
     D’infinito tesor perpetua pioggia,11
E se spirito alcun gli apre la porta;
     Dicon che inganna il mondo, o ch’è ingannato
     Dal suo pensier, che troppo in alto poggia.14